Anche con la sconfitta incassata sul campo di Trieste, la Bondi è un passo più vicina all’aritmetica salvezza nel girone Est di serie A2. La squadra di Furlani ha tenuto testa ai giuliani su un campo violato solo una volta in stagione, cedendo solo nell’ultimo quarto. Se si considera che la Bondi si è presentata all’appuntamento senza Roderick (tornato in USA di sua iniziativa) e praticamente priva di Cortese (tenuto precauzionalmente in panchina), si può solo elogiare la prova dei biancazzurri contro uno dei top-team del campionato.
In avvio Furlani fa di necessità virtù riproponendo Molinaro nell’inconsueto ruolo di ala piccola, mentre Moreno ritrova di nuovo posto in cabina di regia. A completare il quintetto estense Mastellari, Bowers e Pellegrino sotto le plance. Nella prima metà del primo quarto sono gli attacchi a prevalere e da ambo le parti si trova la via del canestro con irrisoria facilità, soprattutto da dietro l’arco dei 6,75. Cittadini, Green, Molinaro e Mastellari insaccano la retina da tre punti; Bowers, Pellegrino, Da Ros, invece, vanno a bersaglio da dentro l’area. E dopo il canestro in penetrazione di Green c’è il primo minuto di sospensione chiesto dalla panchina della Bondi, con il tabellone che recita 11-10 per i padroni di casa (4’39” sul cronometro). Poi, nonostante il gioco da tre punti completato da Pellegrino, Trieste prende il largo: il parziale dell’Alma coincide con l’entrata in partita di Prandin e Parks (tre canestri in fila). Così dopo 10′ di gioco Trieste conduce 24-16 sulla truppa estense.
A inizio secondo quarto la tripla di Pecile e il canestro di Baldasso incrementano il vantaggio di Trieste, ma i quattro punti in fila di Pellegrino tengono la Bondi a contatto (31-23 dopo neanche 3′ nella seconda frazione). Ferrara non molla e prova a rimanere attaccata con le unghie e con i denti al match: dopo la realizzazione di Bossi segnano Bowers e Moreno (seconda bomba a bersaglio di serata) riducendo così a cinque punti la distanza dei biancazzurri (33-28 a 4’52” dall’intervallo lungo). Spazio anche per Mastrangelo, che dà minuti di riposo a Moreno. Ma sono Bowers (due volte a canestro nell’area avversaria) e Mastellari (1/2 dalla lunetta) a mettere a referto canestri fondamentali, ricucendo lo strappo tentato da Trieste con Parks e Da Ros. I due liberi realizzati dal lungo ex Capo d’Orlando trascinano Ferrara fino al -2 (37-35 a 2′ dalla fine del primo tempo). Però Parks sale in cattedra e fa la voce grossa segnando quattro punti (prima realizza in penetrazione, poi fa 1/2 dalla linea di carità), ridando, di conseguenza, due possessi di vantaggio ai suoi. Il libero di Moreno chiude il primo tempo: Ferrara con la rotazione ridotta all’osso è li punto a punto con l’Alma, nonostante i pronostici sfavorevoli.
Rientrata dagli spogliatoi Triste inizia a fare sul serio, alzando la pressione sui portatori di palla estensi: per la Bondi fioccano le palle perse, così per i padroni di casa è facile piazzare un parziale di 7-0 (6’56” sul cronometro), autografato da Prandin, Pecile (tripla) e Parks (schiacciata). Che sia l’inizio della disfatta? Neanche per idea: la Bondi dimostra di avere un cuore immenso e rientra prepotentemente in gara, sino al -2 firmato Bowers (53-51 a 2’24” dalla fine del terzo quarto). Di Pellegrino, Moreno (bomba) e Crotta (2/2 in lunetta) gli altri canestri del contro-parziale ospite. E non finisce qui, perché, nonostante il canestro di Parks, Ferrara mette la freccia e sorpassa l’Alma: Bowers e Mastellari (entrambi perfetti nel loro viaggio in lunetta) garantiscono alla truppa di Furlani il primo vantaggio della gara (55-56 a meno di un giro di orologio dalla sirena del terzo quarto). Il libero di Cittadini agli sgoccioli del terzo quarto vale il pareggio. Ora è una sfida punto a punto e le squadre si rispondo a vicenda colpo su colpo: Da Ros, Baldasso, Parks (1/2 dalla lunetta) da una parte, Bowers, Mastellari (tripla) dall’altra. Il tabellone, con 7’26” ancora da giocare nell’ultimo quarto, recita: 61-61, perfetta parità. Poi, il black-out. Una Bondi stremata non riesce più a rispondere all’Alma, che, vedendo l’avversario all’angolo, non si fa pregare e piazza il colpo del KO: quattro punti a testa di Baldasso e Parks e due di Da Ros portano Trieste in vantaggio in doppia cifra (71-61 a 3’51” dalla sirena finale). Le triple di Green (poi perfetto in lunetta) e Da Ros legittimano solamente la vittoria dei padroni di casa ma ai fini del risulato servono a poco. Così come le realizzazioni di Molinaro e Mastellari. La Bondi esce sconfitta a testa altissima dal Pala Alma Trieste 82-66 e deve rimandare ancora la salvezza matematica.
Alma Trieste-Bondi Ferrara 82-66
(24-16, 40-36, 56-56)
Alma Trieste: Green 17, Da Ros 14, Pecile 8, Baldasso 8, Bossi 2, Prandin 9, Simioni, Parks 20, Gobbato, Ferraro, Coronica, Cittadini 4. Coach: Eugenio Dalmasson.
Bondi Ferrara: Mastellari 11, Ardizzoni, Zani, Mastrangelo, Molinaro 9, Cortese, Crotta 2, Bowers 19, Pellegrino 12, Moreno 13, Caridi. All.: Adriano Furlani