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Un ritorno in A atteso quasi mezzo secolo si chiude con un pareggio  (come nell’ultima sfida in A fra le due formazioni 1-1 nel 1966-67). Gomis e Vicari alzano il muro, la vecchia guardia regge l’urto della A.

GOMIS 7.5 – Meret può recuperare con tranquillità. Il portiere di origini senegalesi è attento e reattivo. Si oppone a Milinkovic e Immobile e fa solo mezza uscita a vuoto, ma riesce con lucidità a rimediare. Nella ripresa mura il siluro di Lulic e disinnesca la capocciata di Milinkovic nei minuti finali.

OIKONOMOU 6 –  Arruolato dopo la rifinitura nonostante gli acciacchi. Si perde un paio di volte Immobile e con un liscio libera lo stesso centravanti napoletano, ma per fortuna c’è Gomis. Amnesie da limitare al minimo. Lo giustifica la non perfetta condizione fisica. (dal 10’s.t. CREMONESI 6.5- Entra subito in battaglia e vince molti duelli, mostra concretezza e senso della posizione)

VICARI 7.5 – Al debutto in serie A gli capita il centravanti della Nazionale. Promosso a pieni voti. Da applausi, per eleganza e sicurezza, la chiusura della sgroppata di Immobile nella prima frazione. Al centro della difesa gestisce le situazioni di pericolo con la freddezza del veterano. Il migliore assieme a Gomis.

VAISANEN 7 – Il finnico inizia con qualche impaccio, ma poi tiene bene il fianco sinistro della retroguardia spallina e sfiora il gol su incursione aerea nel primo tempo. Nel precampionato Semplici aveva sottolineato la sua intelligenza e la solidità, stasera le ha dimostrate.

LAZZARI 7 – La corsa c’è, serve un po’ di fisico in più. Dalle sue parti Lulic è una vecchia volpe e riesce a contenerlo sul passo, ma il capitano della Lazio ci mette il fisico e limita il pendolino spallino. Sono dolori quando invece si trova dalle sue parti Milinkovic-Savic in copertura, le sue sgroppate però allungano la squadra. Esce stremato (dal 44’s.t. MATTIELLO – ng).

SCHIATTARELLA 7 – Deve contenere, ma è tra i primi ad alzare la testa e a portarsi in avanti. Bell’apertura per Viviani, poi un tiro a rientrare è alzato in corner da De Vrij. Tanta sostanza e grinta lì in mezzo con i rudi laziali.

VIVIANI 6 – Ritmi lenti e dalle sue parti c’è un Luis Alberto indemoniato. Sfiora il gol colpendo il palo con il piattone sugli sviluppi di un corner. Sarebbe stato un momento memorabile per uno cresciuto nella Roma. Tempi da rivedere in regia, ma soffre con gli altri nel mezzo e aiuta in copertura.

MORA 7.5 – Due anni fa giocava in Lega Pro da semi-sconosciuto, oggi dimostra di poter dare battaglia a gente che dà la serie A per scontata. Magari meno preciso del solito quando è ora di impostare, ma in fase difensiva gioca da capitano vero, mettendo la gamba in tutte le situazioni.

COSTA 6.5- Lascia troppo spazio a Basta nel primo tempo. Cresce alla distanza nelle due fasi senza strafare, ma badando al sodo, mettendo da parte l’estetica.

PALOSCHI 5.5 – Gira troppo lontano dalla porta e tiene pochi palloni. Non manca l’impegno, ma l’ex Chievo può e deve fare di più.  (dal 17’s.t. BORRIELLO  5.5 – Subito nella mischia a ventiquattr’ore dal suo arrivo. Rimedia un giallo strattonando in mediana Milinkovic-Savic. Ammonizione evitabile.  Ha una buona palla a otto minuti dalla fine, ma il mancino è un retropassaggio per Strakosha. Aiuta con umiltà i compagni nel finale).

FLOCCARI 6.5 – Il Boia ha motivazioni da ex e si danna l’anima lungo tutto il fronte d’attacco, spesso spalle alla porta. Chiude senza benzina, ma con tanta voglia di tenere il risultato.

SEMPLICI 8 – La SPAL torna in A dopo 49 anni con un pareggio all’Olimpico e mette subito da parte il fioretto dell’anno della promozione. Tanta sostanza, ordine, cuore e gamba. Cerca di pescare il massimo dell’esperienza in A dalla sua rosa e quindi rischia un Oikonomou non al meglio. Squadra corta e da battaglia ben messa in campo per tutti i novanta minuti. Pareggia la sfida con mister Inzaghi che le prova tutte, inutilmente, per superare i ferraresi che schieravano cinque debuttanti assoluti in serie A.