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Mai sconfitta fu più dolce. A vincere nella 41^ giornata è la Ternana per 2-1, ma grazie allo stesso risultato maturato a Benevento tra i padroni di casa e il Frosinone la SPAL vola in Serie A con una giornata d’anticipo. E’ meglio dirlo nuovamente: la SPAL vola in Serie A. SERIE A. Dopo 49 interminabili anni. Esplode la festa al “Liberati”, ma soprattutto per le strade di Ferrara e il match casalingo contro il Bari sarà una splendida passerella finale per celebrare l’impresa di Semplici e dei suoi ragazzi.

LA PARTITA
Al “Liberati”, davanti a quasi ottomila tifosi di casa, entrare concentrati è complicato, a maggior ragione se ti giochi la serie A e gli avversari hanno le spalle al muro in chiave salvezza: i primi cinque minuti dei biancazzurri sono da incubo, come cattivo presagio Schiattarella sbaglia il primo passaggio e al sesto giro d’orologio un sinistro di controbalzo di Di Noia richiede un intervento sulla linea di Vicari, a Meret battuto. Le Fere attaccano con la giusta cattiveria, spinta dalla bolgia attorno a loro e la SPAL traballa. Al 9′ Meret è costretto a intervenire in tuffo su una punizione insidiosa di Falletti. L’uruguagio si incarica di creare, un suo collega argentino – Ledesma – invece disfa: un suo retropassaggio avventatissimo diventa materiale per Antenucci che non si fa intenerire dai dolci ricordi che lo legano al “Liberati”. Uno sguardo ad Aresti e palla nell’angolo alla destra del portiere locale. I duemila da Ferrara vanno in delirio. La Ternana però assorbe nella maniera giusta il trauma e si rimette all’opera, complice anche un vigore fisico completamente diverso. Al 18′ Falletti dà un altro saggio delle sue qualità: apertura per Zanon, movimento nello spazio, passaggio di ritorno e rasoterra a tagliare fuori tutta la difesa della SPAL. Sul secondo palo è in agguato Pettinari assieme a Palombi, per la deviazione più elementare in rete. I biancazzurri sono irriconoscibili e non riescono a manovrare con l’usuale disinvoltura. Anche la Ternana rallenta, ma continua a fare la partita. E’ una palla ferma a far vedere i fantasmi alla SPAL. Poco dopo la mezz’ora Ledesma mette al centro dell’area da corner, Pettinari salta tra Vicari e Floccari e porta avanti i padroni di casa. Semplici si sbraccia, ma il corso della gara non cambia. L’iniziativa rimane rossoverde, pur senza sussulti. A rinfrancare i cuori biancazzurri ci pensano in compenso i risultati dagli altri campi: Verona sotto col Carpi, Frosinone KO a Benevento, Perugia bloccato a Latina. Si va al riposo con la SPAL virtualmente in serie A.

Al rientro dagli spogliatoi dagli speaker dello stadio esce il classico motivetto della carica di cavalleria e i rossoverdi non si fanno pregare, tenendo alto il baricentro. Per tutta risposta la SPAL cerca di far girare palla con maggiore tranquillità rispetto al primo tempo, pur senza riuscire ad affondare. Un paio di conclusioni di Palombi e Avenatti tengono in allerta Meret, mentre a Benevento il Frosinone riesce a pareggiare, riaprendo di nuovo i giochi davanti. La fatica presenta il conto ed a metà del tempo si intuisce che entrambe le squadre iniziano ad avere il fiatone, anche se la Ternana rimane più vivace. Semplici non lascia nulla di intentato e spedisce nella mischia Schiavon e Zigoni per Costa e Mora, passando al 433. Nel quarto d’ora finale la Ternana sceglie di chiudersi in trincea, esponendosi soprattutto ai tentativi di traversone dei biancazzurri. Sono offensive nervose quelle di Schiattarella e compagni, spesso frustrate da una tenace opposizione degli avversari. Dalla panchina arriva anche l’inserimento di Finotto al posto dello stesso Schiattarella, per uno schieramento totalmente a trazione interiore. Esce anche uno stremato Falletti ed entra il ben più difensivo Valjent, proprio mentre da Verona arriva la notizia del pareggio dell’Hellas. SPAL 75, Hellas 73, Frosinone 72, Cittadella 63. I biancazzurri mettono l’accampamento sulla trequarti ma le Fere tirano su un muro. Al 43′ proteste per una deviazione di Diakitè su tiro di Floccari: Manganiello non ravvisa irregolarità. Si alza la tabella del quarto uomo e reca un cinque. Il cinque ricorre anche sul corner conquistato al 46′ dalla SPAL. Nella mischia sbuca Finotto che gira di destro: altra respinta dubbia, altro boato nel settore ospiti, altra sbracciata di Manganiello per dire che c’è nulla. Proprio quando sembra pronta un’altra settimana di proteste, segna il Benevento contro il Frosinone. E’ il gol che tutti attendevano, è il gol che fa scendere una lacrima a una città intera. La SPAL dopo 49 anni è in serie A.

Ternana-SPAL 2-1 (pt 2-1)

Ternana (4312): Aresti; Zanon, Diakitè, Meccariello, Contini (dal 31′ s.t. Rossi); Coppola, Ledesma, Di Noia; Falletti (dal 38′ s.t. Valjent); Pettinari (dal 15′ s.t. Avenatti), Palombi. A disp.: Di Gennaro, Masi, Monachello, La Gumina, Di Livio, Acquafresca. All: Liverani.

SPAL (352): Meret; Bonifazi, Vicari, Cremonesi; Lazzari, Schiattarella (dal 36′ s.t. Finotto), Arini, Mora (dal 27′ s.t. Zigoni), Costa (dal 23′ s.t. Schiavon); Antenucci, Floccari. A disp.: Marchegiani, Gasparetto, Silvestri, Giani, Castagnetti, Del Grosso. All: Semplici.

Arbitro: sig. Manganiello di Pinerolo (ass.ti: D’Apice e Margani, IV uomo: Camplone)
RETI: 13′ p.t. Antenucci (S), 18′ p.t. e 33′ p.t. Pettinari (T)
Ammoniti: Schiavon (S)
Note: giornata calda e soleggiata, terreno in buone condizioni. Angoli: 7-5. Recuperi: 1′ p.t., 5′ s.t. Spettatori: 9.939 di cui 1.871 da Ferrara.