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Già nel post-partita di Latina-SPAL Leonardo Semplici aveva presagito che i novanta minuti del “Francioni” avrebbero potuto presentare il conto alla squadra: l’allenatore ha confermato lunedì la sua sensazione, sottolineando come i biancazzurri arrivino all’appuntamento contro il Cittadella con più di qualche problema a livello numerico. “Domani saremo in emergenza – ha esordito Semplici – però sono convinto che i sostituti non faranno rimpiangere gli assenti. Troveremo degli avversari in salute, che vengono da una grande vittoria col Carpi, quindi servirà una grande prestazione da parte nostra. Questa partita e la prossima diranno come sarà il nostro finale di campionato. Sono partite determinanti per il futuro”.
La lista degli assenti e dei potenziali tali è lunga. Oltre ai lungodegenti Pontisso e Floccari e allo squalificato Bonifazi, ci sono problemi per Vicari, Silvestri, Schiattarella e Costa: “Silvestri di sicuro non sarà della partita perché ha patito una botta a un polpaccio in allenamento. Costa è alle prese con la febbre, Schiattarella e Vicari sono da valutare ma temo sia difficile recuperarli. A livello numerico sono questi e c’è poco da fare, bisognerà scendere in campo con la mentalità che contraddistingue questo gruppo. In un momento del genere bisogna essere più forti e consapevoli del fatto che abbiamo fatto tanto, ma ancora non si è deciso niente. Quindi dobbiamo stare compatti e concentrati e tirare fuori ogni energia psicologica”.

Semplici spera che una spinta extra possa arrivare dal pubblico del Mazza: “Faccio un appello alla nostra gente: vorrei che già dal pre-partita, dal riscaldamento, stesse vicino ai ragazzi. Mi auguro che all’uscita della squadra ci sia l’incitamento che gli faccia sentire la carica per affrontare una squadra come il Cittadella che è un avversario ostico sotto tutti i punti di vista. Anche dal punto di vista fisico mi pare una squadra fresca dal punto di vista fisico, noi invece abbiamo consumato più d’altri. Sono convinto che chi scenderà in campo si farà valere. So che è difficile, ma bisogna provare a tenere la mente libera e non pensare a troppi discorsi, anche se è normale che attorno a noi ci sia euforia. Ripeto: ancora non abbiamo fatto niente”.