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Le luci della ribalta in sala stampa oggi toccano a due dei nuovi arrivati nel mercato di gennaio in casa SPAL, ovvero Sergio Floccari, autore del quarto gol in sei partite giocate, e l’esterno Filippo Costa chiamato al difficile compito di sostituire il partente Beghetto e ormai sempre più a suo agio nel ruolo.

SERGIO FLOCCARI

Con il numero dieci spallino si parte dalla prodezza con cui sul finire del primo tempo ha indirizzato la partita verso i biancazzurri: “Sono riuscito a prendere palla tra le linee, è una giocata che proviamo spesso in allenamento. Mi sono girato cercando di evitare il centrocampista avversario e mentre avanzavo pensavo di allargare, poi vedendo che la difesa si abbassava ai venti metri ho deciso di provare a calciare in porta”. Una partita in cui non ci sono stati solamente colpi ad effetto: “Cercare di dare una mano in tutti i modi è una cosa che rientra nelle mie caratteristiche. Il Perugia ci ha messo in difficoltà, bisogna far loro i complimenti perché giocano veramente bene. Si sono dati un gran da fare tutti, anche Antenucci, ma questo è importante perché da qui alla fine ci saranno tante partite cosi, con gli avversari che ci affrontano con grande rispetto”. L’ex attaccante del Bologna racconta così la partita: “Noi l’avevamo preparata così, siamo andati in difficoltà nella prima mezz’ora perché loro erano bravi a venire fuori dalle nostre marcature, trovando l’uomo tra le linee, con delle rotazioni, nonostante noi fossimo corti e stretti. Poi abbiamo preso le misure e siamo andati meglio”. Dopo sei partite è il momento anche per tirare un po’ le somme del suo impatto sulla squadra: “Io non mi sono mai preoccupato dal punto di vista fisico, perché se per tanti anni hai lavorato a grande intensità poi è più facile farti trovar pronto quando giochi meno e vieni chiamato in causa. Venire a Ferrara è stata una scelta ponderata, ho parlato molto con dirigenti e giocatori per capire come potevo inserirmi e sono contento, perché a prescindere dai risultati mi trovo bene con compagni, mi diverto e do il mio contributo”. Ultima battuta sul futuro immediato: “A questo punto è difficile, perché credo che il Frosinone e il Verona possono arrivare in fondo, anche se il Verona sta vivendo un momento particolare dopo esser partiti pensando di ammazzare il campionato. La vittoria di uno o dell’altro per ora cambiano poco, noi dobbiamo credere in noi stessi e pensare a non sbagliare le nostre”.

FILIPPO COSTA

Nella sua disamina, l’esterno spallino inizia dall’analisi della gara: “Oggi è stata una partita difficile, in cui siamo stati bravi a chiuderci in difesa, a lottare tutti insieme, a darci una mano, giocando davvero una grande partita che ci ha regalato una delle vittorie più belle da quando sono qua”. A metà secondo tempo è anche arrivato il cambio di modulo, con lo stesso Costa chiamato a fare il quarto di difesa: “Il mister ha fatto le sue valutazioni perché ci stavamo chiudendo troppo dietro, mentre così abbiamo cercato di soffrire meno soprattutto sulle avanzate dei loro terzini che erano molto bravi a proporsi e mettere in mezzo palloni pericolosi”. Per l’esterno ex Chievo un ottimo inizio e una condizione in crescita: “Come avevo detto appena arrivato, era un anno e mezzo che non giocavo, quindi mi mancava il ritmo partita; ora sto prendendo continuità e oggi non mi sono nemmeno venuti i crampi rispetto alle ultime tre partite. Di sicuro c’è che nel mio inserimento veloce all’interno del gruppo il 90% dei meriti va attribuito ai miei compagni”. Il momento magico della formazione estense quindi continua, in attesa delle prossime sfide con Salernitana e Pisa: “Sì, stiamo facendo grandi cose, ma dobbiamo tenere i piedi per terra e continuare a pedalare, senza porci limiti; siamo qui per far sognare una città ma anche noi stessi, ma non possiamo ancora fare calcoli perché è troppo presto”.