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Sarebbe stata una beffa per Semplici perdere proprio nello scontro diretto con l’Hellas Verona, per di più nel giorno della festa dei 110 anni della SPAL. Ci hanno pensato Paloschi e Antenucci, ora più che mai coppia da considerare titolare con il rientro del bomber molisano, a raddrizzare una domenica storta per 85′. Boccone amaro da digerire, invece, per il tecnico veronese Pecchia, che ha visto sfumare l’occasione di portare via da Ferrara tre punti solamente sul rettilineo finale.

LEONARDO SEMPLICI
“Credo sia un pareggio di carattere, al di là di chi è entrato in campo nella ripresa. I ragazzi non si sono accontentati e siamo riusciti a raggiungere il 2-2. Anche nel primo tempo potevamo segnare ma abbiamo sbagliato e come al solito ci siamo fatti gol da soli. In certi momenti avremmo anche potuto uscire dalla partita, ma il gruppo ha reagito benissimo, rischiando addirittura di vincerla. Insomma, recuperare partite così non è semplice”. Positivo il giudizio del mister sulla prestazione anche prima dello 0-1 di Cerci: “Abbiamo creato tanto, ma senza riuscire a segnare. Poi l’hanno sbloccata loro su rigore e sono stati bravi a raddoppiare, quindi diamo meriti anche al Verona. La squadra, comunque, ha giocato per rimetterla in piedi. Di errori durante una gara se ne commettono sempre, ma oggi, se leggo le statistiche, avremmo perso immeritatamente”. Sulla coppia Paloschi-Borriello che stenta a decollare: “Credo che i nostri attaccanti possano giocare tutti in coppia. Per il tipo di gioco che facciamo non è sempre facile trovare i meccanismi giusti, ma la voglia di cercarsi c’è. Borriello? I fischi al momento del cambio non mi sono piaciuti. E’ il modo per farsi del male da soli. So che non è facile andare oltre a questi episodi ma per raggiungere il nostro obiettivo bisogna marciare tutti insieme nella stessa direzione. Se non si capisce il carattere che mettono in campo questi ragazzi allora c’è qualcosa che non va. Oggi tutti, dal primo all’ultimo, hanno dimostrato di credere nel nostro obiettivo che è la salvezza”. Decisivo, in tal senso, potrebbe essere Floccari, sempre più positivo da subentrante: “Ho giocatori forti in attacco, dal primo all’ultimo. Sergio comunque rientrava da un infortunio e dopo i 90′ non previsti in Coppa Italia contro il Cittadella lo devo dosare nel migliore dei modi. Oggi è entrato molto bene in partita, ma questa è una prerogativa del mio gruppo e oggi sono contento sia andata così. Il suo gol annullato? Rocchi ha fischiato un fallo su Nicolas. Ma va bene così, non era facile recuperare dallo 0-2 in poco tempo”.

Incalzato dalla stampa sul delicato momento attraversato da Borriello, Semplici ha pochi dubbi: “E’ un grande professionista, sta dando tutto e forse in questo preciso frangente di stagione non sta riuscendo ad esprimere le sue potenzialità. Ma è un giocatore della SPAL, va sostenuto. Se qualcuno vuole criticare può tranquillamente farlo, ma deve essere consapevole che così facendo si danneggia l’intera squadra e se viene a mancare l’apporto della nostra gente si fa fatica. Chiaro che ci piacerebbe vincere sempre, ma il campionato di A è diverso e se stiamo uniti questi limiti possono essere superati”. Il 2-2, per come è arrivato, deve per forza essere accolto con gioia, ma alla vigilia difficilmente qualcuno si sarebbe aspettato 90′ così: “Il nostro avversario ha dei valori e non siamo riusciti a passare in vantaggio come invece avremmo voluto. Abbiamo provato a rimetterla in piedi in tutti i modi e, a conti fatti,  questa è forse una delle nostre migliori partite. I ragazzi hanno grande rispetto per la maglia che indossano e lo fanno con umiltà e abnegazione. Qualche mugugno di troppo dagli spalti? A me la prestazione fino al loro primo gol era piaciuta, poi tutto è stato deciso da alcuni episodi chiave”. Ma le reazioni piuttosto esagitate di Semplici in panchina non sono passate inosservate: “Sì, spesso mi sono arrabbiato perché gli errori che commettiamo banalmente possono essere determinanti in una gara di 90′. Ma accettiamo le critiche senza problemi, andando comunque avanti fiduciosi. Sarebbe stato bello vincere, a tutti piace, e la squadra ha fatto tutto per centrare i 3 punti, ma in alcuni frangenti della partita conta anche la psicologia e devo elogiare il carattere che questi giocatori hanno dimostrato”.

FABIO PECCHIA
“Non è la prima volta che un risultato viene quasi del tutto ribaltato nel finale. Capita anche a squadre più esperte. Abbiamo giocato per vincere, mi è piaciuta la personalità messa in campo senza pressione. Il vantaggio è arrivato meritatamente, ma nel finale mi saprebbe piaciuto vedere più gestione del risultato. Sugli episodi chiave ho visto molta confusione e la SPAL ha rimediato alla situazione con il fisico. Dopo lo 0-2 avremmo dovuto fare meglio, poi è mancata la fiducia nei nostri mezzi e abbiamo pensato solo a difenderci. Questa partita ci servirà per crescere e maturare”. L’Hellas continua a raccogliere punti lontano dal Bentegodi: “Siamo in grado di far bene anche fuori casa e oggi ce ne torniamo a Verona sì con un po’ di amarezza, ma anche con la consapevolezza di essere in crescita. L’arbitraggio di Rocchi? Ha gestito bene la partita ma resta qualche dubbio sulla seconda ammonizione non data a Viviani in occasione del rigore. Se abbiamo sofferto Antenucci e Floccari? Hanno messo fisicità ed esperienza alla SPAL. La loro freschezza ha pagato, sono stati bravi, ma noi in certi frangenti ci siamo sentiti troppo padroni del campo. Il calo nel finale è dovuto anche ai meriti dell’avversario, ma noi ci abbiamo messo del nostro”.