In questi giorni Gianmario Specchia non è a Ferrara né tanto meno in Italia. Si trova in Serbia, impegnato nell’osservazione di giocatori potenzialmente appetibili per la SPAL. Ma i suoi giorni come responsabile dello scouting del club biancazzurro potrebbero essere già al capolinea, almeno a giudicare dalle parole spese da Walter Mattioli sia sul palco del Puedes, sia a margine della presentazione del nuovo main sponsor InterSpar (ne parliamo a parte): “Ieri ho parlato al telefono con Specchia prima che partisse. Quando rientrerà da questo viaggio discuteremo della situazione, ma ieri ho capito che sarà difficile continuare un rapporto impostato in una certa maniera. Aspetto comunque di parlargli a quattr’occhi. Collabora con noi già da qualche tempo, ma è sotto contratto solo da pochi giorni. La SPAL necessitava di una persona esperta di mercati esteri e si pensava potesse essere utile al lavoro della società”.
Mattioli ha anche confermato di essere a conoscenza da tempo delle illazioni che circondano Specchia in merito al playoff Portogruaro-SPAL, ma di essere all’oscuro delle parole spese in seguito dall’ex difensore: “Sapevamo che ci fu una partita finita in maniera un po’ strana, ma lui ci ha assicurato che non è successo niente quel giorno e che ha sempre fatto il suo dovere da giocatore della SPAL. Anche sulla mail di insulti che mi è stata fatta leggere sostiene di non saperne nulla di non aver mai fatto una cosa del genere. Se poi è capitato altro non lo so, ripeto quello che ho già detto: all’epoca mi occupavo della Giacomense e non conoscevo questi particolari della storia. Mi ha detto di essere disponibile per un incontro con i tifosi, ma gli abbiamo fatto notare che forse non conviene. Chiaro che dopo aver visto la reazione della tifoseria e aver appreso certe cose, abbiamo tutti capito che la vicenda era più grave di come la conoscevamo noi”.