La rapida ascesa della SPAL implica anche continui ritocchi all’organico societario: i primi innesti ad essere annunciati ufficialmente sono quelli di Andrea Gazzoli come direttore generale (nell’aria da più di un mese) e di Andrea Bernardelli nelle vesti di segretario sportivo: affiancherà il segretario generale Stefano Salis. Non solo: nel corso della conferenza stampa il presidente Walter Mattioli ha annunciato il rinnovo di contratto di Davide Vagnati fino al 2020. Il precedente accordo scadeva a giugno 2018.
“Mentre Davide prepara la squadra – ha detto Mattioli – io penso a mettere insieme quella che sta dietro le quinte. Il salto di categoria impone di essere sempre più organizzati e preparati. Abbiamo preso dei professionisti che già conoscevamo: Gazzoli dai tempi di Viareggio e Venezia, Bernardelli da un anno condiviso in Lega di serie B. Sono contento di questi arrivi perché sono grandi professionisti che daranno un’immagine vincente alla nostra società. Arriverà anche qualcun altro, magari con incarichi meno importanti, vogliamo far sì che la società sia all’avanguardia in termini di organizzazione. Anche sotto il profilo commerciale sono arrivati altri ragazzi che daranno una mano, consapevoli di quanto è importante l’acquisizione di nuovi sponsor. L’unico problema è che in società iniziamo ad avere troppi Andrea, dovremo iniziare a dare qualche soprannome (ride)”.
Il presidente ha anche spiegato la logica alla base del rinnovo di Lazzari: “Siamo andati a ritoccare tutti i contratti delle persone più importanti all’interno della SPAL, oltre a quelli dei giocatori più rappresentativi. Allungamenti e adeguamenti dei contratti permetteranno ai giocatori di essere tranquilli al cento percento, senza quindi che possano avere il pensiero delle scadenze. La serie A non sarà facile per nessuno, almeno all’inizio, perché dovremo capire dove siamo arrivati. Ma i ragazzi devono sapere che c’è una società che li stima e possono lavorare serenamente sul campo”.
Gazzoli, che firmato un contratto fino al giugno 2019, si è detto “felicissimo e fortunato” per l’opportunità che gli è stata offerta dalla SPAL: “La nostra è una conoscenza che viene da lontano e spesso c’è stato modo di confrontarsi sui valori e sulle idee di questa società. Vengo dal campo e so quali valori servono, in questi anni ho cercato di tradurre questi principi nella cosiddetta squadra invisibile, quella dell’organico societario, che porta risultati senza giocare. E’ fondamentale l’unione di intenti di tutte le persone che lavorano dietro le quinte. I gol li fanno Antenucci e Floccari, ma ottenere la fiducia dei calciatori porta sempre risultati. Ci aspetta una sfida difficile, anche io sono esordiente in serie A. Lavorerò molto sulla creazione di sinergie, perché il gruppo deve funzionare da subito e ognuno deve essere a disposizione dell’altro”.
Il meno conosciuto Bernardelli invece farà da segretario sportivo, figura che si occupa principalmente di questioni burocratiche legate ai trasferimenti, ai contratti dei calciatori e ai rapporti con Lega e Federazione. 36 anni, originario di Verona, Bernardelli ha studiato giurisprudenza presso l’Università di Trento ed ha conseguito il titolo di direttore sportivo e segretario generale presso il Settore Tecnico FIGC di Coverciano nel 2008, anche se già dal 2006 faceva parte dell’organigramma del Chievo Verona all’interno del settore giovanile. Dal 2012 al 2016 ha ricoperto il ruolo di segretario sportivo sempre con la società clivense, prima del passaggio al Trapani nel luglio dello scorso anno. Il suo contratto con la SPAL scadrà nel 2019: “Per me è un’opportunità importante e stimolante. Farò di tutto per portare la mia professionalità e il mio impegno al servizio di una famiglia che ha dimostrato di essere unita e solida. Fare in modo che squadra e tecnici possano lavorare nelle migliori condizioni”.