Verona si impone con autorità e la Bondi non riesce a conquistare la salvezza tra le mura del Pala HiltonPharma, costringendo i tifosi a restare sulle spine per un’altra settimana. Abbiamo raccolto le opinioni dei protagonisti nel corso della conferenza post-partita.
Fabio Bulgarelli
“Non abbiamo fatto una buona prestazione, dovevamo giocare alla morte perché era l’ultima partita davanti al nostro pubblico. Non abbiamo avuto l’atteggiamento da partita all’ultimo sangue, loro sono molto forti, con un roster lungo, mentre noi stiamo pagando una stagione altalenante in cui per vari motivi siamo sempre corti. Per fortuna Vilhjalmsson ci ha dato una mano, altrimenti sarebbe stata ancora più dura. Siamo obbligati ad andare a vincere a Recanati, ma se andiamo a giocare con l’atteggiamento di stasera perdiamo anche là. Non faranno una partita in passeggiata per lasciare un buon ricordo al pubblico della categoria che stanno lasciando, dobbiamo tirare fuori gli attributi e non voglio nemmeno pensare di affrontare i playout, dove partiremmo certamente sfavoriti. Chiedo ai tifosi di starci vicino e di venire con noi sabato, perché sarà una partita che segnerà il futuro della Pallacanestro Ferrara”.
Adriano Furlani
“Negli ultimi due quarti abbiamo cercato di mettere in partita Bowers, senza riuscirci. Ci siamo così incartati su questa idea e purtroppo ci sono anche state alcune situazioni in cui abbiamo fatto errori grossolani sotto canestro. La tensione secondo me ha generato anche questo tipo di situazione e in particolare questo ha inciso molto ora che siamo poveri dal punto di vista offensivo. Tutti i ragazzi ci tenevano a vincere per congedarci al meglio dal nostro pubblico, ma la voglia si è tradotta in modo sbagliato: tutti volevano essere protagonisti e non abbiamo giocato di squadra in modo positivo. In difesa ci siamo sfaldati a un certo punto, ma il problema è stato senz’altro offensivo. Abbiamo modificato l’assetto inserendo un giocatore nuovo nel nostro roster, per questo ringrazio la società che ha fatto uno sforzo. Sapevamo che non avremmo trovato una copia di Roderick, ma serviva qualcuno che ci aiutasse. Vilhjalmsson è arrivato da due giorni e ci ha aiutato, ma è come gruppo che non abbiamo costruito gli attacchi come dovevamo, giocando troppo perimetralmente: questo ha inciso anche sul basso numero di tiri liberi. Verona ha raggiunto il bonus solo una volta, quindi noi non abbiamo attaccato a dovere e abbiamo fatto delle scelte troppo incentrate sul talento individuale. Prima di pensare a Recanati penso alla mia squadra, che non può essersi smarrita, deve cambiare atteggiamento e dimenticare il corri e tira di grande divertimento che si faceva prima. Speriamo che questa settimana ci permetta di lavorare con serenità e tranquillità, senza pensare a questa sconfitta e alla situazione in cui siamo. Dobbiamo avere la forza di pensare che il singolo è dietro alla squadra in questo momento, oggi già nel primo quarto è capitato che qualcuno si lamentasse perché aveva pochi palloni o palloni sbagliati e questo è un atteggiamento puerile che deve essere corretto”.
Francesco Pellegrino
“Doveva essere prevedibile una nostra reazione e anche se le statistiche non sono a nostro favore credo che ce l’abbiamo messa tutta. Perdere e mettercela tutta è ancora peggio, ma loro avevano molti giocatori a referto che hanno fatto il loro. Sono molto solidi e ci hanno limitato a pochi punti, quindi faccio loro i complimenti. Ora dovremo a tutti i costi vincere domenica. Sicuramente il presidente ha ragione, non abbiamo giocato bene. Siamo partiti bene e poi ci siamo spenti, ma c’è da dire che il coach deve di nuovo dare un’identità alla squadra senza Roderick e con un nuovo innesto, che ha fatto solo due allenamenti e avuto molti palloni tra le mani, gestendoli meglio di come tanti si sarebbero aspettati. Vilhjalmsson sarà più pronto, e lo stesso faremo anche noi, giocando sicuramente meglio a Recanati”.