Serviva un gol liberatorio, da tre punti, magari sotto la Ovest. Lo ha realizzato chi lo meritava di più in questo inizio di campionato: Mirco Antenucci. Con un fendente da venti metri il numero sette della SPAL ha deciso il match col Genoa, riportando la squadra alla vittoria dopo due mesi di attesa. Per di più in uno scontro-salvezza in piena regola contro un avversario comunque dotato di invidualità temibili. Sono stati tre punti voluti e sofferti e per questo ancora più belli.
I punti in palio sono pesanti e lo si capisce subito dalle prime battute della gara: Antenucci al primo pallone toccato impegna Perin con un sinistro a giro neutralizzato dall’estremo difensore ospite che si salva alzando sopra la traversa. Il Genoa risponde per le rime andando vicinissimo al vantaggio tre minuti più tardi con un doppio tentativo di Lapadula (di testa) e Rigoni (di piede). Nell’occasione ottimo il cross di Laxalt che sfugge a Lazzari. Gomis salva capra e cavoli mantenendo il punteggio invariato. L’episodio che farà più discutere del primo tempo arriva al 16’ con Paloschi che scattando sul filo del fuorigioco devia pericolosamente, Perin ribatte corto e allora ecco il ritorno dell’attaccante spallino che poco prima di arrivare sulla sfera cade in area lamentando un tocco proprio dello stesso portiere ospite. L’arbitro annulla tutto per fuorigioco sulla prima deviazione di Paloschi, ma le immagini oltre a evidenziare la posizione regolare del giocatore lasciano anche qualche dubbio sul contatto in area. Al netto di qualche sbandata difensiva biancazzurra (maggior possesso palla del Genoa) succede davvero poco altro fino al doppio fischio dell’arbitro che manda momentaneamente tutti negli spogliatoi.
La ripresa vede la SPAL attaccare sotto la Curva Ovest, protagonista quest’ultima di una bellissima coreografia ad inizio partita con un copri-curva raffigurante i simboli della città estense, ma i biancazzurri continuano a faticare a rendersi pericolosi in area avversaria. Semplici decide così di togliere l’ammonito Schiattarella per Mora per provare a mettere forze fresche a metà campo e al 56’ arriva il vantaggio spallino: Paloschi controlla in area un pallone difficile e di prima appoggia per Antenucci che fredda Perin con una rasoiata che fa esplodere il Mazza dalla gioia. Non c’è neanche tempo di abbozzare un sorriso che neanche due minuti più tardi Taarabt segna la rete del possibile pareggio servito da Lapadula, ma Orsato con l’ausilio dell’assistente (e conferma del VAR) annulla per posizione irregolare. Al 66’ ancora occasione per i padroni di casa con Viviani che su punizione dal limite: Perin si distende sulla sua sinistra e salva i suoi. Con il passare dei minuti gli ospiti provano ad alzare il ritmo cercando in tutti modi il gol del pareggio ma i biancazzurri si chiudono in difesa nel migliore dei modi neutralizzando di fatto i rossoblu fino al triplice fischio finale che consegna alla SPAL tre punti tanto meritati quanto fondamentali.
SPAL-GENOA 1-0 (0-0)
SPAL (3-5-2): Gomis; Salamon, Vicari, Felipe; Lazzari, Schiattarella, Viviani, Schiattarella (dal 54’ Mora), Mattiello; Paloschi (dal 78’ Costa), Antenucci (dal 84’ Borriello). A disp.: Marchegiani, Seri, Oikonomou, Cremonesi, Bellemo, Bonazzoli, Rizzo, Konate, Vitale, Costa. All.: Semplici.
GENOA (3-4-2-1): Perin; Izzo, Rossettini, Zukanovic; Rosi (dal 74’ Galabinov), Omeonga, Berolacci, Laxalt; Rigoni (dal 62’ Pandev), Taarabt; Lapadula (dal 81’ Pellegri). A disp.: Lamanna, Gentiletti, Biraschi, Palladino, Migliore, Brlek, Lazovic, Ricci, Veloso. All.: Juric.
ARBITRO: Orsato di Schio. (Assisistenti: De Meo e Alassio. IV: Pasqua. VAR: Mariani e Paganessi).
MARCATORI: 56’ Antenucci.
AMMONITI: Schiattarella (S), Felipe (S), Pandev (G), Izzo (G), Borriello (S), Schiavon (S).
NOTE: terreno in buone condizioni. Calci d’angolo 6-4 per la SPAL. Recupero 1’ pt, 4’ st.