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Appena una settimana fa Alessandro Pasi, ds della Pallacanestro Ferrara, aveva annunciato di voler assemblare una squadra di sette senior e tre under per la stagione 2017-2018: al 14 giugno è quasi a metà dell’opera. Dopo i rinnovi di Cortese e Molinaro e l’annuncio dell’ingaggio di Rush, mercoledì è stata la volta del primo vero volto nuovo, per quanto già conosciuto. Quello di Tommaso Fantoni, 32enne centro livornese dal curriculum di tutto rispetto: nel suo passato ci sono esperienze con Livorno, Treviso, Venezia e Torino. Nell’ultima stagione ha vestito la canotta della Givova Scafati, chiudendo il campionato con una salvezza ai playout e medie di 11.5 punti (57% da 2; 66% ai liberi) e 5.4 rimbalzi in 24.5 minuti medi d’impiego.

“Abbiamo preso un giocatore di prima fascia nel suo ruolo, – ha detto Pasi in sede di presentazione – la sua carriera parla da sola, con tanta serie A e serie A2 sempre da protagonista. Abbina qualità fisiche e tecniche ad un grandissimo carisma, in lui ho sempre visto grandissima cattiveria agonistica. Trovare un accordo non è stato difficile e non certo perché Ferrara fosse l’unica opzione. Ce n’erano altre, probabilmente anche più vantaggiose economicamente, ma Tommaso ha scelto noi perché ha capito che qui c’è un progetto fatto da persone serie”. L’accordo è di un anno, con possibilità di estensione.

Un sorridente e inevitabilmente accaldato Fantoni, ha chiarito immediatamente le ragioni del suo arrivo: “Sono uno che cerca sempre motivazioni e obiettivi e qui ho trovato tutti e due. Conosco Martelossi solo come persona, ma il suo curriculum parla per lui. Non posso negare che abbia inciso anche l’amicizia con Riccardo (Cortese): mi ha spiegato tutto quanto sulla squadra e la città, convincendomi ulteriormente. Quando mi è stato detto dell’opportunità di venire a Ferrara non ci ho pensato un attimo. Tra l’altro ho giocato tante volte qui da avversario e ho sempre apprezzato questo palazzo, non vedo l’ora di giocarci per la squadra di casa”.
A marzo 2018 la carta di identità dirà 33, ma Fantoni ha assicurato di sentirsi ancora nel pieno delle forze: “Non sono di primo pelo, ma mi sento ancora molto bene. Faccio dell’agonismo la mia arma principale e per questo non ho mai smesso di dare tutto ogni giorno e provare a migliorarmi”. L’obiettivo playoff non lo spaventa: “Diciamolo sottovoce, perché è meglio far vedere i fatti. Raggiungere i playoff vuol dire lavorare di settimana in settimana con attenzione e impegno. Se lo faremo ci toglieremo delle soddisfazioni”.