Dinamica Media – leaderboard
Dimedia – leaderboard

All’indomani della sconfitta casalinga contro un cinico Cagliari, a fare il punto di casa SPAL (e a dare qualche opinione sulla serie A) ha provveduto Davide Vagnati nello studio di “Monday Night”, il programma serale di Sportitalia condotto da Michele Criscitiello.

Tra i vari temi caldi, si parla subito di Inter:”Una squadra sicuramente importante. Perisic è un giocatore straordinario. Il suo sapersi confermare ha dato forza all’ambiente e ai giocatori che sono rimasti. Poi secondo me Spalletti è un grande allenatore sul piano della comunicazione e della creatività. In generale ha dato qualcosa di più all’ambiente Inter. Contro di noi ha potuto contare su giocatori che aveva da quarantotto ore, ma nonostante tutto ha fatto benissimo”.
Poi una parentesi sul Napoli e sulla corsa al titolo: “Onestamente vedo l’inter un piano sotto Juve e Napoli, perché comunque hanno una qualità diversa. Il Napoli quest’anno ha cambiato poco, c’è un grande allenatore e quindi, sulla falsariga dell’impianto dell’anno scorso, faranno un campionato importante. Li vedo proprio lanciati per giocarsela fino alla fine con la Juve”.

Dopo l’ultima prestazione un po’ opaca, arriva puntuale la domanda su Borriello: “Non è che i calciatori sono degli automi. Ci sono tante situazioni che possono determinare la prestazione positiva o negativa. Marco sta facendo bene, lo vedo molto preso da questa avventura con noi. Lo vedo da come si allena. Non ha saltato una sessione da quando è con noi”.
Parlando di prestazioni deludenti, viene tirato in ballo anche il nome di Higuain. “L’hanno scorso ha fatto 31 gol in stagione. Poi quest’anno ha iniziato con un po’ di difficoltà, ma penso che in Italia questo possa bastare. Ma dire che Higuain non sia quello di Napoli mi sembra esagerato. Quest’anno ha appena iniziato e bisogna dare tempo. Sicuramente ha una struttura fisica che non gli permette di essere sin dall’inizio prestante come Dybala o un Douglas Costa”. Proseguendo col tema attaccanti, arriva pure una nota di merito inoltre per il giovane Pellegri, punta in erba classe 2001 del Genoa: “Mi è piaciuta molto l’intervista nel post partita. Ha dimostrato molta lucidità e personalità. Quest’estate Inter, Juve e Manchester United hanno chiesto informazioni, non dimentichiamolo. Tre le qualità che stiamo ammirando, ha anche un fisico straordinario. Un giocatore alto 1.93 che fa dei gol del genere in acrobazia la dice lunga. E’ chiaro che è un 2001, bisogna lasciargli tempo e non bisogna chiedergli tutto subito. Tuttavia, se il ragazzo è capace, è giusto che abbia il suo spazio”.

Una parentesi poi viene fatta sul campionato italiano in generale: “Penso che al di là del numero delle partecipanti e della proposta di ridurle a diciotto, ci sia una disparità di budget tra le squadre che non permetterà mai un salto di qualità complessivo. Finché non ci sarà una spartizione diversa, la parte economica sarà sicuramente determinante. Chiaro che poi condivido il lavoro straordinario che ha fatto l’Atalanta, ma alla fine dei conti c’è sempre troppa disparità”. Infine una parola sul turno infrasettimanale a San Siro: “Mercoledì sarà dura. Speriamo di trovare un Milan in giornata no. Noi sicuramente daremo il cento percento”.