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Quello che sembrava un venerdì tutto sommato tranquillo sul fronte del mercato si è trasformato in una giornata movimentata appena è circolata l’indiscrezione di un sorpasso della SPAL nei confronti del Chievo per l’ingaggio di Alberto Paloschi. L’attaccante dell’Atalanta è conteso dal Chievo e sembrava ormai destinato a rivestire il gialloblu, ma evidentemente qualcosa nelle ultime ore deve essere cambiato. Verificare cosa è un’impresa, visto che sia in casa biancazzurra sia nel caso del procuratore di Paloschi i telefoni hanno suonato a vuoto, imponendo di affidarsi soprattutto a rumours e sensazioni.

Da diversi giorni si vocifera di un accordo praticamente definito dal Chievo con l’Atalanta per un prestito oneroso con relativo obbligo di riscatto a sei milioni di euro. Cifra che non copre la spesa sostenuta dalla Dea per l’acquisto del centravanti classe 1990 (7,5 milioni di euro), ma che permetterebbe di rientrare in una percentuale accettabile. La SPAL invece avrebbe sondato i nerazzurri per un prestito, trovando poca disponibilità. Difficile che in così poco tempo i due club abbiano trovato un compromesso in grado di garantire la pole-position alla SPAL, che almeno sulla carta non può permettersi un esborso così pesante.
Più probabile che il dg Vagnati abbia lavorato scrupolosamente sul fronte delle pubbliche relazioni con Tullio Tinti, agente di Paloschi, per ottenere la preferenza del giocatore che attualmente si trova in vacanza a Los Angeles. Solo così si spiegherebbe uno sviluppo così repentino e favorevole. Basterà per garantire il primo colpo dell’estate alla SPAL, considerata la determinazione che il Chievo sta mostrando? I precedenti inducono all’ottimismo, visto che spesso il gradimento del giocatore rappresenta una leva decisiva. Inoltre ingaggiare un giocatore di questo calibro potrebbe valere come segnale decisivo per future trattative: un anno fa, a questo punto del mercato, chi avrebbe mai pensato che la neopromossa SPAL potesse assicurarsi giocatori del calibro di Antenucci e Schiattarella. Poi è successo e sappiamo tutti come è finita…