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E’ una SPAL allegra e concentrata quella che sta affrontando il periodo di preparazione lontana dalla calura ferrarese. Sia dallo Spartiacque di Tarvisio sia dall’Hotel Auronzo dell’omonima località del Cadore filtrano quasi quotidianamente immagini e filmati all’insegna della spensieratezza e del cameratismo, in cui la musica spesso fa da sfondo e in alcuni casi è in primo piano. Come nel caso dei riti di iniziazione a cui sono stati sottoposti Polvani e Vaisanen, gli ultimi due arrivati in ordine di tempo. Al primo è stato imposto di cantare “Gelato al cioccolato” di Pupo davanti ai compagni riuniti a tavola, mentre il finlandese si è prodotto in una cover di “What a wonderful world” di Louis Armstrong.
Per non far perdere l’abitudine ai biancazzurri e magari dare loro qualche spunto, abbiamo chiesto al buon Fioro (in arte The Kids Are United), dj delle feste della curva e di mille altri eventi a Ferrara e non solo, di assemblare una playlist per l’ultima settimana di ritiro. Ecco cosa ha messo assieme.

L’amico Orla de Lo Spallino mi ha gentilmente coinvolto in questo gioco estivo: una compilation per i ragazzi che stanno sudando le classiche sette camicie in ritiro. Dall’alto delle mie competenze musicali (!) ho accettato, premettendo in partenza di non conoscere i gusti musicali dei giocatori spallini. Però come nel caso del mixtape “Siamo tornati in serie A” (lo si può ascoltare qui!), mi sono ispirato ai loro sguardi in campo al loro modo di giocare a football, ai loro luoghi d’origine. Questa la playlist chiaramente non convenzionale che passa dal sacro al profano.

Si inizia con il Mister: essendo praticamente coetanei, quando lo vedo in panca penso ad una guida e ad un mentore. Quindi ho subito abbinato Semplici ad uno dei miei idoli, David Bowie. Il brano scelto è Golden Years, tratto da “Station to Station” del 1976.

Dal “Capo” passiamo ai più giovani, come Meret, Mattiello, Vicari, Marchegiani e compagnia. Per loro penso ad un emergente italiano fra l’altro vincitore nella categoria giovani al premio Tenco, Francesco Motta. Il pezzo si chiama La fine dei vent’anni.

Per la pattuglia veneta del gruppo (Gasparetto, Schiavon, Lazzari, Finotto) non posso esimermi dal selezionare Vasco Brondi (in arte Le Luci della Centrale Elettrica). Per loro come per tutti noi separati dal grande fiume la canzone è il Blues del Delta del Po.

Antenucci, il nostro grande bomber, si fa chiamare il Lupo di Roccavivara. Affamato di gol come pochi, appunto come un lupo. Allora ecco Hungry like the wolf dei Duran Duran.

Per il nuovo numero uno Gomis (in attesa di Meret) sul giradischi facciamo girare un grande pezzo soul! S.H.A.F.T. di Isaac Hayes.

Poi vedo la classe e la forza del “Boia” Floccari e spontaneamente parte Sympathy for the Devil dei Rolling Stones
 

La velocità di Paloschi mi porta dritto al onetwotrheefour dei Ramones di Do you wanna dance.

Dal punk al Samurai, beh… quando vedo Arini il rap del Wu Tang Clan la fa da padrone! C.R.E.A.M.

Come non pensare alla Campania e agli arbitri… qua si parla del grande Schiattarella! Per lui “Signor Censore” di Edoardo Bennato

Per i nuovi, da Rizzo a Felipe, a Oikonomou e tutti gli altri il benvenuto firmato Oasis con Wonderwall

Ovviamente non posso dimenticarmi di Pippo Costa & Luca Mora, i due mancini più noti della truppa. Per il primo mi viene meccanico pensare a The Rockafeller Skank di Fatboy Slim

In quanto a Luca Mora c’è da sbizzarrirsi. Questo ragazzo, entrato nell’immaginario di qualsiasi spallino, mi riporta all’epoca del vero calcio, mi ricorda idoli del passato (Meroni, Best…) la genialità della psichedelia dei Sixties. Quindi chi meglio dei Doors può rappresentarlo? Light my Fire

Concludo con la Ovest per noi che siamo il Dodicesimo suono. Sul piatto gira Highbury ’34 degli Strike

Fioro aka The kids are UTD