Fila via liscia come l’olio l’ultima seduta di allenamento a porte aperte della settimana per la SPAL. La strada che porta a Bergamo per affrontare l’Atalanta è già tracciata, ma mister Semplici non ha ancora fatto le sue scelte definitive per quanto riguarda l’undici titolare. Sicuramente non saranno della partita Schiattarella (squalificato, per lui seduta a parte), Vaisanen e Floccari (in recupero dall’infortunio, dovrebbero tornare a disposizione dopo la sosta), oltre ai lungodegenti Meret e Della Giovanna, con quest’ultimo che ha svolto un lavoro aerobico mentre il gruppo era impegnato sul campo.
Dopo un riscaldamento con la palla volto prevalentemente a velocizzare l’azione e le scelte (due squadre, gara a cinquanta passaggi), Semplici ha diviso il gruppo in due ipotetiche formazioni anti-Atalanta schierandole in un campo ristretto, prima alla ricerca degli automatismi, e solo in seguito aggiungendo Gomis e Marchegiani a difesa delle porte mobili del centro Gibì Fabbri. Ma a catturare l’attenzione dei tanti curiosi presenti dietro la recinzione sono state le raccomandazioni che il tecnico ha riservato specialmente alle sue punte. Queste le istruzioni: giocare sul filo del fuorigioco e parlarsi, parlarsi tanto, e soprattutto aiutarsi.
Da una parte Gomis, Salamon, Vicari, Cremonesi, Mattiello, Grassi, Vitale, Mora, Costa, Antenucci e Borriello, dall’altra Marchegiani, Oikonomou, Bellemo, Felipe, Lazzari, Schiavon, Viviani, Rizzo, Konate, Bonazzoli, Paloschi. Tra cambi e scambi, l’amichevole in famiglia si è risolta con una rete di Paloschi (preciso anche nella serie di tiri finali), passata sotto silenzio, segno che l’intento era più continuare a creare spirito di gruppo che altro.