Armiamoci di pazienza, perché per vedere volti nuovi in maglia SPAL bisognerà aspettare ancora un po’, almeno per quel che riguarda nomi capaci di far sognare. E’ trapelato questo dalle parole di Davide Vagnati, rientrato a Ferrara dopo una full immersion milanese fatta di contatti continui con procuratori e società. Qualcosa di concreto in realtà c’è, e ha nome e cognome ben precisi: Federico Mattiello, esterno classe 1995 di proprietà della Juventus. Su di lui il dg si è sbilanciato notevolmente, di fatto anticipando i tempi sulla conclusione della trattativa con i campioni d’Italia: “Sembra essere tutto in dirittura d’arrivo, martedì sarà in città per le visite mediche”. Una dichiarazione non di poco conto, seguita dall’identikit del giocatore: “Si tratta di una grande promessa e solamente gli infortuni ne hanno frenato l’ascesa. Ha praticamente perso le stagioni 14/15 e 15/16, ma la Juventus crede molto in lui e ha voluto seguirne il pieno recupero da vicino. Se è pronto per un campionato di Serie A solamente il campo ce lo dirà, ma per il nostro schieramento è sicuramente il profilo adatto essendo un esterno destro di un centrocampo a cinque. Corsa e piede sono i suoi punti di forza, c’è ottimismo per averlo con noi”.
Capitolo portiere. Svelata la bufala su Alban Hoxha del Partizan Tirana, inutile nascondere che l’obiettivo primario è quello di riavere Alex Meret in prestito, ma il nome che più si sta facendo largo in queste settimane è quello di Gabriel (1992), estremo difensore di proprietà del Milan, ma visto all’opera soprattutto con la maglia del Carpi nell’anno della promozione dei modenesi dalla B alla A: “E’ sicuramente un ragazzo che ci interessa, ma ogni valutazione, e non parlo solamente del discorso legato ai portieri, va valutata attentamente. Adesso le cifre che girano sono spesso e volentieri inaccessibili. Meret? La sua procura è in mano a Pastorello, vediamo cosa ne esce ma bisogna aspettare”. Ragionamento simile per quanto riguarda Marios Oikonomou e Luca Rizzo, rispettivamente difensore e centrocampista centrale del Bologna. Sono due obiettivi realistici, ma da qui a dire che l’approdo in biancazzurro è imminente ce ne passa: “Se ci sono le condizioni possono fare al caso nostro”. Rapido e vago il riferimento a Federico Viviani, altro felsineo nel mirino di Vagnati: “Per lui il discorso è un po’ diverso”.
Ora l’attacco. Perso Paloschi, ormai indirizzato verso un fisiologico ritorno al Chievo (“L’Atalanta ha accettato l’offerta dei veronesi e non la nostra” le parole di Vagnati), c’è curiosità per sapere su quali nomi sta lavorando l’uomo mercato della SPAL, e torna sempre fuori il nome di Gianmarco Zigoni: “Col Milan ci siamo visti, abbiamo parlato e sicuramente l’attaccante tornerebbe volentieri a Ferrara. Siamo molto legati a lui e viceversa, ma avanzare ogni tipo di ipotesi sarebbe prematuro”. Sempre con i rossoneri, soggetti ad un profondo rinnovamento societario e tecnico, si è discusso anche di Locatelli, Vangioni ed Ely, ma “Adesso è difficile muoversi con efficacia, sono tutti giocatori importanti con ingaggi alti”, così come Regini, capitano della Sampdoria sotto la gestione Giampaolo, Cigarini e Di Gennaro.
Altro profilo accostato alla SPAL con insistenza è quello di Pietro Iemmello, attaccante del Sassuolo, ma anche in questo caso la speranza di regalarlo a Semplici sembra affievolirsi col passare dei giorni: “E’ un ottimo giocatore, sicuramente sarebbe felice di venire da noi, ma ho la sensazione che alla fine tenterà l’avventura estera e seguirà De Zerbi al Las Palmas”, conclude Vagnati, che in chiusura ammette di aver messo in conto di dover allargare i propri orizzonti geografici: “Non escludo l’ipotesi di sondare il mercato estero, viste le difficoltà a mettere le mani sulle punte italiane”. Per quanto riguarda i movimenti in uscita, Finotto ha richieste in B, con Salernitana e Spezia in pole position. Anche Arini ha tanti estimatori in cadetteria, ma prima di far partire pezzi importanti dello scacchiere bisognerà arricchire la rosa. E Mattiello può essere un punto di partenza.