È un clima che non si respirava da tempo in casa biancazzurra quello di oggi nella sala stampa del “Partenio”, dopo che la SPAL è uscita sconfitta per 1-0 contro i padroni di casa, inanellando la seconda sconfitta consecutiva dopo quella in casa col Frosinone. Il presidente Mattioli non ha risparmiato qualche tirata di orecchie né ai giocatori né al suo mister.
“Chiaramente mi aspettavo che giocassimo una partita ben diversa, soprattutto nel primo tempo, dove non siamo stati abbastanza bravi. Poi c’è stato questo gol a inizio ripresa che ci ha un po’ svegliati, infatti l’ultima mezz’ora è stata un arrembaggio. Queste sconfitte sono campanelli d’allarme a cui bisogna fare molta attenzione, perché noi siamo una squadra che deve restare umile per poter fare qualcosa di buono e non pensare solo a prendere premi a destra e a manca e a finire sui tg nazionali. Guai a sentirsi forti, perché poi accadono queste cose. A Salerno avevo detto che il turnover mi sembrava esagerato, oggi non ho detto niente dopo il risultato negativo. Al mister prima di partire avevo augurato che gli andasse bene, perché in caso contrario avrebbe rischiato tante critiche e penso che questa sera ne riceverà. Il mister è comunque lui, vede i giocatori durante la settimana e non voglio mettere il naso nelle scelte di formazione. Affrontare l’Avellino in casa loro non è facile, nel secondo tempo sono rimasti a terra spesso e l’arbitro ha dovuto interrompere il gioco diverse volte; sarebbe stato meglio avere la squadra migliore. Che qualcosa nei ragazzi non andasse lo avevo già notato già domenica, ma non c’è bisogno di dir loro nulla, sanno cosa devono fare, bisogna riprendere gli allenamenti al meglio, scordarci i complimenti e affrontare le partite con un torno diverso, perché sennò rischiamo di buttare al vento mesi di duro lavoro. Per quanto riguarda l’apertura della gradinata aspettiamo delle risposte, ma non credo che per martedì sarà aperta e mi dispiace”.