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Al termine della sfida vinta 81-74 da Trieste sul parquet di Ferrara, abbiamo raccolto le dichiarazioni in sala stampa dei due coach Eugenio Dalmasson e Alberto Martelossi, e del vice-presidente del Kleb Marco Cocchi.

ALBERTO MARTELOSSI
“Dispiace perché avremmo voluto fare “doppietta” in queste due partite casalinghe, ma il calendario ci ha messo di fronte due squadre di altissimo livello. Abbiamo avuto una buona attitudine, sapevamo che per vincere avremmo dovuto essere perfetti, evidentemente non lo siamo stati. In particolare nell’ultimo quarto abbiamo cercato il canestro in maniera troppo ansiosa senza giocare di squadra, e sotto nel punteggio non abbiamo nemmeno speso il bonus. Il momento chiave della partita? Certamente l’inizio del terzo quarto, siamo andati troppo facilmente sotto e abbiamo fatto due-tre minuti ad un livello inferiore. Avevamo dominato a rimbalzo fino a quel momento, poi ci siamo un po’ spenti. Chiaramente loro sono stati anche un po’ fortunati, la tripla “di tabella” di Cavaliero è emblematica. Cancellando quel piccolo passaggio a vuoto magari avremmo potuto anche vincerla, ma non ne abbiamo la riprova. Nonostante tutto nell’ultimo parziale eravamo a contatto, anche se alla fine abbiamo perso un po’ di lucidità. Sapevamo che non sarebbe stato facile, un conto è controbattere in altre gare, un conto con Trieste che è una squadra fortissima. L’attitudine globale comunque c’è stata, i ragazzi si sono preparati molto. Adesso punto e a capo, c’è un discorso molto importante che riguarda il nostro futuro, le prossime partite sono quelle che contano di più. Se questa gara ci serve per essere un po’ più cattivi e far tesoro degli errori che abbiamo commesso, allora ben venga. Se riusciremo a trarre giovamento da queste situazioni allora il nostro futuro sarà roseo”.

MARCO COCCHI
“Ci abbiamo provato, la qualità dell’avversario la conoscevamo. Loro sono una squadra tosta, arcigna, di altissimo livello. A parte qualche errore non possiamo rimproverare niente al Kleb. Ciò che ha detto Dalmasson è vero, con qualche tripla in più avremmo potuto anche portarla a casa. C’è mancato qualcosa dai piccoli, soprattutto da Venuto. Ma il bicchiere è comunque mezzo pieno, la prestazione c’è stata, a fine primo tempo eravamo convinti di poterla vincere. Andiamo avanti con fiducia, ora affrontiamo due trasferte insidiose a Verona e Roseto che abbiamo la forza e la qualità per vincere. Come avete visto oggi nell’anticipo dell’ora di pranzo, Treviso è riuscita a battere la Fortitudo, il campionato è più che mai equilibrato, si può vincere e perdere con tutti. Questa è una battuta d’arresto che avevamo messo in preventivo, Trieste difficilmente perderà delle partite in questa stagione. Stiamo lavorando sodo, d’ora in poi potremo finalmente contare su un Erik Rush pienamente recuperato. I ragazzi ci avevano chiesto addirittura il premio partita, vuol dire che erano convinti di poterla portare a casa. Ora testa a Verona, andiamo là per giocarcela”.

EUGENIO DALMASSON
“E’ stata la partita che mi aspettavo, Ferrara era in grande fiducia, mentre noi eravamo fermi da due settimane: siamo stati bravi a non prendere l’imbarcata nel primo tempo quando la Bondi ci ha messo in difficoltà. Nella ripresa, come spesso ci accade, abbiamo trovato quel qualcosa in più da tanti giocatori: emblematico è stato il contributo fornito da Cavaliero. Il computo dei rimbalzi è sostanzialmente alla pari, abbiamo tenuto alta l’attenzione soprattutto nei secondi venti minuti. Nel primo tempo abbiamo pagato il periodo forzato di assenza dal parquet, in più abbiamo affrontato una settimana dai grandi carichi di lavoro. Tutti hanno contribuito a mettere quel mattoncino in più in una serata non brillantissima”. C’era grande attesa per il ritorno a Ferrara di Bowers: “E’ la prima settimana vera di allenamenti per lui, in questo momento ha bisogno più di ogni altro della squadra, da solo non ce la può fare. Dobbiamo aspettarlo, sono convinto che le prossime due partite saranno per lui fondamentali per poter ripartire in un campionato in cui tutte le squadre sono al top e si equivalgono. Sta a lui capire che non ha molto tempo e tocca a noi aiutarlo”. In cosa Ferrara è riuscita a mettere in difficoltà Trieste? “Il Kleb è una squadra che vive di folate incredibili, abbiamo avuto anche la fortuna di avere due settimane per preparare questa gara, individuando così le situazioni in cui Ferrara era più pericolosa. Quando segnano più di dieci triple vincono sempre, oggi siamo riusciti a tenerli sotto la doppia cifra”.