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Tre giocatori già parte del roster, un coach che attende solo di essere annunciato (Alberto Martelossi) e idee chiare sui prossimi obiettivi. La programmazione estiva della Bondi Ferrara procede a passo deciso e ha il volto – soprattutto – del ds Alessandro Pasi, che giovedì ha voluto presentare di persona i termini del nuovo accordo con Lorenzo Molinaro. Il lungo friulano, classe 1992, ha firmato un contratto biennale.

“Non considero Lorenzo una sorpresa – ha detto Pasi – perché lo cercammo già l’anno scorso, consapevoli delle sue qualità, ma ci sfuggì. Credo sia un ragazzo di grandissima potenzialità tecnica, che può e deve dare di più in attacco, sia fronte sia spalle a canestro. Nei mesi scorsi ha già dato prova della sua qualità fisica e tecnica. Può attaccare e difendere allo stesso tempo su dei 3, dei 4 e dei 5. Oltre a questo ci tengo a sottolineare le sue doti morali, perché è un ragazzo umile che fin da subito si è messo a disposizione dei compagni con grande affidabilità. Lo ribadisco: per me è fondamentale creare un gruppo di spessore umano, prima ancora che tecnico”.

“Sono contento di rimanere qui – ha confermato Molinaro – perché in pochi mesi mi sono subito reso conto di aver fatto una scelta giusta e sono riuscito anche a prendermi delle soddisfazioni. Mi sono trovato bene davvero con tutti, dal presidente ai tifosi. Continuerò a dare il mio contributo, puntando ovviamente sulle qualità difensive che sono sempre state il mio forte. Ma voglio migliorare anche in attacco”. Nello scorcio di stagione disputato con la maglia di Ferrara, Molinaro ha messo assieme 6.2 punti di media (53% da 2, 46% da 3 e 64% ai liberi) e 4.7 rimbalzi con un minutaggio medio poco inferiore ai 24 minuti.

Oltre a lui e Cortese, a disposizione del coach in pectore Martelossi ci sarà anche Erik Rush: l’americano con passaporto svedese, già visto a Ferrara nella stagione 2015-2016, tornerà a vestire il biancazzurro dopo l’esperienza non proprio entusiasmante vissuta a Recanati. Pasi ha rivendicato la scelta, anche a fronte di qualche piccolo malumore tra i tifosi: “Due anni fa ha giocato qui da protagonista (medie di 17 punti, 7 rimbalzi e 3 assist), conosce la piazza, ha dimostrato di voler tornare e soprattutto è uno che vuole migliorarsi sempre. Dote non comune per gli americani che vengono a giocare nel nostro campionato. Lo considero un atleta di primo livello e un uomo di grande valore sotto il profilo caratteriale. Permetterà al nostro roster di essere duttile, perché è questo che vogliamo: una squadra poliedrica”.

Per il secondo americano invece bisognerà avere un po’ più di pazienza, anche se Pasi ha chiarito di avere in mente qualche nome che potrebbe fare al caso della Bondi: “E’ ancora presto. Credo che quello della guardia USA sarà l’ultimo tassello. Prima dobbiamo discutere dell’asse play-pivot, preferibilmente tutto italiano”. Da questo punto di vista il ds ha confermato di voler costruire una squadra con sette giocatori “senior” e tre “under” con l’aggiunta di alcuni ragazzi della Vis 2008 per garantire profondità e intensità negli allenamenti. Su Martelossi, che proprio giovedì si è congedato ufficialmente da Mantova, Pasi ha preferito glissare con la giusta dose di ironia: “So che è un caro amico del basket ferrarese e che qui si è trovato molto bene. Penso che conservi un buon ricordo di questa realtà”.