La sfilata dei protagonisti della promozione, oltre ai dirigenti e a mister Semplici, ha visto presentarsi ai microfoni anche alcuni di quelli che sono stati alcuni degli eroi in campo in questa stagione, ovvero Pasquale Schiattarella, Michele Cremonesi ed Eros Schiavon; ovviamente nessuno dei tre è riuscito a trattenere l’emozione provata oggi.
PASQUALE SCHIATTARELLA
“È un’emozione fantastica, difficile da spiegare, merito di una grande società, di un allenatore con gli attributi e di un gruppo di uomini veri. Abbiamo spinto tanto, siamo arrivati un po’ stanchi e acciaccati nelle ultime settimane, ma nessuno mollava di un millimetro ed è giusto che la SPAL sia stata promossa, perché sin dal primo giorno abbiamo dimostrato di avere qualcosa in più degli altri. Nonostante oggi non sia arrivato il risultato ci godiamo appieno questa promozione. Quando sono arrivato, non mi nascondo, con il colpo Antenucci da parte della società ho sempre sperato almeno nei playoff. Dopo le sconfitte con Frosinone e Avellino abbiamo messo la quinta e avere otto punti di vantaggio su Frosinone e Verona non è cosa da poco. La sconfitta di oggi sarà la sconfitta più bella nella storia della SPAL o almeno spero (ride). Il mister ci ha sempre imposto di giocare a calcio e se non lo facciamo durante la settimana si arrabbia molto. Noi siamo una squadra che segue i dettami del mister e dello staff, e mi auguro che resti qui. Il rimpianto più grande della mia carriera è stato vincere il campionato a venticinque anni e scegliere di tornare in serie B, non so nemmeno bene io il perché sinceramente. Ora spero di non mollare più questi palcoscenici e di tenermeli con la maglia della SPAL. Sui tifosi che dire, sono stati sempre presenti, da Verona che era una campo caldo, a Cittadella, ci sono sempre stati vicini e sono stati la nostra arma in più, perché anche nei momenti difficili ci hanno fatto sentire fenomeni e sono grato a loro di questa stima che ci hanno dato”.
MICHELE CREMONESI
“È una grande soddisfazione e riuscirci dopo l’anno scorso a Crotone vale ancora di più. Sono felice e orgoglioso di quanto abbiamo fatto. Quando si vince ogni persona è importante, quindi anche chi ha giocato meno ha dato un contributo determinante ed è giusto sottolinearlo. Mi piacerebbe rimanere, ma ora mi godo la festa e per questi discorsi ci sarà tempo. A fine primo tempo abbiamo saputo i risultati, ma il nostro obiettivo era pareggiare e ci siamo concentrati solamente sul campo; poi alla fine, sentendo la curva esultare, abbiamo capito che era successo qualcosa, pur senza sapere cosa”.
EROS SCHIAVON
“Abbiamo coronato un sogno, un lavoro di due anni e mezzo, e abbiamo portato finalmente la SPAL dove merita di stare. È un’emozione unica, siamo contenti e ora festeggiamo. Siamo riusciti in questa impresa lavorando settimanalmente, impegnandoci, e rispettando sempre ciò che ci richiedeva il mister. Il mio gol col Novara è stato cercato, voluto fortemente e fortunatamente è arrivata una palla importante di Costa e sono riuscito a buttarla dentro. Ha rappresentato un piccolo mattoncino, uno dei tanti che ognuno di noi ha messo nel corso delle settimane, e mattoncino dopo mattoncino abbiamo raggiunto l’obiettivo. Vi confesso che più di qualcuno negli spogliatoi si è nascosto in un angolino per perdere una lacrima”.