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Finisce 1-1 tra Atalanta e SPAL sotto una pioggia incessante che comunque non ha condizionato l’andamento della gara. I biancazzurri tornano da Bergamo con un importante punto in tasca, ma soprattutto una prestazione solida e incoraggiante, come dimostrano i voti in pagella dei quattordici giocatori scesi in campo.

GOMIS 6 – Preso in controtempo sul gol, ma non avrebbe potuto fare molto di più. Stranamente sbaglia un’uscita in combinata con Felipe che solo per un fuorigioco non costa cara alla SPAL. Per il resto normale amministrazione e con la palla viscida come una saponetta pensa più al sodo che allo stile.

SALAMON 6,5 – Il migliore della difesa per concretezza e iniziative. Capita anche di vederlo sfrecciare sulla fascia e dà un buon supporto a Lazzari, specialmente in fase difensiva, con Gomez imbrigliato e costretto ad andare altrove a cercare spazi interessanti. Unica sbavatura evidente un disimpegno nella ripresa, ma da totem centrale con Felipe fa una discreta figura.

VICARI 6 – Entra casualmente nell’azione del gol atalantino, ma senza colpa alcuna. Chiude la sua partita poco prima della fine del primo tempo per infortunio, ma fino a quel momento non aveva demeritato, trovando anche qualche finezza in uscita palla al piede (40′ pt COSTA 6 – Entra per fare il terzino sinistro e non si destreggia poi così male, anche se quando viene puntato va un po’ in apprensione. Se vede lo spazio davanti a sé si butta a testa bassa, ma è più bloccato del solito).

FELIPE 6 – Un po’ leggerino nel 3-5-2 iniziale. Si fa scappare Cristante in più di un’occasione e in apertura a momenti la combina grossa in coppiata con Gomis, trasformando un disimpegno difensivo in uno strafalcione da ‘Mai dire Gol’ che porta alla rete, poi annullata, di Petagna. Meglio nel 4-4-2 da centrale, quando la SPAL alza il baricentro e costringe Petagna a giocare lontano dalla porta.

LAZZARI 6 – Sulla corsia di destra servirebbero più due sci d’acqua che le scarpe da calcio, ma l’esterno spallino fa di necessità virtù e ci prova con coraggio, approfittando della leggerezza di Gomez in fase di copertura. Quando c’è da difendere sull’argentino però è dura, ma regge l’urto senza particolari scossoni. Corre avanti e indietro senza sosta, confermando anche progressi in difesa.

GRASSI 5,5 – Parte carico come una molla, contro la squadra che lo ha lanciato sembra voler spaccare il mondo, ma coi minuti si perde totalmente nella dura lotta a centrocampo, facendosi notare solo per un paio di furbate. Male l’intesa con Lazzari, abituato a ben altro con Schiattarella al suo fianco. (31′ st SCHIAVON 6 – Mette tutto quello che ha nel quarto d’ora concessogli da Semplici e indovina un paio di giocate che avrebbero meritato di essere sfruttate diversamente).

VIVIANI 7 – Buone geometrie e soprattutto sembra essere sempre in controllo della situazione. Con la palla tra i piedi cerca di non sprecare mai e trova anche qualche verticalizzazione golosa, soprattutto all’indirizzo di Paloschi. Segna un eurogol su punizione, ma a gioco fermo, e ne sfiora  altri due nella ripresa, uno dei praticamente allo scadere neutralizzato da un vero e proprio miracolo di Berisha. Altro ‘più’ sul registro: è lui a propiziare l’espulsione di Freuler, decisa tramite l’ausilio del VAR.

MORA 6 – Cambia due ruoli come altri dei suoi compagni, ma non perde mai la grinta che lo contraddistingue. Lotta su ogni pallone, la pioggia battente lo esalta e nella mischia si trova perfettamente a suo agio. Peccato la lieve disattenzione sul gol di Cristante, che gli sbuca alle spalle senza che il capitano spallino possa fare nulla. (16′ st RIZZO 7 – Difficile immaginare un ingresso in campo migliore di questo. Al primo pallone toccato si inventa un destro a giro imparabile, proprio come quello contro l’Udinese. E’ la sua mattonella, c’è poco da fare).

MATTIELLO 5,5 – Solca entrambe le fasce, prima quella mancina con risultati più che onesti, poi la destra, ma in tandem con Lazzari nel 4-4-2 disegnato da Semplici non c’è grande complicità. Si stacca in ritardo dal palo e proprio per questo motivo non riesce ad intervenire su Cristante, che lo brucia e insacca senza problemi a pochi passi da Gomis. Ha sul groppone anche un clamoroso rigore in movimento calciato in bocca a Berisha.

ANTENUCCI 7 – La voglia non gli manca di certo, ma contro tre energumeni come Toloi, Palomino e Caldara è difficile avere la meglio sul piano fisico. Nessun problema, ci pensa la tecnica a dargli manforte nella battaglia, e con un passaggio da capogiro libera Rizzo per l’1-1. In più tanto, tantissimo movimento, spesso e volentieri per suggerire la giocata ai compagni. Nel finale disegna un’arcobaleno che fa urlare all’impresa. Il palo caccia indietro l’urlo di gioia.

PALOSCHI 6,5 – Poco ci manca che indovini il gol in apertura, ma la sua deviazione sul lancio millimetrico di Viviani non impensierisce Berisha. Generoso e sempre più al centro della manovra, si sacrifica spesso per far salire i compagni, ma è lui a dare troppo spazio a Toloi nell’episodio del gol di Cristate. In attacco gli manca il guizzo decisivo che gli avrebbe permesso di prendersi una bella rivincita personale, però l’assist al bacio per Mattiello l’aveva trovato.

SEMPLICI 6,5 – Non rinuncia al 3-5-2, specialità della casa, ma appena vede che la squadra fa fatica a coprire al meglio gli spazi allarga lo schieramento e opta per l’ormai collaudato 4-4-2 già sdoganato nelle ultime uscite. Prepara bene la partita e dà una grossa chance – anche giustamente – a Grassi, che però non ripaga totalmente la sua fiducia. I più critici potrebbero rimproveragli di essere stato troppo prudente dopo l’espulsione di Freuler, ma un pareggio a Bergamo di questi tempi è comunque grasso che cola per una squadra che deve salvarsi.

 

foto di Paolo Magni, fotoagenzia AFB