Partiamo dall’obiettivo principale: stadio Mazza pronto per ospitare la Serie A il 27 agosto. Ad un mese e mezzo dalla fatidica data, come procedono i lavori all’impianto cittadino? Spiegarne lo stato di avanzamento in maniera completa non è cosa semplice, proviamo a fare il punto sullo stato dell’arte toccando i temi principali.
I TEMPI. C’è fiducia, sia da parte della SPAL, sia da parte dell’amministrazione comunale di poter ottenere una deroga dalla Lega di serie A in vista della seconda di campionato. L’assessore ai lavori pubblici Aldo Modonesi ha rassicurato tutti, assicurando che la tabella di marcia è rispettata anche per quanto concerne la parte di lavori di competenza del Comune. Modonesi ha rimarcato come la gara d’appalto per l’illuminazione (di cui parliamo a parte) preveda un premio d’accelerazione: in caso di chiusura del cantiere in anticipo, le ditte porteranno a casa una cifra pari alla metà del ribasso offerto. Tra le altre cose Walter Mattioli ha ribadito la volontà della SPAL di giocare l’amichevole del 6 agosto contro il Chievo dentro al Paolo Mazza, con apertura di tribuna e curva.
ILLUMINAZIONE. Martedì l’apertura delle buste (come previsto dal codice degli appalti pubblici) ha decretato che la fornitura e i lavori annessi alle torri faro sia a carico di un ATI, ossia un’attività temporanea d’impresa, composta da due aziende di Trento (capofila Grisenti) e una di Mirandola (MO). Verranno installate quattro torri faro agli angoli del campo che avranno una potenza doppia rispetto a quella attuale, in posizione più arretrata di quella attuale, alte circa il doppio di quelle esistenti (40 metri) inclinate sul rettangolo di gioco. La prima gara di campionato casalinga (sicuramente in notturna) verrà disputata chiedendo una deroga: nella circostanza saranno contemporaneamente accesi riflettori sulle “vecchie” torri, sulle nuove (non ancora ultimate) e su altre torri temporanee. Giovedì le imprese coinvolte faranno un sopralluogo allo stadio per programmare i lavori (si partirà con la posa delle fondazioni di circa cinque per sei metri in pianta).
CURVA EST. La platea di fondazione in cemento armato è ormai pronta per ospitare la struttura in carpenteria metallica Il montaggio della Curva Est inizierà tra fine luglio e inizio agosto, per permettere l’ultimazione di tutti i lavori (impiantistici e strutturali) necessari prima di passare al montaggio dell’acciaio.
GRADINATA E CURVA OVEST. Risagomazione e colorazione sono state ultimate, sono in corso lavori secondari per permettere l’installazione delle sedute (di cui parleremo a parte) e dei corrimani sulle scalinate. La curva Ovest è invece l’unico settore dello stadio che non sarà oggetto di cantierizzazione, almeno per quest’anno. In ottica 2018 si valuta la possibilità di aumentarne la capienza, intervenendo sul lato sud (quello della tribuna) con la potenziale aggiunta di 350-400 posti.
SEDUTE, LEDWALL E RECINZIONI. Ai vecchi seggiolini verdi della curva Campione resterà soltanto un solo anno di vita. Dalla prossima stagione infatti saranno uniformati a quelli di tutto il resto dello stadio, dotati di schienale. Per il settore ospiti e tribuna bianca sono previste sedute in plastica standard, mentre per tutto il resto dello stadio sono in arrivo sedute ribaltabili con schienale e colorate, che formeranno una particolare effetto cromatico sul quale ancora la società non vuole fornire dettagli. Il maxischermo verrà posizionato al centro, sulla sommità della gradinata, avrà dimensioni ancora maggiori di quello utilizzato in serie B (si parla di sei metri per nove). Le recinzioni metalliche dello stadio, ove presenti, sono già state abbassate a 1,20 metri e l’effetto finale sarà davvero gradevole, considerando che verranno anche nascoste dai pannelli pubblicitari a bordo campo.
CAMPO DI GIOCO. Al momento dentro al “Mazza” c’è un campo di terra per permettere gli scavi del nuovo sistema di irrigazione e drenaggio. Non verranno eseguiti interventi per l’installazione delle serpentine utili al riscaldamento del terreno di gioco nella stagione invernale: in caso di permanenza in serie A verrà rifatto il campo la prossima estate (riscaldamento compreso). Le nuove misure del rettangolo verde causeranno un (ulteriore) decentramento rispetto all’asse centrale della Curva Ovest di poco più di un metro e mezzo. A bordo campo, lato tribuna, sono già stati gettati i basamenti per le nuove panchine e i field box per gli sponsor.
BAGNI, BAR E RISTORANTE. Per migliorare i servizi per chi verrà allo stadio è prevista una ristrutturazione integrale dei bar per il pubblico pagante, oltre che dei servizi igienici. La novità è rappresentata dal ristorante, per circa 120 coperti, nello spazio fuori terra in corrispondenza degli spogliatoi. Work in progress anche per l’area hospitality: quella esistente verrà riorganizzata e ampliata ed è in programma la realizzazione di un ulteriore spazio sotto la tribuna dedicato a questo scopo. Verrà messo mano anche al sistema di amplificazione audio, con l’installazione di nuovi altoparlanti.
BIRRA IN CURVA (E NEL RESTO DELLO STADIO). Rimane un’ipotesi o per meglio dire una suggestione. La SPAL è sembrata essere moderatamente fiduciosa, dai rappresentanti del Comune è giunta una scrollata di spalle come a dire: “Non ne sappiamo nulla”. Questo perché il via libera è subordinato dal parere della Questura, che negli ultimi anni ha sempre dato un parere negativo alla somministrazione di bevande alcoliche all’interno del “Paolo Mazza” (e talvolta anche attorno ad esso).
IL MAZZA CHE SARA’. Entro il 27 agosto SPAL e amministrazione comunale dovranno presentare agli organi competenti il progetto di ulteriore ampliamento del Mazza per portare la capienza a sedicimila posti. Al momento i tenici stanno studiando diverse soluzioni, ma sembra non esserci grande preoccupazione per aggiungere tremila posti sfruttando gli spazi presenti tra i quattro settori dello stadio. L’ipotesi più accreditata è quella di una chiusura ad “U” in grado di unire gradinata, curva Est e tribuna, con il conseguente spostamento della tifoseria ospite in uno dei due angoli. La copertura della gradinata è un’altra opzione, ma la sua realizzazione è subordinata al reperimento dei fondi vista la particolare onerosità dell’opera.