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Tre sconfitte consecutive, l’ultima delle quali contro il fanalino di coda Roseto, seppur in Abruzzo, non sono certamente un bel biglietto da visita per il Kleb Ferrara a pochi giorni dal Natale, ma soprattutto dalla sfida a questo punto delicatissima contro Bergamo in programma sabato alle 20,30. Il direttore sportivo del Alessandro Pasi ha parlato in mattinata davanti alla stampa per far chiarezza sul momento attraversato dalla squadra allenata da coach Martelossi, e qualche tirata d’orecchie non è mancata: “Ho convocato questa conferenza per fare una valutazione sulle ultime tre sconfitte consecutive. Si può parlare sicuramente di una mini crisi, ma più che nei risultati soprattutto in alcuni atteggiamenti che abbiamo ravvisato nelle recenti uscite. Dopo un confronto che ho avuto con staff tecnico e proprietà, sono qui come mediatore del caso: per rispetto verso i nostri tifosi, che ci stanno seguendo nonostante tutto, dobbiamo dare loro un chiarimento”.

E dopo aver tolto un primo velo iniziale entra nel dettaglio del suo intervento: “Anche noi facciamo fatica ad accettare certe sconfitte, l’ultima a Roseto in particolare. Voglio fare però una premessa: non siamo tanto lontani da dove volevamo essere, ma finisse oggi la stagione saremmo fuori dalla zona playoff. È vero che abbiamo giocato quasi due terzi del nostro cammino senza un americano, ed è vero anche che il girone est è sicuramente il più competitivo. Non è che non accettiamo le sconfitte, ma non ci tornano alcuni atteggiamenti di chi scende in campo. Se proprio non riusciamo a vincere, dobbiamo farlo tornando a casa con la sensazione di aver lasciato tutto sul parquet. Molto spesso fuori casa abbiamo amnesie, passiamo lunghi periodi senza sfoderare una difesa forte, che ci possa aiutare poi anche in attacco. Non vogliamo puntare il dito contro nessuno, siamo tutti vincitori e tutti perdenti, ma è chiaro però che la proprietà da oggi mette tutti in discussione, me compreso. Il mio vuole essere un appello a noi stessi, a un confronto, se necessario duro, per ritrovare quell’amalgama e quella convinzione che abbiamo sempre avuto davanti al nostro pubblico. Abbiamo bisogno assolutamente di un cambio di marcia, altrimenti la proprietà potrebbe rivalutare tutto il progetto, a partire dalla mia posizione. Io credo molto in questi ragazzi e in questo staff, ma nell’ultimo periodo stiamo cedendo un po’ troppo il passo, specialmente in trasferta”.

Pasi poi si sofferma sulle possibili motivazioni di questo calo: “Più che l’aspetto tecnico credo sia più un qualcosa di psicologico, di giusta cattiveria agonistica: non vorrei che i giocatori avessero dentro sé stessi un senso inconscio di appagamento. Eppure siamo gli stessi della vittoriosa trasferta a Forlì, dobbiamo tornare ad avere quell’atteggiamento. A volte siamo molli, è sicuramente questa la chiave di volta di questa difficile situazione”.

Sicuramente una sensazione poco rincuorante per il ds, sorpreso dallo scarso rendimento in partita: “In loro non c’è menefreghismo, questo ve lo posso assicurare – conclude Pasi -. Dobbiamo però essere più rigorosi con noi stessi. Probabilmente c’è una latente ed inconsapevole rilassatezza, e finisse oggi la stagione non potremmo giustificarci con i nostri tifosi. Dobbiamo uscirne assieme perché lo possiamo fare tranquillamente”.