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Nella mixed zone dello stadio Bentegodi dopo Chievo-SPAL abbiamo raccolto le impressioni a caldo dei giocatori. Prima ancora dell’arrivo di un deluso Luca Mora è Sergio Pellissier a parlare ai microfoni. Uno dei protagonisti che ha determinato la rimonta del Chievo e una nota conoscenza per la SPAL, viste le 17 reti in 44 gare in biancazzurro in due stagioni nei primi anni Duemila.

SERGIO PELLISSIER
“Oggi ci è andata bene, dopo un primo tempo in cui la SPAL ha giocato meglio siamo riusciti a cambiare la partita. Non riuscivamo ad essere lucidi in campo e l’autogol ci ha tagliato le gambe. Non eravamo il vero Chievo, ma dopo il pari è stato un assedio. Abbiamo fatto una partita di carattere. La SPAL ha il potenziale per crescere ed è una squadra che sa lottare. Deve continuare a stringere i denti e combattere. Oggi poteva strappare qualche punto ma noi volevamo a tutti i costi vincere. Io tifo sempre SPAL a parte quando ci gioco contro. Ferrara è una delle piazze più importanti d’Italia e la sua tifoseria lo dimostra. Nonostante l’amarezza, hanno tanto entusiasmo. La loro curva è il dodicesimo uomo in campo”.

LUCA MORA
“Sono amareggiato e arrabbiato. Volevamo portare a casa almeno un punto e dopo la prestazione del primo tempo un pareggio sarebbe stato giusto. Questa trasferta ci fa tornare a Ferrara di umore nero. In serie A basta un episodio per cambiare la partita. Il Chievo ha provato in tutti i modi ad arrivare al pareggio e ci è riuscito anche con episodi fortunosi. Dobbiamo abituarci all’idea che fino all’ultimo minuto le partite di questa categoria non sono mai chiuse. Abbiamo fatto di tutto, ma non siamo riusciti a fare il meglio. Forse non siamo stati abbastanza cattivi e determinati, serve più malizia e magari qualche fallo di più. Il loro portiere è stato il migliore in campo. La condizione? Stiamo bene fisicamente, ma dobbiamo comunque migliorarci e soprattutto non dobbiamo abbatterci psicologicamente. Tornare a casa con zero punti non va bene, ora dobbiamo pensare alla trasferta di Roma, anche se per noi è importante anche lo scontro con il Cittadella. La salvezza è fondamentale, dobbiamo compattarci, siamo un gruppo unito, la tifoseria ci è vicina e così la società. Dobbiamo fare sicuramente meglio di oggi. La nostra tifoseria, nonostante l’amarezza, ci ha voluti sotto la curva e hanno sempre fatto vedere di esserci vicini. Penso che la SPAL abbia tutti gli ingredienti per rimanere in questa categoria. Nel calcio si può vincere o perdere, ma l’impegno c’è”.