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La partita col Napoli ha rappresentato il primo e vero appuntamento casalingo per la SPAL di fronte a uno squadrone e al relativo seguito di tifosi. Questo ha inevitabilmente creato qualche problema sul fronte dell’organizzazione, a fronte soprattutto del massiccio acquisto di biglietti di gradinata da parte di sostenitori partenopei, provenienti perlopiù dalla regione e dalle zone limitrofe.
I malumori di un centinaio abbondante di tifosi biancazzurri sono affiorati già nel corso del prepartita visto che una volta raggiunto il proprio posto hanno scoperto che una porzione sul lato est della gradinata era stato sostanzialmente destinato ai tifosi del Napoli (con tanto di transennamento di fortuna e schieramento di steward), senza che questo fosse stato fatto presente preventivamente in alcuna sede. I tifosi della SPAL (abbonati e possessori di biglietti) sono quindi stati dirottati in altri posti di gradinata o addirittura in tribuna azzurra, alcuni anche a partita in corso a causa del continuo afflusso di pubblico.

Nel corso della giornata di domenica il dibattito sui social network si è fatto infuocato ed è circolata la notizia per la quale qualche centinaio di tifosi del Napoli sia stato fatto entrare senza il biglietto per evitare problemi di ordine pubblico attorno allo stadio e nel centro cittadino. Una circostanza che però viene smentita su più fronti a Ferrara e a Napoli, compreso quello della SPAL: “E’ assolutamente falso, – dice il direttore generale Andrea Gazzoli – nessun tifoso è entrato senza il regolare biglietto. Non sarebbe né legale, né tecnicamente possibile e sono certo che questo fatto non sia avvenuto. I tifosi senza biglietto vengono puntualmente respinti, punto. Se poi a qualcuno è stato aperto il tornello da uno steward (ci sono testimoni che giurano di aver assistito a questo tipo di scena – ndr) può essere che fosse dovuto ad un passaggio da un settore ad un altro, ma sempre con regolare biglietto. La decisione di collocare all’incirca 150 tifosi del Napoli in uno spicchio di gradinata ci è stata comunicata dalla questura nella tarda mattinata di sabato. L’intento era quello di mantenere sotto controllo l’intera tifoseria ospite, visto che fin dall’inizio della settimana è stato ravvisato un elevato numero di acquisti di biglietti in gradinata, soprattutto da affiliati dei Napoli club emiliani e di altre regioni. Sotto certi punti di vista siamo stati presi alla sprovvista anche noi, anche perché l’ordine pubblico è gestito dalla questura e i tempi stretti non hanno aiutato. Per questo ci scusiamo con i tifosi a cui è stato arrecato un disagio e sarà nostra cura trovare una soluzione migliore per le prossime occasioni”.

Da ambienti delle tifoserie organizzate di entrambe le squadre è trapelato che in realtà la decisione di destinare la porzione est della gradinata ai tifosi partenopei era già nota dalla giornata di giovedì, in seguito alla riunione del GOS (Gruppo Operativo Sicurezza). Se questo fosse vero, il tempo per istruire correttamente il pubblico spallino ci sarebbe stato, pur con la prevendita ancora in corso. La circostanza però viene smentita fermamente ancora da Gazzoli: “Anche questo è falso, la decisione della questura è arrivata sabato e non capisco come si possa sostenere una cosa diversa. Tra l’altro la partita non è mai stata etichettata a rischio dalle autorità, visto che tra le tifoserie non ci sono problemi e anzi risultavano dei rapporti di sostanziale rispetto reciproco”.
Resta da capire come verrà gestita la situazione quando al Mazza arriverà il prossimo squadrone con migliaia di sostenitori al seguito: “Vedremo di tutelare i nostri tifosi, organizzandoci adeguatamente e trovando le soluzioni più opportune”.