Ottobre non è stato un mese facile per l’Under-17. Domenica dopo domenica i ragazzi di Perinelli hanno dovuto misurarsi con corazzate come Milan, Lazio e Atalanta. E, se non ci fosse stato un rinvio, a completare il quartetto ci sarebbe stata l’Inter. Ma se l’impressione che avevano dato i ferraresi contro l’altra compagine di Milano era stata, nonostante la sconfitta, positiva sia sotto l’aspetto del gioco che sotto quello mentale, i dieci gol incassati contro laziali e bergamaschi (di cui sette nei primi tempi) non sono stati sicuramente d’aiuto per rafforzare il morale. E i venti giorni di pausa potrebbero aver generato più danni che benefici, impedendo ai giovani spallini di reagire immediatamente alle sconfitte.
Oggi il calendario metteva i biancazzurri di fronte al Brescia, compagine più abbordabile, ma assolutamente da non sottovalutare. Ne è uscito un pareggio, il primo stagionale dopo un cammino fatto solo di sconfitte, e come spesso accade può essere interpretato in modi diversi.
Il primo tempo è a senso unico, con la SPAL che non scalda mai i guanti di Luna. Discorso diverso per Pavanello, alla prima da titolare per sostituire Campi che, in un paio di occasioni è bravo ad evitare di mandare negli spogliatoi la sua squadra con uno svantaggio più pesante. I biancazzurri mostrano nuovamente le proprie lacune sui calci piazzati. Al 6’ minuto infatti il Brescia si porta in vantaggio proprio dalla bandierina con Doumbouya che, indisturbato, incorna un pallone crossato da Mattiacci al centro dell’area di rigore. Dopo il vantaggio il Brescia continua ad avere il controllo del gioco, senza però mai essere pericoloso, mentre appare evidente la botta psicologica subita dai ragazzi di Perinelli, che probabilmente speravano in un avvio di gara diverso. Al 14’ è bravo Pavanello a metter in calcio d’angolo una punizione insidiosa di Ghezzi, calciata rasoterra a fil di palo. Due minuti dopo però nulla può sul raddoppio degli ospiti, col secondo tiro in porta della gara. Lussignoli, sfruttando un errore della difesa piazzata male, si avventa su un pallone in area di rigore proveniente da un cambio di gioco e calcia forte sul secondo palo, non lasciando scampo al portiere ferrarese. Da qui il Brescia inizia ad attaccare con più convinzione, forte dei due gol di vantaggio. Al 22’ Capoferri, dopo aver saltato Valesani, crossa dalla sinistra e la palla, forse deviata dal vento, va minacciosa in porta, costringendo Pavanello ad alzarla sopra la traversa. Al 30’ la palla per il tris è ancora sulla testa di Doumbouya che, ancora una volta da un corner dalla destra, anticipa tutti smarcandosi sul primo palo e costringendo Pavanello ad un’altra parata. La SPAL inizia a giocare solo negli ultimi dieci minuti, con Mazzoni che scivola sul terreno bagnato non riuscendo ad agganciare un passaggio di Cuellar al limite dell’area, aggancio che lo avrebbe messo in uno contro uno col portiere e, pochi secondi dopo, con Minaj che mette un tiro-cross dalla destra ma nessuno segue l’azione e la palla rotola sul fondo.
Nel secondo tempo la pioggia continua a cadere incessante, ma la gara segue un copione completamente diverso. Stavolta sono i ragazzi di Perinelli a fare la parte dei leoni, ribaltando completamente il verdetto visto nel primo tempo. I primi venti minuti si giocano interamente nella metà campo del Brescia, con la SPAL che prova a rimontare in tutti i modi esprimendo quello che è stato il miglior calcio di questa stagione visto dall’Under-17, considerando anche il doppio handicap di partenza. Al 6’ minuto Mazzoni tira, Amoo tocca di mano apparentemente dentro l’area ma per l’arbitro si tratta di punizione dal limite. Cuellar si incarica della battuta e non riesce a sfruttare l’ottima posizione, calciando sulla barriera. La SPAL non si scoraggia e continua ad attaccare a pieno organico, sfruttando bene le fasce. Al 13’ un’incomprensione tra Amoo e Magri regala il pallone a Cuellar al limite dell’area: l’attaccante di scuola Barcellona, tutt’altro che egoisticamente, serve Minaj che, a tu per tu col portiere, segna il gol del meritato 1-2. Per l’attaccante si tratta del secondo gol, dopo quello messo a segno contro il Milan. Al 18’ a provare a suonare la sveglia per i suoi è il neo-entrato Cornettone che calcia forte dal centro, sfiorando l’incrocio dei pali. Forse l’unica azione realmente pericolosa del Brescia nei secondi quaranta minuti. Ma è la SPAL a continuare ad avere il pallino del gioco. Al 25’ lo scatto in avanti di Minaj è troppo veloce per Firetto che lo abbatte in area di rigore. Lo stesso numero nove si incarica della battuta del penality e con grande freddezza spiazza il portiere per il pareggio. Nel finale è sempre la SPAL la contendente che ci crede di più. Al 33’ Alessio triangola con Cuellar e mette un bel cross su cui però è brava la difesa a spazzare e due minuti dopo Seck, alla prima apparizione in stagione, riceve un passaggio filtrante da Biolcati e, un po’ defilato sulla sinistra, non riesce a segnare con un tiro che inquadra comunque lo specchio della porta. Ma la vera occasione per il vantaggio è a 4’ minuti dalla fine. Cuellar è a pochi passi da Luna, con la porta completamente aperta di fronte a lui. Il numero dieci calcia, ma la palla colpisce la coscia di Mazzoni a un metro dalla linea di porta, cambiando traiettoria e uscendo di poco. La partita finisce 2-2. Il risultato può essere il giusto compromesso tra il primo tempo del Brescia e il secondo della SPAL, con i biancazzurri che però nel finale hanno tirato fuori quella grinta in più, tanto chiesta da Perinelli e spesso non espressa, che avrebbe potuto regalare ai ferraresi la prima vittoria in campionato.
A fine partita sempre con grande disponibilità si presenta ai nostri taccuini mister Perinelli. Il punto di partenza è, naturalmente, se questo sia un punto guadagnato o se siano due persi: “Oggi i ragazzi sono stati bravi. Ho fatto loro i complimenti perché finire sotto due a zero e reagire non è facile. Veniamo da sei sconfitte, maturate subendo sempre gol evitabili e questo non aiuta. Oggi però, ripeto, sono contento della prestazione. Nell’ultima occasione, se Cuellar non avesse preso Mazzoni sulla gamba, la palla sarebbe entrata. Peccato. Di positivo c’è che abbiamo avuto una buona reazione, e non era per niente facile. Ora speriamo questo sia il preludio di un cambiamento. Il secondo tempo non li abbiamo fatti giocare, peccato per il primo gol subito. Lavoreremo ancora sui calci d’angolo, che si confermano il nostro tallone d’Achille. Allegretto ha lisciato il pallone ed è finito in testa a Doumbouya. Dobbiamo essere più cattivi su quelle palle perché uno alto 187 centimetri non può farsi passare la palla sopra la testa. Il Brescia è stato cinico ma torno a sottolineare che l’atteggiamento del secondo tempo è stato positivo. Ripartiamo da qui”.
LINK: I risultati della 8^ giornata nel girone B e la classifica.
SPAL – Brescia 2-2 (p.t. 0-2)
SPAL (4-3-3): Pavanello; Valesani, Coulange, Allegretto, Biolcati; Beu (dal 24’ s.t Alessio), Sare, Marzocchi (dal 1’ s.t. Seck); Mazzoni M., Minaj, Cuellar.
A disp: Riccomini, Artioli, Mazzoni E., Tagliaferri, Marzio, Bonin, Biston. All. Perinelli.
Brescia (4-2-3-1): Luna; Firetto, Amoo (dal 27’ s.t. Lancini), Magri, Capoferri; Lussignoli (dal 37’ s.t. Signorelli), Morlandi (dal 17’ s.t. Carta); Doumbouya (dal 37’ s.t. Djile), Ghezzi, Mattiacci (dal 17’ s.t. Cornettone); Ibrahimi.
A disp: Bonizzato, Chair, Andreoli. All. Beruatto.
Arbitro: Sig. Munerati di Rovigo (ass.ti Trevisani e Bortolan)
RETI: 6’ p.t. Doumbouya (B), 16’ p.t. Lussignoli (B), 13’ s.t. e 26’ s.t. rig. Minaj (S)
Ammoniti: Ghezzi (B)
Note: giornata piovosa, campo sintetico. Angoli 6-10. Recuperi 0’ p.t., 3’ s.t.