Difficile giudicare una prestazione come quella di Roma, condizionata pesantemente dall’espulsione di Felipe arrivata dopo appena 10′ di gioco. La SPAL ci ha provato, ma i padroni di casa hanno saputo azzannare la preda nel momento decisivo. Solo il gol di Viviani e i miracoli di Gomis hanno evitato la goleada.
GOMIS 7,5 – Che a Roma non sarebbe stata una gita tranquilla lo sapeva da tempo, ma una partita del genere forse non se la sarebbe mai aspettata. Complice l’inferiorità numerica, la Roma lo prende a pallate, ma il buon Alfredo risponde presente, quando possibile. Cosa dirgli sui gol? Nulla, anzi, se il passivo non è più ampio è solo merito suo.
CREMONESI 5,5 – Viene preferito ad Oikonomou nell’undici titolare e forse il più felice di questa scelta è proprio il greco, che si risparmia una serata a dir poco complicata. Dzeko è tra i clienti più scomodi da affrontare, figuriamoci in dieci contro undici e senza un compagno di reparto. Diciamo che capita nel posto giusto, ma al momento sbagliato.
VICARI 5 – Balla fin da subito e alla lunga gli viene la labirintite. Ma poveraccio, non è neanche del tutto colpa sua perché la Roma gioca quasi a memoria e quando scende sulle corsie laterali riesce quasi sempre a mettere a centro area palloni pericolosi. Da romano probabilmente sente anche un po’ d’emozione.
FELIPE 4,5 – Si guadagna gli spogliatoi dopo dieci minuti compromettendo la gara della SPAL in un momento delicato della stagione. Viene sorpreso al primo lancio della partita e totalmente sopraffatto dal bosniaco per velocità e fisicità. Serataccia.
LAZZARI 5 – Parte bene e mette sulla testa di Paloschi un pallone invitante, poi viene fagocitato dal disastro generale, distinguendosi in maniera particolare nel pasticcio che porta al gol di Strootman. Dalla sua parte Kolarov ed El Shaarawy fanno quello che vogliono, lasciando Manuel con un gran mal di testa.
RIZZO 5 – Si conferma un giocatore più utile se chiamato in causa a partita in corso. Va a strappi, ma a parziale discolpa bisogna dire che dopo l’espulsione di Felipe la SPAL si affaccia giusto un paio di volte nella metà campo romanista, e sempre senza incidere. Parte mezz’ala nel 3-5-2, poi gioca esterno nel 4-4-1 ma il rendimento resta sempre insufficiente.
VIVIANI 6 – E’ l’ex di turno (insieme a Borriello) e la voglia di fare bene è tanta. Peccato che la Roma in mezzo al campo sia inarrestabile e che di tempo per ragionare con la palla tra i piedi non ce ne sia. Viene massacrato al pari dei compagni, ma si toglie la soddisfazione di segnare su rigore, anche se in maniera piuttosto farraginosa: prima segna ma l’arbitro fa ripetere, e nel secondo tentativo sbaglia il cucchiaio ma si fa trovare pronto sulla ribattuta per il gol della bandiera nel suo vecchio stadio.
GRASSI 5,5 – Fa quel che può e tra i centrocampisti è quello che cerca con maggior insistenza l’inserimento, se così si può chiamare. Poca roba, contribuisce al colpevole abbandono di Paloschi in attacco, assestandosi insieme ai compagni di reparto solamente qualche passo avanti rispetto alla linea difensiva (dal 25’st SCHIAVON 5,5 – Prova a dare quantità, fa la sua parte ma senza lasciare traccia).
MATTIELLO 5 – Tra i meno in apprensione, forse perché dalla sua parte Under è cavalcato sicuramente meno di El Shaarawy. Con quelle gambe arpiona palloni che altri non proverebbero nemmeno ad intercettare, ma non può essere questo ad alzare il suo voto. Perde Pellegrini sull’azione del 3-1.
BONAZZOLI ng – Uno scatto interessante e poi il sacrificio post-espulsione. (dal 20′ MORA 5,5 – Entra praticamente a freddo per ridare equilibrio alla squadra dopo l’espulsione di Felipe e si piazza largo a sinistra nel 4-4-1 obbligato disegnato da Semplici. Fa quel che può, ma in condizioni simili sarebbe stato difficile per tutti. E’ su di lui che Manolas spende il fallo da rigore che permette alla SPAL di sbloccarsi, diamogliene atto).
PALOSCHI 5,5 – Giudicare la sua prova sul piano tecnico è impossibile dal momento che avrà toccato dieci palloni in tutta la sua partita. Uno buono, però, lo aveva avuto sullo 0-0 e lo manda alto. Chissà come sarebbe andata se avesse indovinato quella zuccata. In inferiorità numerica sparisce dai radar e abbandonato al suo destino (dal 33’st BORRIELLO ng – Giusto il tempo di prendere un po’ di fischi dal suo ex pubblico).
SEMPLICI 6 – Preparare una partita in una maniera e vedere i propri piani completamente sconvolti dopo dieci minuti è fuori da ogni sua responsabilità. Probabilmente anche senza il rosso a Felipe la SPAL avrebbe fatto fatica a tornare da Roma con anche solo un punto in tasca, ma dopo quell’episodio cercare di limitare di danni e tenere i suoi giocatori in partita equivale ad un mezzo miracolo. Ma a fine gara un ringraziamento a Gomis è doveroso.