Al termine di una partita entusiasmante e caratterizzata da un’intensità da categoria superiore, la Fortitudo Bologna è riuscita a sbancare in Palazzo dello Sport di Ferrara (83-89) e la Bondi ha così incassato la seconda sconfitta di fila, la prima davanti al proprio pubblico. Ma la prova dei ragazzi di Martelossi è stata a dir poco encomiabile, non hanno mai mollato, rimanendo in gara fino all’ultimo secondo. Decisiva la panchina lunga a disposizione di Boniciolli. Prestazione da applausi per Cortese e Rush, Hall bravo a non lasciarsi influenzare dalle cattive percentuali del primo tempo, nel secondo ha contribuito in maniera sostanziale al tentativo di rimonta di Ferrara.
Rush 7: Come contro Imola è il giocatore di Ferrara che esce meglio dai blocchi di partenza: mette a referto 6 punti, 3 rimbalzi, 3 assist e subisce due falli che permettono ai suoi di rimanere in scia alla Fortitudo nel primo parziale. Nel secondo gioca poco più di 4′ ma riesce ad incidere lo stesso: canestro in penetrazione che stoppa il tentativo di fuga ospite. Nella ripresa continua a gonfiare la retina dalla sua mattonella in post basso. Chiude sfiorando la doppia-doppia: 22 punti (8/10 da due, 1/4 da tre), 9 rimbalzi e 5 assist. Mai domo, è l’ultimo a mollare. Unica pecca: i tiri liberi (3/7).
Hall 6,5: Polveri bagnate per tutto il primo tempo (1/6 dal campo all’intervallo, 2/2 dalla lunetta) però è bravo a non demoralizzarsi e a non uscire dalla partita buttandosi nella mischia selvaggia della lotta a rimbalzo (4 dopo 20′, di cui 3 offensivi). Ma alla fine dei conti mette a referto 16 punti (4/8 da due, 1/4 da dietro l’arco dei 6,75), 9 rimbalzi e 5 assist, perché nel secondo periodo trova il modo di far pace con i ferri del Palazzo dello Sport di Ferrara, riuscendo a entrare in gara nel momento chiave: segna, strappa rimbalzi e smazza assist manco fosse una guardia. In difesa però fatica a marcare Mancinelli, in diverse situazione lo perde o si fa battere.
Fantoni 6: Rende dai 5 ai 10 centimetri a tutti i lunghi della Fortitudo ma nonostante ciò non sfigura mai: riesce a strappare rimbalzi sia in attacco che in difesa prendendo posizione di esperienza. Qualche lettura sbagliata in difesa, quando viene attratto fuori dal pitturato dall’avversario di turno. Ma mette fuori causa Pini facendogli spendere tre falli. Chiude il primo tempo con 5 punti e altrettanti rimbalzi. Dopo l’intervallo cala fisicamente e non riesce più a tenere il ritmo, scomparendo dai radar. Finisce anzi tempo la gara per falli.
Molinaro 5,5: Martelossi continua a farlo giocare da ala piccola e lui sembra trovarsi sempre più a suo agio in questa veste. E’ uno dei più positivi nel primo quarto dove segna 4 punti (una tripla e un libero). Poi scompare causa falli (3 all’intervallo). Nei secondi 20′ viene impiegato poco, neanche 10′ sul parquet alla sirena finale.
Cortese 7: Chi si attendeva una risposta dal capitano non poteva chiedere di meglio. L’ex Tezenis Verona gioca una gran partita: sin da subito spinge sull’acceleratore, quasi volesse scrollarsi di dosso le non entusiasmanti prestazioni dal punto realizzativo delle prime due uscite stagionali. Ma anche in difesa fa la voce grossa: tiene a bada Legion, e con la sua marcatura asfissiante contribuisce ad abbassare le percentuali al tiro della guardia USA. Finalmente compila un tabellino degno della sua caratura: chiude con 25 punti (9/12 da due e 1/10 da tre), 4 assist e 1 rimbalzo. Anima e cuore della squadra, trascina i suoi compagni prendendosi senza timore le responsabilità nel momento del bisogno. Le sue giocate sono da pelle d’oca, bravo.
Venuto 5,5: Davanti al proprio pubblico sembra giocare con meno paura, aiutato forse dal fatto che la Fortitudo non difende a tutto campo come Imola domenica scorsa. Manda a bersaglio due triple (7 punti al rientro negli spogliatoi) nel secondo quarto che sanciscono il primo sorpasso del Kleb nella gara (37-35 a 3’29” dall’intervallo di metà partita). Nella metà campo difensiva potrebbe fare meglio, ma gli esterni della Fortitudo (Fultz e MacCamey su tutti) sono clienti scomodi. Nei ultimi 20′ di gioco sbaglia tre conclusioni da dietro l’arco dei 6,75 piedi per terra.
Panni 5,5: Fa quello che può perché paga dazio fisicamente rispetto ai pari ruolo della Fortitudo, molto più grossi di lui. Non gioca tanto ma comunque segna 4 punti (1/1 da due e 2/2 dalla linea del tiro libero), 1 rimbalzo e 3 assist. In difesa è quasi inerme quando deve marcare le iniziative di avversari che fanno dello strapotere fisico la loro forza.
Moreno 5: E’ incredibilmente ordinato, interpretando il ruolo da play-maker nel maniera più scolastica possibile. Non commette errori da matita blu, salvo l’appoggio in solitaria in contropiede dopo aver strappato la palla dalle mani di Cinciarini nel terzo quarto: il canestro forse avrebbe spostato l’inerzia della gara verso la Bondi. Bene in difesa, encomiabile il tentativo di arginare Mancinelli sul finale di gara quando finisce su l’ala in post basso dopo un cambio difensivo. Ma in attacco non si accende mai e sparacchia da fuori (0/4, 0/5 complessivo) e chiude con una virgola, 1 assist e 2 rimbalzi.