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La SPAL Under 15 incassa una cinquina amarissima sul campo del Cesena, confermando le difficoltà lontane da Ferrara: i biancazzurri hanno vinto a Verona col Chievo, per poi mettere in fila tre sconfitte consecutive. Non cerca alibi mister Matteo Barella: “L’approccio è stato completamente sbagliato, abbiamo dormito su almeno tre gol e con questo atteggiamento non si va da nessuna parte, bisogna abbandonare la superficialità e la superbia. Meglio aver preso cinque gol tutti in una volta e far tesoro di questo schiaffone per ripartire immediatamente”.

La rabbia quindi, come dimostrano le parole del tecnico, è più per il comportamento della squadra che per il risultato pesante, maturato ampiamente già nel primo tempo. Nella ripresa, nonostante i numerosi cambi, la SPAL non è riuscita a risalire la corrente. Ciò che sorprende è l’inversione di tendenza rispetto alle ultime sfide giocate, nelle quali i biancazzurri avevano dimostrato una grandissima tenuta di nervi e di concentrazione, in particolare al cospetto delle big. Contro un Cesena temibile (terza posizione in classifica dietro solo a Inter e Atalanta) i ferraresi hanno scoperto forse per la prima volta in stagione le reali difficoltà di un campionato nazionale, sia a livello mentale sia a livello di gioco. Onore ovviamente va dato anche ai romagnoli, autori di una partita ordinata, e scaltri nell’approfittare delle disattenzioni concesse dagli avversari.

La gara si indirizza subito in favore dei bianconeri dopo cinque minuti, quando la prima distrazione della linea difensiva costa cara alla SPAL: gli attaccanti del Cesena dialogano dal vertice destro dell’area di rigore, l’uno-due mette davanti alla porta l’attaccante Selleri che non viene chiuso dal ritorno del centrale spallino e mette dentro. Doccia gelata per gli ospiti, i quali dopo neanche quattro minuti dimostrano di non far tesoro dei propri sbagli lasciando segnare sempre Selleri, in un gol fotocopia di quello iniziale: cambia solo la fascia dalla quale parte la manovra (questa volta sinistra), ma lo scambio dei bianconeri coglie addormentata la retroguardia estense che concede il raddoppio al numero nove, bravo a non emozionarsi davanti a Mingozzi. La SPAL non c’è, il Cesena riesce a vincere tutti i contrasti e la tensione prende il sopravvento su ogni giocata dei biancazzurri, dove risalta in negativo l’impalpabilità del reparto offensivo. Sul finire del primo tempo ecco arrivare l’implacabile 0-3 che suggella la tripletta di Selleri, indubbiamente il migliore dei suoi, e la giornata no della retroguardia biancazzurra, che non intuisce il passaggio per vie centrali diretto all’attaccante e lo lascia libero di freddare ancora l’incolpevole Mingozzi.

La ripresa porta in dote subito cambiamenti nell’undici estense, Barella passa al 3-5-2 per chiudere meglio gli spazi e frenare le ripartenze, ma quando è la testa a non funzionare c’è poco da fare. Al minuto dieci il Cesena cala infatti il poker grazie all’esterno Carlini, furbo nel lanciarsi oltre la difesa sfruttando la regola che non ammette il fuorigioco sulle rimesse laterali con le mani. A tu per tu col portiere è facile depositare in rete la palla che chiude definitivamente la sfida. A dirla tutta la SPAL aveva anche abbozzato una timida reazione appena tornata in campo, ma prima Zannoni aveva sbagliato a tu per tu col portiere, poi una palla inattiva non si era concretizzata per un niente. Azioni estemporanee comunque, inserite in un secondo tempo dove gli estensi, seppur con più organizzazione e cattiveria, hanno pesantemente faticato ad imporre il loro gioco. Sul finire c’è spazio anche per un generoso calcio di rigore concesso per fallo di Borgiani, nel tentativo di fermare l’avanzata dell’attaccante bianconero. Dal dischetto Casadei non sbaglia e sentenzia forse un punteggio troppo severo, che sottintende però una sconfitta meritata.

Per la SPAL è una scoppola che fa male nell’immediato, ma potrà servire positivamente per il futuro, ricompattando le certezze e la grinta sbiadita nelle ultime sfide. Sempre nel post-partita mister Barella conclude così il suo pensiero: “Alcuni giocavano con presunzione, mentre altri con grande superficialità, questo mix si è scontrato con la perfetta organizzazione del Cesena e ci ha puniti in ogni errore che abbiamo fatto. Forse qualcuno ha pagato l’emozione di giocare contro la propria ex squadra (Diagne, Faggi, Roda, Rimondi), ma anche questo fa parte dell’essere calciatore. Forse in settimana non ho colto qualche segnale che denotava questa apprensione per la gara di oggi, migliorerò anche io nella valutazione emotiva di questi ragazzi. Passo indietro dal punto di vista del gioco? Il gioco risulta secondario quando perdi i contrasti,  quando ti fermi e non rincorri il pallone. Quella che è mancata oggi è stata la testa, cerchiamo di recuperarla già dal primo allenamento della prossima settimana”.

CESENA-SPAL 5-0 (pt 3-0)

CESENA: Magnani,Turicchia, Obaretin ( dal 25’ s.t. Crispino), Zaghini, Casadei, Ferretti, Angelini ( dal 15’ s.t. Migani), Pietrelli R. ( dal 25’ s.t. Guidi), Selleri( dal 25’ s.t. Pietrelli A.) Carlini ( dal 15’ s.t. Fiori), Biondelli. All.Cantignotti. A disp. Falsettini, Mari, Giordano, Prati.

SPAL: Mingozzi, Rimondi, Cavallari ( dal 1’ s.t. Forapani), Pederzani, Faggi, Stefano ( dal 18’ s.t. Maneo), Basile ( dal 33’ s.t. Marzio), Roda ( dal 18’ s.t. Borgiani), Diagne ( dal 1’ s.t. Zannoni), Salvemini ( dal 33’ s.t. Castelli), Pilotto( dal 33’ s.t. Veronesi). All. Barella. A disp. Pezzolato, Vespa.

ARBITRO:  Sig. Caminati. Ass.ti: Gentili-Milandri
MARCATORI: Selleri (C) al 6’, al 9’ e al 30’ p.t., Carlini (C) al 10’ s.t. Casadei (C) al 23’ s.t.
AMMONITI: Angelini (C).