L’edizione del 7 settembre de “La Gazzetta dello Sport” fa i conti in tasca a tutte e venti le squadre della serie A, stilando fior di tabelle sugli ingaggi percepiti da ciascun giocatore, compresi ovviamente quelli della SPAL. Nella classifica del monte-ingaggi lordo, il club biancazzurro si colloca al 17° posto a pari merito col Cagliari con una spesa di 21 milioni di euro. Solo le rose di Chievo, Benevento e Crotone costano meno.
La distanza con i grandi club rimane siderale: basti pensare che la Juventus spende qualcosa come 143 milioni in più, l’Inter – prossima avversaria del campionato – “appena” 60 milioni. Il quotidiano rosa racconta anche come le squadre distribuiscono il budget degli stipendi. Nel caso della SPAL vengono sostanzialmente confermati dati già conosciuti: Borriello e Paloschi guardano tutti dall’alto, mentre i più ricchi della vecchia guardia sono Floccari e Antenucci. Non casualmente tutti attaccanti.
Borriello 1,3 mln (2019)
Paloschi 1 mln (pr. 2018)
Grassi 500mila (pr. 2018)
Antenucci 400mila (2019)
Felipe 400mila (2020)
Floccari 400mila (2018)
Lazzari 400mila (2021)
Mattiello 400mila (pr. 2018)
Mora 400mila (2020)
Rizzo 400mila (pr. 2018)
Schiattarella 400mila (2018)
Viviani 400mila (pr. 2018)
Bonazzoli 350mila (pr. 2018)
Costa 350mila (pr. 2019)
Cremonesi 350mila (pr. 2018)
Oikonomou 350mila (pr. 2020)
Salamon 350mila (pr. 2018)
Vicari 350mila (2019)
Konate 300mila (2020)
Vaisanen 300mila (2020)
Gomis 250mila (2018)
Meret 250mila (pr. 2018)
Marchegiani 150mila (2018)
Schiavon 150mila (2018)
Bellemo 100mila (2020)
Poluzzi 100mila (2019)
Nella lista di Gazzetta è incluso anche Polvani – ceduto all’Empoli – e sono assenti gli ultimi arrivi Vitale e Della Giovanna, il che lascia presumere che i dati siano stati raccolti a fine agosto, prima che i giocatori venissero messi effettivamente sotto contratto. Questo implica che anche la classifica del monte ingaggi generale possa essere effettivamente rivista alla luce degli ultimi dieci giorni di trattative.
Ovviamente nel conto sono inclusi anche gli allenatori. Leonardo Semplici si colloca al 19° posto: solo Fabio Pecchia dell’Hellas Verona porta a casa uno stipendio più basso. Sullo stesso gradino del mister biancazzurro c’è Bucchi del Sassuolo. L’altro neopromosso, concittadino e amico di Semplici – Marco Baroni – viene ricompensato con uno stipendio di 600mila euro lordi dal Benevento.