La SPAL soffre la freschezza del Cittadella, tiene botta e punge nei momenti chiave della partita. Come solo le grandi squadre sanno fare, come solo chi lotta per un obiettivo storico.
MERET 7 – Recita “Miracolo sotto la Ovest” al minuto tredici, con una parata su Strizzolo che tiene in ballo la squadra nel momento di massima pressione dei veneti. Disinnesca un paio di cross. Può nulla sul gol, in quanto la sua coraggiosa uscita bassa non viene premiata.
GASPARETTO 7 – Va bene scusarsi con il signor arbitro, ma magari a fine partita. Si distrae una frazione di secondo e per poco Strizzolo non impallina Meret. Gestisce il traffico aereo in area spallina nemmeno fosse la torre di controllo di Malpensa. Quando non ci arriva di testa si esibisce anche in acrobazia. L’ex di giornata è il migliore della retroguardia.
GIANI 7 – Meglio da centravanti che da difensore. Perde due palloni in costruzione che il temporeggiare di Vido non trasforma in gol. Semplici lo sposta dopo un quarto d’ora a sinistra. Deviazione da centravanti di razza sul primo palo e quarto centro. Il gol lo ritempra e diventa perfetto nella resistenza finale.
CREMONESI 6 – Il meno in palla della difesa. Sembra in affanno sia a sinistra sia a destra, se la cava con il senso della posizione. Finale in difficoltà col giallo su Strizzolo, dopo esser stato saltato con disinvoltura, e dalle sue parti sfonda anche Kouame per la rete del Cittadella.
LAZZARI 6.5 – Ha come dirimpettaio Pedrelli che per forza, resistenza e corsa è un bel torello. Assieme ad Antenucci è l’unico ad avere sprazzi d’iniziativa durante la prima parte. Nel secondo tempo rintuzza l’offensiva con caparbietà. Consigli per la gradinata: allestire una coreografia stile University of Alabama per incitare il Forrest Gump spallino: “Go SPAL Go Manuel”.
ARINI 6 – Come il compagno di reparto Castagnetti sembra ingabbiato dal rombo disegnato di Venturato. Poca reattività sulla pressione e appoggi sbagliati. In trincea come gli altri nella ripresa dà il suo contributo e la sua dose di polmoni e gambe per la causa.
CASTAGNETTI 6 – Non ha spazi e tempi per ragionare. Chiaretti lo pressa in prima battuta poi si ritrova Pasa. Combina poco anche in fase d’interdizione. (Dal 18’s.t. SCHIAVON 7 – Entra subito in battaglia con tutti. Ardore, ma anche un assist prezioso dopo appena cinque minuti dal suo ingresso. La rasoiata nel finale meritava miglior sorte).
MORA 7,5 – Il filosofo è iconicamente similare a Camilo Cienfuegos, l’Heroe Sonriente, l’Eroe Sorridente, rivoluzionario cubano senza macchia, detto anche l’Uragano. Palle quadre e intelligenza da vendere. Tanta la foga che ci mette nel rincorrere e recuperare tanti palloni nel momento di maggior pressione del Cittadella con Arini e Castagnetti in difficoltà. Sacrificio e abnegazione le doti che lo rendono un idolo per il tifo spallino, anche oggi maglia sudata e poco fiato al novantatreesimo.
DEL GROSSO 6 – L’ultima da titolare l’aveva giocata ad Avellino. Soffre la freschezza di Schenetti, si vede poco davanti. Ha in dote un gran mancino che dalla bandierina sforna un assist al bacio per l’incornata di Giani. (Dal 34’s.t. VICARI 6 – Sostituisce un Del Grosso ormai sfinito. Pur acciaccato partecipa alla difesa dei tre punti).
ANTENUCCI 7,5 – Il mestiere dell’attaccante è fare gol. Non è la giornata adatta, di palloni giocabili non ne arrivano, allora Ante7 decide di iniziare a logorare l’avversario e rincorre tutti. Pascali, Pasa e Scaglia sono costretti al giallo (nel primo tempo) per tenere le sue accelerazioni. Iori viene graziato un paio di volte. E’ il regista dell’azione che porta al raddoppio. Nel finale va a caccia di punizioni in avanti. Rispolveriamo il classico: “Fa reparto da solo”.
ZIGONI 7 – In tutta onestà la partita fino al minuto ventidue della ripresa è sotto la sufficienza. Non ne prende una di testa, poche ne tiene, disturba poco i difensori. Poi però si ricorda di essere il Cobra e con un morso da rapinatore d’area segna un gol pesantissimo in termini di serenità con un Cittaddella mai domo. Sono nove, calcolando i minuti giocati segna una partita su due. Scusate se è poco. Tutti in piedi all’uscita dal campo e coro della Ovest “Zigol”. (dal 30’s.t. FINOTTO 5,5 – Messo dentro per affondare negli spazi lasciati dal Citta, spalanca le porte del contropiede ai veneti perdendo palla su pressing di Scaglia che porta al gol di Litteri e sembra girare a vuoto).
ALL.: SEMPLICI 8 – Quinta vittoria di fila. Cinque cambi rispetto a Latina. Il risultato non cambia. Soffre nel primo tempo e cambia volto alla difesa, poca brillantezza, ma la SPAL tira fuori gli attributi come sottolinea in sala stampa. Manca sempre meno alla realizzazione del sogno.