Riccardo Cortese sarà il capitano della Pallacanestro Ferrara anche nella stagione 2017-2018. Ad annunciarlo è stato il vicepresidente del club ferrarese, Marco Cocchi, specificando che il contratto col giocatore di scuola Fortitudo è stato sottoscritto un accordo biennale con opzione per un ulteriore anno. Cortese di fatto rappresenta il primo tassello ufficialmente svelato del roster per la prossima stagione. Una conferma importante, voluta tanto dalla società quanto dai tifosi: “Sono contentissimo di rimanere qui – ha detto il classe 1986 – perché c’è un progetto preciso che mi convince. Davanti ho un’altra bellissima sfida che sono contento di affrontare con obiettivi ben delineati. Qui mi sento a casa e nel corso della scorsa stagione sono stato benissimo, anche se l’andamento della squadra ha avuto alti e bassi. L’epilogo mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca perché la nostra stagione si è chiusa prestissimo. Caratterialmente non sono uno che si accontenta, quindi stare a casa un mese abbondante mentre altri continuano a giocare per me non è stato proprio il massimo. Per cui rimango qui con l’intento di fare la prossima post season con Ferrara. Quando ricevi così tanto affetto dall’ambiente è impossibile non portarsi qualcosa dentro. C’è un accordo per altri due anni, ma spero possano essere anche di più. La squadra? E’ prematuro parlarne, vedremo in corso d’opera come verrà costruita, ci penserà Pasi a studiare la situazione”.
Proprio Alessandro Pasi, il ds della Bondi, ha spiegato uno dei motivi principali dietro alla conferma di Cortese: “Quella che riguarda Riccardo non è solo una scelta tecnica, ma un indizio del fatto che si vogliono gettare fondamenta morali per lo spogliatoio. Abbiamo già individuato tre o quattro giocatori con indiscussi requisiti morali, saranno fondamentali per creare un gruppo solido e con una determinata cultura del lavoro. Le statistiche non sono tutto e quest’anno c’era chi giocava col software della lega in testa. Non per forza bisogna fare trenta punti di media tutta la stagione. Uno ne può fare anche sette, ma se poi fa sempre i blocchi giusti e ha l’atteggiamento di chi vuole aiutare sempre la squadra finisco col preferirlo”.