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L’espulsione diretta di Giampaolo Pazzini durante Hellas Verona-Benevento ha fatto alzare il sopracciglio a più di qualche tifoso spallino: se il bomber gialloblù dovesse infatti essere squalificato per due giornate, salterebbe la super sfida con la SPAL in programma al “Bentegodi” il prossimo 20 febbraio. Prospettiva interessante considerati i 17 gol messi a segno finora dall’attaccante scaligero.

E’ però il caso di raffreddare i bollenti spiriti di chi sostiene che l’espulsione diretta di Pazzini comporti automaticamente due giornate di squalifica in virtù della sua posizione di capitano. I regolamenti FIGC infatti non fanno riferimento diretto a possibili aggravanti nel caso di un cartellino rosso mostrato al capitano di una squadra. Bensì lasciano spazio all’interpretazione da parte del giudice sportivo.

A pagina 49 dell’edizione 2016 del “Regolamento del giuoco del calcio, corredato dalle decisioni ufficiali FIGC” viene spiegato, tra le altre cose, che: “E’ dovere del capitano coadiuvare gli ufficiali di gara ai fini del regolare svolgimento della gara e provvedere a reprimere ogni intemperanza dei calciatori della propria squadra. Eventuali infrazioni commesse dal capitano nell’adempimento del proprio compito comportano un aggravamento delle sanzioni a suo carico“.

Questo eventuale aggravamento è a discrezione del giudice sportivo, che deve decidere sulla base del referto arbitrale. Infatti il Codice di Giustizia Sportiva, all’articolo 19, non fa menzione di aggravanti specifiche dovute alla fascia di capitano: “Al calciatore espulso dal campo nel corso di una gara ufficiale della propria società è automaticamente applicata la sanzione minima della squalifica per una gara da parte degli Organi della giustizia sportiva, salvo che questi ritengano di dover infliggere una sanzione più grave“.

La sanzione automatica di due giornate di squalifica, in base al comma numero 4 del regolamento, scatta in caso di “condotta gravemente antisportiva e in caso di condotta ingiuriosa o irriguardosa nei confronti degli ufficiali di gara“, che a prima vista non sembra essere il caso di Pazzini, a meno che non siano volate parole grosse in campo o fuori dopo l’estrazione del cartellino rosso.
Di certo c’è che l’Hellas Verona non ha preso affatto bene l’episodio, tanto che nell’immediato post-partita il ds Fusco ha espresso critiche non esattamente velate nei confronti dell’operato dell’arbitro Abisso. Viene quindi naturale presumere che – in caso di squalifica superiore a una giornata – possa scattare un ricorso da parte degli scaligeri. Non resta che attendere il comunicato del giudice sportivo nella giornata di martedì per conoscere lo sviluppo della vicenda.