Ormai è un ritornello sentito e risentito. Alzi la mano chi ultimamente non si è sentito buttare lì: “Ma la SPAL giocherà al Mazza l’anno prossimo? Sarà pronto?”. Il ferrarese medio, per natura pessimista cronico, è già in preda all’ansia di sapere come farà la squadra di Semplici a giocare in casa la seconda di campionato il 27 agosto. “Ci toccherà andare a Vercelli ancora” ho sentito stamattina in un bar del centro. La risposta è una sola: calma e… calcestruzzo. Venti minuti di conversazione con l’assessore ai lavori pubblici Aldo Modonesi sono bastati per far luce a (quasi) 360 gradi sull’imminente cantiere dello Stadio Mazza.
Assessore, partiamo con la domanda delle domande. Lo stadio sarà pronto per l’inizio del campionato?
“Ci siamo mossi da tempo sul tema e stiamo gestendo ogni dettaglio con la società, ma la situazione è sotto controllo. In questi giorni stiamo definendo le ultimissime cose riguardo a imprese costruttrici e fornitori. Il cantiere partirà tra la fine di questa e l’inizio della prossima settimana, anche per via del ponte del 2 giugno che crea qualche problema alla normale attività cantieristica: la cosa non riguarderà solo lo stadio ma anche tutti i vari cantieri della città. In ogni non siamo preoccupati, non abbiamo l’ansia di non farcela, perché ci siamo mossi per tempo”.
Come sarà organizzato il cantiere nello specifico?
“Il Comune di Ferrara si occupa della costruzione delle torri faro, delle nuove sedute e di tutta la parte esterna dello stadio, quindi tornelli, barriere e i vari dispositivi di sicurezza. La SPAL si fa carico dell’impianto di videosorveglianza e di tutte le imprese edili, quindi costruzione nuova curva Est e risagomazione della Gradinata locali. Si tratterà di un cantiere notevolmente complesso in cui tutti i lavori andranno gestiti e coordinati in maniera puntuale. In ogni caso la prossima settimana faremo una conferenza stampa nella quale illustreremo nel dettaglio tutto quello che ti sto dicendo adesso”.
Normale amministrazione a parte, ci sarà pur qualcosa che vi preoccupa più di altro?
“Effettivamente il discorso più delicato riguarda la costruzione delle nuove torri faro che sono elementi di produzione straordinaria. La loro realizzazione è necessaria in quanto Sky necessita di 1500 lux (attualmente 800) e non solo frontalmente come richiesto per la Serie B, ma uniformemente distribuite per consentire la ripresa di videocamere non frontali. Per questo motivo le attuali torri, che non raggiungono 20 metri di altezza, saranno sostituite da nuove torri alte circa 35 metri che saranno inclinate verso il campo: anche dal punto di vista estetico l’impatto sarà molto differente. Per l’installazione di queste nuove torri però bisogna attendere i tempi di maturazione del cemento armato e quelli di produzione delle torri, che sono elementi decisamente straordinari”.
Tra la miriade di lavori da fare, figura anche quello dello spostamento delle panchine. Non era possibile farlo l’anno scorso quando sono state già riposizionate?
“La questione delle panchine è una nuova richiesta di Sky per quella che sarà l’inquadratura iniziale dell’ingresso in campo delle squadre. Di spazio ce ne sarebbe moltissimo davanti alle panchine, ma il problema è rappresentato dalla cappottina di copertura, che creerebbe dei problemi per le riprese televisive.”
Spostiamoci fuori dallo stadio. Un Paolo Mazza in centro città è una cosa positiva ma anche un bel problema sotto l’aspetto logistico, considerando anche la quantità di tifosi che si sposta per le trasferte in Serie A. Come verrà gestita la questione parcheggi?
“Per i locali quest’anno non si è mai presentato un problema parcheggi, anche perché nelle zone limitrofe ci sono diversi spazi utilizzabili per questo scopo, con una capacità di circa tremila posti auto. Quindi al momento ricavare nuovi parcheggi per i locali non è una priorità anche perché molti tifosi raggiungono lo stadio a piedi o in bicicletta, vista la sua collocazione particolare. Per la tifoseria ospite al momento è già prevista un’area (via Vittorio Veneto) con circa 1200 posti auto: verrà senz’altro ampliata. In ogni caso la gestione della tifoseria ospite viene coordinata con la questura anche in funzione delle previsioni sullo spostamento del tifo organizzato”.
Parliamo di fantascienza. Lo stadio Mazza potrebbe mai essere venduto alla società come successo recentemente a Bergamo con l’Atalanta?
“Mai dire mai, ma allo stato attuale non è una priorità, né nostra né della società. Non abbiamo mai affrontato questo argomento anche perché sinceramente di carne al fuoco in questo periodo ce n’è già abbastanza. Tuttavia a riguardo esistono molte soluzioni, ad esempio ad Udine hanno dato lo stadio in concessione per 99 anni. In ogni caso qualsiasi discorso è infondato perché non è mai stata sollevata la questione da parte di nessuno”.
Ferrara in estate ospita numerosi concerti, possibile che lo stadio possa essere utilizzato per ospitare qualche artista?
“La cosa sarebbe davvero interessante. Le città che attorno a noi hanno preso questa decisione lo hanno fatto perché dispongono di terreni di gioco e impianti adeguati ad ospitare eventi di questo tipo. Anche questo non è un tema che abbiamo affrontato, anche se penso che con i lavori che andremo a fare niente sarà impossibile. Posizionando il palco a ridosso della Curva Est penso che 15/18 mila persone tra spalti e campo possano essere ospitate. È un discorso assolutamente prematuro, ma non lo escluderei a priori”.