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Un ragazzo tranquillo, sereno e di poche parole. Questa è la prima impressione che si ricava trovandosi di fronte Alberto Grassi, uno degli ultimi arrivi in casa SPAL. Da buon nativo di Lumezzane, il centrocampista ex Atalanta e Napoli sembra voler anteporre i fatti alle parole: “Per me è fondamentale prima di tutto dire grazie alla SPAL per avermi dato questa opportunità. Ho voluto venire a Ferrara appena ho saputo dell’interessamento, anche perché Paloschi e Del Grosso mi hanno parlato benissimo della società, oltre che del gruppo. Farò il massimo per ripagare questa fiducia”.

Nel parlare di sé, Grassi ha chiarito che il suo ruolo ideale è quello di mezzala destra e che già nei primi giorni di allenamento mister Semplici gli ha raccomandato di seguire attentamente Schiattarella e Arini: “Mi so adattare, ma quella è la posizione in cui sono più a mio agio. Non credo comunque che il mister mi veda come una possibile alternativa a Viviani, perché mi sta chiedendo di fare appunto la mezzala”. Stuzzicato sul suo modello nel ruolo, ha indicato Nainggolan come riferimento assoluto. Aggiungendo con un sorriso: “Sì però lui è un tantino più tecnico di me”.

Grassi non sarà Nainggolan, ma di certo c’è che la SPAL si aspetta tanto da lui. Così come si aspetta tanto il Napoli, che ha speso 10 milioni di euro per averlo e non ha ancora potuto vederlo all’opera, anche a causa di un infortunio al menisco ormai ampiamente superato. “E’ il giocatore ideale per l’idea di calcio del mister – ha detto il ds Vagnati – e ci aspettiamo tanto perché ha un grandissimo potenziale da esprimere. Al di là delle qualità fisiche ha tempi di inserimento, tecnica e capacità di farsi trovare pronto in zona gol. Non vogliamo mettergli pressioni, ma lui è il primo a sapere cosa può dare. Noi di certo ci aspettiamo grandi cose”.