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Al termine della partita tra Bondi Ferrara e De’Longhi Treviso nella sala stampa del Palasport abbiamo raccolto le impressioni degli head coach Alberto Martelossi e Stefano Pillastrini, oltre che quelle del presidente Fabio Bulgarelli.

 

Alberto Martelossi
“Sono contento. Ci tenevamo per diversi motivi: perché quella con Treviso poteva rappresentare un crocevia per la stagione, e per l’emozionante premiazione di John (Ebeling; ndr). Abbiamo giocato una partita solida e siamo stati bravi nei momenti di difficoltà. Non siamo mai andati sotto, magari un po’ nel punteggio, ma mai nel gioco. Sono soddisfatto perché siamo riusciti a dare continuità alla vittoria di Forlì, lavorando ancora alla grande dal punto di vista difensivo. Dobbiamo lavorare per trovare continuità di rendimento per tutti i quaranta minuti. Nell’ultimo quarto siamo stati praticamente prefetti, sia in attacco che in difesa. Avanti così. Abbiamo giocato di squadra, è così che si vince, soprattutto in trasferta. Puntiamo a migliorare nella distribuzione punti. Bravissimo Riccardo (Cortese), ma sono stati decisivi anche i canestri degli altri: Moreno, Panni e Venuto”.

Fabio Bulgarelli
“Serata eccezionale, sia dal punto di vista umano con il toccante saluto a Ebeling durante l’intervallo che per il risultato. Battere Treviso è sempre un piacere perché è una squadra con una grande storia e che ha ambizione. Vittoria dedicata a Di Monte: “Forza Donato, torna presto. Voglio anche fare i complimenti allo staff tecnico perché la squadra sta migliorando a vista d’occhio, siamo competitivi. Trieste? Ci proviamo, poi non si è mai visto che una squadra finisca il campionato senza neanche una sconfitta, dovrà pur perdere prima o poi (ride; ndr). E la società? Ci godiamo il momento come se fosse il coronamento di tutti gli sforzi profusi fino adesso”.

Stefano Pillastrini
“Partita intensa, vinta da Ferrara perché ha difeso bene, con molta fisicità. Ha sfruttato questa caratteristica dei suoi giocatori. Noi in attacco abbiamo avuto poca pazienza: ci siamo accontentati della prima opzione e la circolazione palla è stata deficitaria. C’è ancora tanto da fare e tanto da migliorare, i margini ci sono, ma mi aspetto progressi più veloci e più decisi. Il break? La Bondi si è accesa ed è stata trascinata dal talento di alcuni elementi. Mentre noi non siamo riusciti ad imporci come la squadra che vorremmo essere, non abbiamo mai preso in mano la gara, per questo dico che ci serve un salto di qualità. Per concludere vorrei dire che mi ha fatto strano non incontrare Rodolfo Perini nei corridoi del Palasport”.