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Da una parte la soddisfazione di una SPAL che attrae sempre più interesse (“Abbiamo appena chiuso un contratto da 300mila euro in entrata”), dall’altra il dispiacere per una campagna abbonamenti che inevitabilmente porterà polemiche e malumori. E’ un Walter Mattioli abbastanza combattuto quello che ha parlato giovedì mattina a margine della conferenza stampa sullo stadio, principalmente per via della convinzione che la capienza di 12.348 posti (meno i 1.508 ospiti) non permetterà a tutti i tifosi di abbonarsi per la stagione 2017-2018: “E’ il mio rammarico più grande, credetemi, – ha detto il presidente – sapere che tanta gente non riuscirà a venire a vedere le partite mi fa stare male, mi dà proprio fastidio. Però non ci sono alternative, purtroppo le cose vanno così e basta”.

Mattioli ha anticipato che nel corso della prossima settimana potrebbero arrivare le indicazioni su tempi, costi e modalità della campagna abbonamenti: “E’ nostra intenzione avviare la prelazione nell’ultima settimana di giugno, per un periodo che potrebbe essere di otto o dieci giorni. Poi faremo un paio di giorni di pausa, prima di aprire la vendita libera”.
La sede della campagna abbonamenti è ancora un’incognita: “Non sarà sicuramente lo SPAL Store di via Voltapaletto – ha detto il presidente – perché altrimenti bloccheremmo non solo lo Store, ma anche le vie del centro. Anche stadio e centro di via Copparo sono da escludere. Per cui stiamo cercando una sede opportuna. Ne abbiamo già viste un paio, presto sceglieremo”.
Ancora non sarebbe stata fissata definitivamente la quota di biglietti “liberi” che verrebbe riservata per ciascuna partita: “Ci stiamo ragionando, si parla di milleciquencento, duemila biglietti. Ma la discussione è ancora in corso”.

Vale la pena ricordare che nella stagione 2016-2017 sono stati staccati 4.231 abbonamenti. Se tutti dovessero confermare la propria tessera, al netto dei posti riservati agli ospiti e della quota di biglietti “libera”, rimarrebbe una quantità potenziali di abbonamenti compresa tra le 4 e le 5mila unità.