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Lo sguardo è sereno, sin da quando arriva negli uffici societari in attesa di finire in pasto alla stampa. Ma la presentazione di Filippo Costa è tutt’altro che formale, perché in casa SPAL c’è proprio la sensazione di aver messo le mani su un giocatore di grossa prospettiva. A fare gli onori di casa è ovviamente il dg Davide Vagnati, che non conta fino a dieci prima di lasciarsi scappare un complimento sul suo ultimo colpo di mercato: “Ma poi dovrà guadagnarseli sul campo” aggiunge. “Filippo è sempre stato l’unica scelta per sostituire Beghetto nello schema di Semplici. Lo stavamo seguendo da anni, ora sarà lui a dover dimostrare il suo reale valore. Di qualità ne ha, e sin da subito si è vista la sua voglia di metterle a disposizione della squadra. Può ricoprire alla perfezione l’esterno mancino del nostro centrocampo, ha gamba per crossare e senso tattico per difendere, ma sicuramente può migliorare ancora”.

Arrivato a Ferrara dal Chievo Verona in prestito con diritto di riscatto a favore degli estensi e di controriscatto pro gialloblu (a giugno 2017 la prima decisione spetta alla SPAL, e se dovesse effettivamente restare per lui è già pronto il prolungamento fino al 2020), il nuovo laterale sinistro a disposizione di Semplici non poteva sperare in un’accoglienza migliore da parte dei compagni: “Sono sicuro che grazie al loro aiuto crescerò tanto come giocatore. Ho trovato un gruppo coeso. Con chi ho già legato? Bonifazi lo conoscevo dai tempi delle giovanili, ma anche i più esperti come Arini ed Antenucci mi stanno dando una grossa mano ad integrarmi”. Mentre per il suo cambio di maglia è stato decisivo il consiglio di uno che Ferrara la conosce bene: “Il mio capitano al Chievo, Sergio Pellissier, appena saputo dell’interesse della SPAL nei miei confronti mi ha detto di non farmi scappare l’occasione. Ha pure trovato moglie qua, è sicuramente una voce importante da ascoltare”. Costa indosserà la maglia numero 33: “Ma solo perché la 3 è già occupata”.

Chievo nel suo passato, ma non solo. E’ stato durante il prestito al Pisa nella stagione 2014-2015 che il suo nome ha iniziato a circolare con insistenza: “In Toscana ho sicuramente avuto continuità di impiego e rendimento. Sono stato fermo due mesi per infortunio, ma è stata una stagione positiva”. L’anno dopo anche una parentesi in Inghilterra al Bournemouth: “Non capita tutti i giorni di ricevere una proposta dall’estero e così ho accettato di buon grado. Purtroppo non sono riuscito ad esordire in Premier League, quindi dal punto di vista sportivo non è stata un’annata memorabile. Ma umanamente credo di essere cresciuto molto in quel periodo, ho imparato l’inglese e confrontarmi con una cultura diversa da quella italiana mi ha fatto bene”. Intanto una missione da portare al termine al Mazza ce l’ha già: “Ho un buon feeling con l’assist, mentre devo ancora segnare il mio primo gol da professionista e sarebbe bello farlo proprio davanti ai nuovi tifosi”. Magari già sabato contro il Benevento, chissà.