La SPAL vista contro il Cittadella è sembrata svogliata e priva di mordente soprattutto in attacco. Poche le conclusioni verso la porta di Paleari, troppi gli svarioni in difesa.
GOMIS 6 – Tanti brividi per lo stakanovista spallino, soprattutto per via del freddo. Evidentemente Semplici non riesce proprio a rinunciare a lui, ma nonostante i riflessi nulla può sullo sfortunato autogol di Pa Konate. Ottimo nel secondo tempo con un colpo di reni che sventa la conclusione di Arrighini, prima di prendere gol sotto le gambe da Schenetti con la squadra totalmente sbilanciata.
OIKONOMOU 4,5 – Prestazione non degna di un giocatore del suo livello. Nella stessa azione prima sbaglia il rilancio, poi si fa ubriacare per bene da Salvi sul cross che porta allo 0-1, ma è impreciso e scostante anche in fase d’impostazione. Si mangia una ghiotta palla gol a porta praticamente vuota in chiusura di primo tempo, anche se da posizione defilata, e nella ripresa completa la frittata con il rinvio sbilenco che spiana al Cittadella la strada del raddoppio. Serataccia.
VAISANEN 5 – Semplici lo piazza al centro della difesa e il finlandese risponde con grinta, ma non trasmette la giusta sicurezza al reparto. Arrighini è più rapido e riesce a metterlo in difficoltà più volte rischiando di trovare spesso la via del gol. (Dal 31′ s.t. RIZZO 5,5 – Pochi palloni, tanta confusione)
CREMONESI 5,5 – Non lo si vedeva in campo dal 1′ dalla scorsa stagione. Semplici si fida di lui e contro il Cittadella potrebbe anche essere la sua partita. Preciso come sempre, ma in quanto a tempismo prende qualche buco evitabile e dalla sua parte la sofferenza è sempre in agguato.
SCHIAVON 5,5 – Il solito trattorino questa volta si accomoda sull’out destro, dando vita con Schiattarella ad una catena di montaggio dagli ingranaggi piuttosto arrugginiti. Se vede spazio per guidare il contropiede non si tira indietro, peccato che non gli passino quasi mai il pallone quando è smarcato, soprattutto nel primo tempo.
SCHIATTARELLA 5,5 – Tutte le azioni passano per i suoi piedi perché è lui l’uomo che può accendere la luce da un momento all’altro, ma la Coppa Italia novembrina non sembra essere il suo habitat preferito. Qualche fiammata, nulla più. (Dal 13′ s.t. LAZZARI 5,5 – Ha l’arduo compito di dare la scossa a tutta la squadra nel momento in cui servirebbe attaccare, ma le sue iniziative non sono mai efficaci).
VITALE 5,5 – Prima apparizione in assoluto in maglia SPAL per l’ex Cesena, ma senza lasciare traccia. Recupera qualche buon pallone e si fa trovare pronto per fare lo stretto indispensabile, dando anche una mano in difesa quando la situazione lo richiede. Chissà quando avrà un’altra chance per dimostrare di avere la giusta personalità.
MORA 5 – Torna titolare in Coppa dopo aver perso il posto in campionato, ma conferma le difficoltà del periodo. Sbaglia tanti palloni, prova a rimediare con la solita grinta che lo contraddistingue ma non può essere tra i promossi. Deve ritrovarsi il più presto perché la SPAL ha bisogno anche del suo capitano.
PA KONATE 5 – Attorno a lui c’è un’attesa spasmodica e Pa non delude segnando alla prima occasione utile sotto la Ovest, ma nella porta sbagliata. Disattenzione fatale ma sfortunata. L’intesa con i compagni sembra migliorabile. Spinge con grande generosità, ma pasticcia. E dalla sua parte il Cittadella entra sistematicamente nella ripresa. (Dal 23′ s.t. MATTIELLO 5,5 – Entra per garantire maggior fluidità sulle fasce ma la percentuale di cross a segno è particolarmente bassa).
FLOCCARI 5,5 – Fa tanto movimento, l’alettone è sempre allargato o per correre o per fare a sportellate e un paio di cose buone le fa vedere. Tremendamente sfortunato nei rimpalli, allora ci prova dalla distanza con un missile a risultato acquisito giusto per dare brio al finale ma senza essere aiutato dalla dea bendata.
BORRIELLO 5,5 – Dovrebbe essere il valore aggiunto dell’attacco spallino, ma senza un rifornimento decente di traversoni deve andare a cercare palloni lontano dalla porta. Il discorso cambia quando trova la profondità, ma la rapidità non è la specialità della casa. Peccato per un colpo di testa a lato su calcio di punizione, avrebbe meritato miglior sorte.
SEMPLICI 6 – La strategia di iniziare col 3-5-2 ed eventualmente impostare il 4-4-2 a gara in corso gli aveva sempre portato buoni risultati, ma questa volta sono gli uomini in campo a tradirlo. La squadra non crea praticamente nulla, ma in campo non c’è lui, va detto. Giusto dare spazio alle seconde linee e dopo lo svantaggio, con l’ingresso dei titolari, la sua SPAL ha provato a rimettersi in carreggiata alzando il baricentro, ma senza qualche spunto di qualità e un pizzico di fortuna nessuno può fare i miracoli.