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Un terribile incidente ha condizionato pesantemente la serata degli oltre duemila tifosi spallini al Bentegodi. Un tifoso biancazzurro, attorno la metà del secondo tempo, si è sbilanciato al punto di scivolare oltre la balaustra della curva nord inferiore, facendo un pauroso volo di diversi metri nel settore sottostante, in quel momento deserto. I tifosi ovviamente si sono accorti immediatamente della gravità della situazione e hanno richiamato a gran voce gli steward perché venissero prestati i primi soccorsi. Il tifoso è stato rapidamente preso in consegna dal personale sanitario presente al “Bentegodi” e successivamente trasportato nel più vicino ospedale. Secondo quanto riferito dal personale di servizio, al momento del trasporto in barella il tifoso era cosciente e in grado di muovere le gambe.

aggiornamento delle 22.42: il presidente Mattioli riferisce che il tifoso in questione è Pietro Verri, volto notissimo della Ovest. Sempre stando alle informazioni in possesso del presidente, Pietro è stato ammesso al pronto soccorso in codice rosso con diverse fratture, ma non sarebbe in pericolo di vita.

aggiornamento delle 23.31: Pietro è all’ospedale di Borgo Trento e sta svolgendo una lunga serie di esami diagnostici per verificare le sue condizioni. Giungono conferme circa il fatto che non sia in pericolo di vita.

aggiornamento delle 9.41 del 21 febbraio: I medici attendono prima di formulare una prognosi: le tante fratture riportate da Pietro richiedono particolare prudenza e attenzione.

aggiornamento delle 12.30 del 21 febbraio: circola un bollettino medico ufficioso in cui vengono riportate con maggior precisione le conseguenze della caduta. Si parla di frattura alla scapola sinistra, di una vertebra (T1) fratturata senza scompensi, di frattura composta del bacino e di una ferita alla testa senza fratture e complicazioni interne. Viene riportato anche pneuma con sanguinamento a un polmone causato dall’entrata di una costola. Sono previsti altri esami per valutare meglio la situazione di braccia e gambe, ma pare non ci siano motivi di preoccupazione. Pietro per ora rimane intubato e sedato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Borgo Trento. Vale la pena ribadirlo: i medici hanno assicurato che NON è in pericolo di vita.

aggiornamento delle 13.40: Gli ultras di Curva Ovest Ferrara hanno pubblicato un messaggio ufficiale sulla loro pagina Facebook:A seguito dell’incidente occorso al nostro fratello Pietro, anche se parrebbe superfluo chiederlo, ci raccomandiamo di avere anche sui social e a mezzo stampa, il massimo rispetto e la massima empatia nei confronti dello stesso Pietro, dei suoi cari, dei suoi amici e di tutte le persone che gli vogliono bene. Pietro versa in difficili condizioni, sono momenti delicati in cui non ci resta che attendere rassicurazioni mediche e sono momenti in cui, più che mai, Pietro ha bisogno dell’affetto di tutti e della vicinanza concreta di chi gli vuole bene e non dello sciacallaggio mediatico e del voyeurismo da social, per cui, anche se è incredibile doverlo dire, ci raccomandiamo di non postare immagini dell’accaduto.
Nel ringraziare i numerosi gruppi ultras di tutta Italia, veronesi compresi, per la vicinanza espressa e sapendo bene quanto possa essere grande la forza del gruppo, ora tifiamo tutti per Pietro! Combatti per noi ‘vecchio leone’, ti vogliamo bene
“.

aggiornamento delle 14.20: La SPAL ha diramato una nota ufficiale che contiene il primo bollettino ufficiale sulle condizioni di Pietro Verri. “Grazie all’intervento del dottor Gabriele Anania e del dottor Roberto Rizzati, che hanno contattato i colleghi della Rianimazione dell’Ospedale Borgo Trento di Verona, è stato possibile avere un bollettino medico aggiornato sul tifoso biancazzurro Pietro Verri.
Pietro è ancora in coma farmacologico e le condizioni restano stazionarie. Si conferma che non ci sono danni cerebrali. Rimane importante trauma toracico con fratture costali multiple ed importante contusione polmonare. Confermate fratture multiple di alcune vertebrali ed è in programma approfondimento diagnostico mirato mediante RM, valutazione neurochirurgia ed ortopedica. La frattura del bacino è stata contenuta mediante fissatore. La prognosi resta tutt’ora riservata‘.
La Società SPAL 2013 srl sta seguendo direttamente la vicenda, esprimendo enorme fiducia nei confronti del Reparto di Rianimazione dell’Ospedale di Borgo Trento a Verona altamente specializzato nella cura e gestione dei traumi”.