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C’è inevitabilmente un senso di sollievo nelle dichiarazioni di Fabio Bulgarelli e Adriano Furlani nel post partita di Recanati-Ferrara. Ora, con la salvezza acquisita, restano da dissipare i dubbi sul futuro: sia sotto il profilo societario, sia da quello tecnico.

FABIO BULGARELLI
“Abbiamo vinto e ci siamo tolti un peso che ci portavamo dietro da un po’ di tempo. Stavamo rischiando di fare un patatrac senza meritarlo. Stasera i ragazzi sono stati bravi a vincere una partita complicata, anche se Recanati non aveva più nulla da chiedere al campionato. Bisognava stare concentrati. Abbiamo chiuso una stagione di grandi divertimenti, ma anche di passione. Ho avuto un po’ di paura di non farcela, perché abbiamo stravolto gli equilibri di una squadra rispetto a come è stata costruita all’inizio, invece ora abbiamo una formazione molto diversa. E’ stato bravo coach Furlani a tenere tutto sotto controllo, era impensabile andare ai playout perché di testa non saremmo stati nella condizione necessaria. Resta una stagione di alti e bassi, portiamoci dietro le vittorie storiche che abbiamo fatto con le bolognesi, Treviso e Mantova oltre al sostegno dei nostri tifosi, anche stasera meravigliosi. Il futuro? Ci pronunceremo nei prossimi giorni, nelle ultime settimane ho avuto incontri importanti, mancano alcuni tasselli da mettere a posto”.

ADRIANO FURLANI
“Tiriamo un bel sospiro di sollievo. Penso sia giusto così perché i ragazzi meritavano di salvarsi dopo averne viste di tutti i colori. Tributo a un gruppo che si è dimostrato squadra portando a casa risultati importanti e si è un po’ incartato, ma non per situazioni di carattere tecnico né morale. E’ scappato un americano, Cuba (Moreno – ndr) ha avuto diverse squalifiche… c’è rammarico ed è giusto perché la Bondi nelle ultime dodici partite ha fatto sei vittorie. Vuol dire che la squadra ha i requisiti per competere in campionato. La squadra è arrivata in fondo molto stanca e con un pizzico di sfiducia. Stasera abbiamo visto un confronto impari per via del divario di motivazioni. C’è poco da dire sulla partita. Voglio piuttosto sottolineare i meriti della società perché ha fatto sforzi non indifferenti per mantenere la A2 a Ferrara. E’ giusto parlare anche del pubblico, vedere così tanta gente stasera è stato emotivamente coinvolgente. Queste tre componenti sono fondamentali per fare bene in futuro. Restare? Ero andato via e ci ero rimasto molto male, quindi sono tornato con un senso di rivincita. Era un dovere tornare per salvare qualcosa che avevamo costruito insieme precedentemente. La palla passa nelle mani del presidente”.