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Si chiedeva continuità alla SPAL e la continuità si è vista: sul campo dell’Atalanta, dopo una prima mezz’ora di difficoltà culminata col vantaggio nerazzurro, la squadra di Semplici ha sfoderato carattere e capacità di adattamento, impattando nel secondo tempo con Rizzo e andando vicinissima alla conquista dei tre punti in più occasioni. Semplici e i suoi ragazzi rientrano quindi da Bergamo con buone sensazioni e la consapevolezza che il 442 può pagare dei dividendi niente male.

Pur giocando la settima partita nello spazio di ventidue giorni l’Atalanta rimane rapida, tonica e temibile. La palla tra i piedi dei nerazzurri viaggia veloce e non è merito esclusivo del campo lubrificato per bene dalla copiosa pioggia caduta sull’Atleti Azzurri d’Italia. Il primo sussulto però lo riserva un ex bergamasco, Paloschi, che allunga il collo il più possibile su un’imbucata aerea di Viviani: palla fuori di poco. La SPAL ovviamente aspetta, compatta, per provare a bucare l’Atalanta con il contropiede, ma la squadra di Gasperini palleggia con grande disinvoltura e spesso fa saltare la doppia linea di difesa con scambi di prima e sortite sulle corsie laterali. Con Gomez guardato a vista, ci pensa Hateboer dall’altra parte a martellare la fascia destra e creare problemi. Una delle sue discese porta al tiro proprio Gomez, conclusione alta. Poco dopo un’imbucata centrale soprende la difesa spallina e costringe Gomis ad un intervento da libero poco fuori dall’area: sugli sviluppi – con la SPAL disorganizzata – Petagna segna di testa su traversone di Gomez. L’esultanza però dura poco perché il guardalinee alza la bandierina per segnare il fuorigioco del nipote d’arte. Sul fronte opposto Berisha prende la pioggia senza doversi preoccupare troppo, anche se al 16′ Lazzari prova a colpire in corsa dalla distanza, senza successo. Gomis invece è costretto a capitolare al 23′, quando Cristante lo infila di destro dall’interno dell’area sugli sviluppi di un corner. Rivedibile la difesa biancazzurra nell’occasione, con Vicari che svirgola il rinvio, Paloschi che gira le spalle a Toloi e Mattiello che arriva tardi a chiudere sull’autore del gol. L’Atalanta prova a sfruttare il momento positivo e si mantiene in costante presidio sulla trequarti, portando De Roon a concludere dal limite al 29′, Gomis blocca. Semplici vede i suoi uomini in difficoltà e vara il passaggio al 442 per tentare di arginare con più efficacia le avanzate degli avversari. Poi c’è da dire che la dea bendata non lo aiuta. Se ne ha esempio lampante al 42′: Grassi guadagna punizione dai ventidue metri, in posizione centrale, e automaticamente si apre una possibilità per Viviani. Il numero 77 si posiziona, aspetta il fischio e poi piazza una traiettoria imprendibile per qualunque portiere sul pianeta. Sarebbe un gol stellare, ma durante la rincorsa è arrivato il fischio di Chiffi a causa di scaramucce in barriera. Ovviamente la ripetizione non riserva lo stesso arcobaleno e il destro di Viviani si spegne poco sopra la traversa.

L’inizio di ripresa è se non altro incoraggiante, con Antenucci che cerca Paloschi in area e per poco non lo trova. Gomez invece trova eccome Petagna con un’invenzione delle sue, ma l’impatto di testa del 29 è difettoso e la SPAL tira un sospiro di sollievo. La SPAL si fa più intraprendente per tentare di rimettere in discussione il punteggio e fa vedere qualche giocata incoraggiante. Come un tiro di Paloschi deviato sul fondo da Palomino. L’Atalanta accetta di concedere metri ai biancazzurri, consapevole di poter verticalizzare ai cento all’ora a ogni recupero di pallone. La tattica di Gomez e compagni non paga del tutto, perché Mattiello al 14′ impegna seriamente Berisha con un sinistro dai dodici metri su assist di un generoso Paloschi. Sul ribaltamento di fronte il numero dieci atalantino fallisce il proverbiale rigore in movimento, mettendo fuori su un cross di Hateboer lisciato almeno da tre giocatori nel cuore dell’area. Tanto basta perché il dio del calcio decida di punire l’Atalanta. Al 19′ Antenucci protegge il pallone, lo offre a Rizzo – entrato un paio di minuti prima – che omaggia i tifosi del settore ospiti con un destro a giro non dissimile da quello che aveva deciso SPAL-Udinese. Palla nel sacco e parità ristabilita, meritatamente. Qui inizia un’altra partita, anche perché l’Atalanta rimane in dieci uomini per un’entrataccia di Freuler ai danni Viviani. Serve però il VAR per decretare il cartellino rosso allo svizzero, inizialmente ammonito. Chiffi va a vedere il monitor e indica gli spogliatoi per il centrocampista atalantino. I padroni di casa impiegano un po’ a riorganizzarsi e la confusione si vede anche nel retropassaggio suicida di Caldara a Berisha, intercettato per un momento da Antenucci a porta spalancata. L’intensità cala inevitabilmente nei dieci minuti finali, ma la tensione agonistica rimane intatta: al 35′ Viviani lascia partire un sinistro potente, palla fuori di poco alla destra di Berisha. Il portiere albanese di produce in un intervento da fuoriclasse al 44′ sul destro a colpo sicuro di Viviani, nato da un pallone recuperato a centrocampo dal neo entrato Schiavon. Ma non finisce qui: dove non arriva Berisha ci pensa il palo, perché un minuto dopo Antenucci centra il legno con un sinistro a giro perfettamente indirizzato. Piove acqua e con lei le madonne del popolo spallino per un vantaggio che a questo punto sarebbe stato più meritato. Ma l’Atalanta si salva, resiste e mette un cassaforte un punto sudatissimo. La SPAL, pur con dei rimpianti, va alla seconda sosta stagionale a +3 sulla zona calda.

ATALANTA-SPAL 1-1 (pt 1-0)

ATALANTA (343): Berisha; Toloi, Caldara, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Spinazzola (dal 30′ s.t. Gosens); Cristante (dal 17′ s..t Kurtic), Gomez, Petagna (dal 30′ s.t. Haas). A disp.: Gollini, Rossi, Masiello, Orsolini, Cornelius, Vido, Castagne, Mancini. All.: Gasperini.

SPAL (352): Gomis; Salamon, Vicari (dal 40′ p.t. Costa), Felipe; Lazzari, Grassi (dal 30′ s.t. Schiavon), Viviani, Mora (dal 15′ s.t. Rizzo), Mattiello; Antenucci, Paloschi. A disp.: Marchegiani, Seri, Oikonomou, Cremonesi, Bellemo, Bonazzoli, Konate, Borriello, Vitale. All.: Semplici.

Arbitro: Sig. Chiffi di Padova (ass.ti: Vuoto e Bottegoni; IV uomo: Gavillucci; VAR: Valeri e Giallatini).
RETI: 23′ p.t. Cristante (A), 19′ s.t. Rizzo (S).
Ammoniti: Felipe (S), Mattiello (S).
Espulsi: Freuler al 24′ s.t. per gioco violento.
Note: pomeriggio piovoso, campo pesante ma in buone condizioni. Angoli: 4-2. Recuperi: 2′ p.t., 5′ s.t..

foto di Paolo Magni, fotoagenzia AFB