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Quando si è reduci da un inizio di campionato da zero punti in cinque partite non è esattamente l’ideale trovarsi di fronte una delle corazzate del campionato, in questo caso l’Atalanta. Come da pronostico l’Under 17 della SPAL è caduta con un passivo ampio sotto i colpi dei nerazzurri, superiori sotto ogni punto di vista.

Per il difficile compito di arginare i quotati avversari, Perinelli conferma la difesa a quattro e, nonostante la severa sconfitta di una settimana fa a Roma, dà fiducia ai ragazzi che sono scesi in campo domenica scorsa, fatta eccezione per Biolcati che, colpito da acciacchi fisici in settimana, lascia la corsia di destra ad Alessio. Bosi, consapevole della superiorità della sua squadra, prova il 3-4-3, senza però fare turnover, ma semplicemente provando a disporre i titolari con un nuovo assetto tattico. Pronti via ed è subito gol. Sono 27 i secondi che bastano ai nerazzurri per recuperare il pallone dopo il calcio d’inizio battuto dai padroni di casa e portarsi in vantaggio. Due, invece, sono i secondi che bastano a Ghislandi per aggiustare un passaggio di Kichi e, dall’angolo sinistro dell’area, lasciar partire un morbido tiro a giro sul palo lontano che non lascia scampo a Campi.  I primi quindici minuti della partita vanno via seguendo lo stesso copione. L’Atalanta tiene il campo con netta superiorità grazie a giocatori che corrono tanto, vanno in profondità e non buttano mai via la palla, non concedendo nulla a una SPAL quasi inerme. Al sesto minuto ecco che dalla sinistra Kichi prova un passaggio filtrante rasoterra verso l’area. La traiettoria è sporcata dalla selva di gambe, ma raggiunge comunque Bertini che, a tu per tu con Campi, lo batte per il raddoppio bergamasco. Il tris potrebbe arrivare due minuti dopo quando ancora uno scatenato Kichi salta Marzocchi e mette in area un gran cross che Traore non è in grado di trasformare in rete, calciando il pallone alle stelle. La SPAL reagisce al quarto d’ora con Cuellar che prova un azione personale, dribblando dentro l’area prima Brogni e poi Okoli, per far quindi partire un tiro che sfiora l’incrocio dei pali. Forse è il segnale che dà la sveglia ai ferraresi che, da questo momento, nonostante l’handicap dello svantaggio, iniziano a interpretare la gara con più personalità. Ma le trame che gli ospiti costruiscono in attacco sono straordinariamente efficaci e finiscono sempre con lo smarcare un giocatore in una zona pericolosa del campo. E quello che succede al 18’ quando Cortinovis (che lunedì partirà con la nazionale di categoria), entra in area e viene abbattuto da Coulange. Con personalità lo stesso capitano si incarica della battuta del rigore. La palla colpisce il palo destro e schizza in rete per il 3-0 degli ospiti. Al 21’ tocca a Ghislandi provare a pungere la SPAL: l’esterno sinistro pesca con un cross all’altezza del secondo palo Kichi che, arrivando da centrocampo come un treno, supera la retroguardia spallina ma di piatto colpisce il legno. Dieci minuti dopo il lampo arriva da Traore. L’ivoriano classe 2002 scatta sulla linea del fuorigioco e di prima calcia verso Campi che compie un grande salvataggio. Neanche il tempo di rialzarsi per il portiere che sulla respinta arriva l’onnipresente Cortinovis che colpisce il secondo legno della giornata, rimandando un’altra volta il poker dei lombardi. Negli ultimi dieci minuti l’Atalanta allenta un po’ ritmo, altissimo nella prima mezz’ora. La SPAL ne approfitta e riesce a rendersi pericolosa. Al 32’ Alessio e Minaj dialogano bene in area e concludono il fraseggio servendo Cuellar che colpisce il pallone con grande forza, non riuscendo però ad angolare il tiro. Passano pochi minuti ed è Alessio a scaldare i guanti di Gelmi, dopo che Campi si era superato su Cortinovis nell’area opposta trenta secondi prima. Nel finale arriva il gol che porta il risultato sull’1-3. Cuellar si ritrova con un pallone strappato da Minaj ai danni di un disattento Okoli in fase di ripartenza. L’ex Barcellona però è imbottigliato nel traffico. Costretto a saltare il portiere, conclude l’azione depositando il pallone nell’angolino basso, rendendo vano il tentativo di salvataggio dei due difensori nerazzurri che si erano posizionati sulla linea di porta. Due minuti dopo la SPAL ha l’occasione per portarsi addirittura a un gol di distanza. Su una punizione da venti metri Edoardo Mazzoni fa la barba al palo, sancendo così la fine del primo tempo.

Il secondo tempo inizia con lo stesso copione del primo. Bastano cinque minuti infatti all’Atalanta per trovare il quarto gol. Traore dal limite dell’area fa partire un tiro a giro che colpisce una schiena biancazzurra beffando Campi. La SPAL prova comunque a reagire, rendendosi pericolosa con Marzocchi e Biolcati. Al quarto d’ora Cuellar illude di nuovo i tifosi spallini con un gol da cineteca. Ardelean lo serve in profondità e il numero nove scavalca il portiere con un delizioso pallonetto che strappa diversi applausi. Mister Bosi a questo punto decide di coprirsi, tornando a difendere a quattro e inserendo Raccagni al centro della difesa al posto del fantasista Cortinovis. Esito della mossa è una disposizione in campo più familiare ai giocatori dell’Atalanta, che permette loro di gestire la partita fino alla fine, con la SPAL che non riesce più a rendersi pericolosa in nessun modo. Anzi, i ferraresi subiscono il quinto e il sesto gol nel giro di cinque minuti. Al 24’ è Kichi a togliersi la soddisfazione dopo un’ottima partita, sorprendendo Campi sul primo palo con un tiro rasoterra dal limite dell’area. La stessa soddisfazione personale se la prende anche Gybuaa che, sette minuti dopo, sempre dai sedici metri, buca Pavanello, all’esordio in campionato. Portiere che si riscatta nel finale con una bella parata sul tiro di Signori, che di fatto a nulla serve se non allo spettacolo.

A fine partita mister Perinelli commenta così: “Oggi la differenza è stata notevole, quindi diventa difficile anche fare un paragone o dare un giudizio. L’Atalanta è una squadra veramente forte. Sotto l’aspetto del gioco e della gamba sono più forti anche del Milan. Poi la gara è stata in salita da subito e questo non ci ha permesso di fare la partita come l’avevamo preparata. Dopo sei minuti eravamo 2-0 e, considerando il brutto periodo che stiamo attraversando, la partita era già compromessa. Il primo gol glielo abbiamo regalato noi, considerando che la palla era nostra. Anche sul secondo gol potevamo sicuramente fare meglio e poi l’ennesimo rigore ci ha tagliato le gambe. Il problema è che dietro concediamo troppo. Mi sembra assurdo prendere dei gol così. In più non abbiamo la fame giusta, ma oggi a livello mentale era dura. Loro sono di un altro pianeta. Commentare questo 6-2 non è facile”. Per quanto riguarda la scelta dei giocatori: “Ritenevo importante dare fiducia a chi ha giocato domenica, perché non dobbiamo dimenticarci che lo scopo del settore giovanile è comunque quello di far crescere i ragazzi”.

LINK: I risultati della 6^ giornata nel girone B e la classifica.

SPAL-Atalanta 2-6 (p.t. 1-3)

SPAL (4-3-3): Campi (dal 24’ s.t. Pavanello); Marzio, Valesani, Coulange, Marzocchi; Mazzoni E. (dal 1’ s.t Biolcati), Sare (dal 5’ s.t Ardelean), Beu (dal 15’ s.t. Mazzoni M.); Alessio (dal 24’ Rizza), Minaj, Cuellar. A disp: Allegretto, Tagliaferri, Merighi, Artioli. All. Perinelli.

Atalanta (3-4-3): Gelmi; Bergonzi, Okoli, Brogni; Ghislandi (dal 28’ s.t. Albani), Moukam (dal 33’ s.t Signori), Gybuaa (dal 33’ s.t. Campello), Kichi; Cortinovis (dal 19’ s.t. Raccagni), Bertini (dal 19’ s.t. Boafo), Traore (dal 28’ s.t. Ghisleni). A disp: Avogadri, Milani, Solcia. All. Bosi.

Arbitro: Sig. Lovison di Padova (ass.ti Fantinati e Conti).
RETI: 1’ p.t. Ghislandi (A), 6’ p.t. Bertini (A), 19’ p.t. rig. Cortinovis (A), 37’ p.t. Cuellar (S); 4’ s.t. Traore (A), 16’ s.t. Cuellar (S), 24’ s.t. Kichi (A), 31’ s.t Gyabuaa (A).
Ammoniti: nessuno.
Note: giornata soleggiata, campo sintetico. Angoli 4-6. Recuperi 0’ p.t., 0’ s.t.