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Domenica, in un “Paolo Mazza” in cui risuonavano ancora i cori di una notte di festeggiamenti, si sono giocate le finali della prima edizione della Magnadyne Cup, il torneo nazionale riservato alla categoria Giovanissimi nato dalla collaborazione tra SPAL e Twenty, azienda operante nel settore elettronico e attuale proprietaria del marchio che ha dato il nome alla competizione.

La due giorni di calcio e divertimento, le cui gare si sono alternate tra il centro G.B. Fabbri (fase a gironi e semifinali) e lo stadio Paolo Mazza (finali) ha visto trionfare l’Inter che nel match conclusivo ha battuto ai calci di rigore un ottimo Sassuolo. Per i padroni di casa della SPAL, guidati da mister Camanzi, il cammino si è interrotto nella semifinale mattutina giocata proprio contro i nerazzurri: spallini sconfitti per 1-0 grazie al gol decisivo di Marise siglato a metà primo tempo. Nell’altra semifinale il Sassuolo ha avuto la meglio sulla Roma solo dopo una serie interminabile di calci di rigore. Protagonista assoluto il portierino neroverde Rosa.

A.S. Roma-SPAL 1-0 (Finale per il 3°-4° posto)
Per quanto riguarda le partite del pomeriggio, termina con il risultato di 1-0 a favore della Roma la finale valida per il terzo posto. L’autore della rete, al secondo minuto, è il centravanti Mancini che capitalizza al meglio una disattenzione della retroguardia spallina. L’immediato svantaggio non demoralizza la SPAL che al 7′, con Orlandini, va vicino al pareggio: alta sopra la traversa la conclusione del numero sette biancazzurro. Ancora Orlandini, sullo scadere del primo tempo, cestina l’occasione per riportare il match in parità calciando addosso al portiere avversario. Secondo tempo privo di vere occasioni, l’unico squillo arriva al 15′ con il giallorosso Cherubini che prende il palo. Nonostante il 4° posto in classifica i biancazzurri possono ritenersi soddisfatti per quanto fatto vedere, soprattutto vista la qualità degli avversari (Roma e Inter su tutte). Soddisfazione che trova riscontro anche nel portiere Michele Pezzolato, premiato come migliore della manifestazione. Assieme a lui vengono premiati anche l’esterno d’attacco Sighinolfi (Sassuolo), miglior giocatore del torneo, e il centravanti Marise (Inter) in quanto capocannoniere.

Di seguito le impressioni post torneo di Giacomo Laurino, responsabile del settore scouting della SPAL: “Per quanto concerne la Magnadyne Cup senza dubbio la volontà della società è quella di riproporre questa manifestazione anche negli anni futuri. Andremo a valutare la categoria di riferimento, ma personalmente mi piace moltissimo quella che abbiamo scelto per la prima edizione (Giovanissimi). È Una categoria intermedia, parliamo ancora di calcio per bambini, ma si comincia ad intravedere anche un po’ di vero calcio. I ragazzi di mister Camanzi, confrontandosi con realtà importanti, hanno dimostrato di essere sulla buona strada all’interno di un percorso di crescita, sia personale che collettiva. Per ciò che riguarda l’Accademia in generale abbiamo la consapevolezza che il doppio salto dalla Lega Pro alla A ci impone di aumentare il livello tecnico, fisico e soprattutto mentale dei i nostri giovani. Il settore giovanile è un seminare che ti fa raccogliere i frutti nel tempo, non dall’oggi al domani. Nel lavoro di scouting il territorio è fondamentale, per questo abbiamo cercato di costruire e consolidare rapporti con Ferrara e provincia; dal Polesine, passando per Bologna e Modena fino alla Romagna. Con l’anno prossimo amplieremo ancora il raggio di ricerca e continueremo su questa strada totalmente supportati dalla proprietà la quale tiene tantissimo al progetto e alla formazione di possibili nuovi campioni”.

QUESTA LA CLASSIFICA FINALE DELLA “MAGNADYNE CUP 2017”:
1) F.C. Inter
2) US Sassuolo
3) AS Roma
4) SPAL 2013
5) Hellas Verona
6) Venezia F.C.
7) Vicenza Calcio
8) F.C. Forlì

alla stesura dell’articolo ha collaborato Riccardo Rizzo