Dalla caccia alle streghe alla corrida il passo è breve in Serie A, brevissimo se si affrontano in rapida successione Benevento e Torino. Vigilia di campionato per la SPAL, che sabato ospiterà al Mazza i granata allenati da Sinisa Mihajlovic nell’ultimo match prima del Natale. Vincere per avvicinarsi il più serenamente alla pausa di metà gennaio è fondamentale per il tecnico biancazzurro Leonardo Semplici, ma prima di pensare a Sampdoria e Lazio bisogna superare l’ostacolo rappresentato da Belotti e compagni. Ma che avversario è e come si affronta il Torino?
Nonostante il noviziato in A, Semplici ha le idee abbastanza chiare: “Parliamo di una squadra di valore che punta dichiaratamente a lottare fino alla fine per un posto in Europa. E’ forte in ogni reparto, esperta. Magari ha fatto meno di quanto ci si aspettasse, ma ha tutti i requisiti per stare in alto. Ci aspetta una partita difficile, ma noi veniamo dalla bella vittoria di Benevento che ci dà fiducia e consapevolezza. Sarebbe bello non passare in svantaggio come invece ci è capitato nelle ultime tre occasioni”. Guardando la rosa a disposizione di Mihajlovic spicca l’elevato tasso tecnico del reparto avanzato, nonostante l’assenza di Ljajic: “Dobbiamo essere molto attenti, senza concedere spazi perché è lì che i nostri avversari sanno essere devastanti. In casa vogliamo fare bene e vogliamo anche tenere aperta la striscia positiva, quindi mi auguro che la squadra sia sufficientemente matura per fare una prestazione sopra le righe”.
Ma se Belotti&co. fanno paura, pure l’attacco spallino sta iniziando a girare a dovere: “Noi davanti cerchiamo di sfruttare le indecisioni degli altri. Ma il Torino ha giocatori veramente importanti. Proveremo ad approfittare delle occasioni che riusciremo a creare e che ci concederà il Toro. Antenucci decisivo? E’ un grande giocatore, contiamo molto su di lui come sugli altri. Sta rientrando piano piano dopo un infortunio fastidioso e per caratteristiche entrando a partita in corso riesce a dare il meglio di sé. Anche gli altri che vengono buttati nella mischia dalla panchina dovrebbero essere importanti come lui ma so che non è facile. Borriello? Si sta allenando bene, sono contento. Non solo lui, ma tutto il gruppo sta capendo l’atteggiamento da tenere, non possiamo perdere l’umiltà che ci ha contraddistinto. I voli pindarici non sono consentiti, ci manca qualche punto e anche da partite come quella che ci apprestiamo a giocare bisogna tirare fuori il massimo. La nostra gente ci spingerà dagli spalti come sempre per spronarci a raggiungere il nostro obiettivo”.
Intanto l’infermeria sembra svuotarsi: “Sono rientrati tutti a parte Costa, Vaisanen, Pa Konate e Poluzzi. Troppo affollamento in attacco? Direi di no, ho a disposizione ragazzi intelligenti e sanno che più di tre al massimo non posso utilizzarne. In base alla partita cerco di fare le mie mosse e posso anche sbagliare, ma la coperta lunga deve essere una forza, non un limite, tenendo sempre presente che gli equilibri in campo vanno salvaguardati”. Sulle fasce spazio ancora a Lazzari e Mattiello: “Se li vedo sovraccaricati? Può anche essere, ma Mattiello sta facendo molto bene, viene da un percorso pattato complicato e non è l’unico. Volevamo dosarlo ma non è stato possibile perché sono mancate le alternative”.
Così come mancano anche “I gol dei centrocampisti, di Schiattarella, di Rizzo, di Grassi, ma ci stiamo lavorando”. Anche su palla inattiva la SPAL sta faticando a rendersi pericolosa: “Dovremo migliorare sotto l’aspetto dei tiri in porta, ma sono sicuro che con più coraggio e spensieratezza le cose cambieranno. Mi auguro che i risultati in rimonta possano dare più sicurezza”. In difesa si va verso la conferma degli stessi uomini visti al Vigorito di Benevento, con Felipe inizialmente in panchina a causa di una condizione fisica lontana dalla perfezione: “Gli accertamenti del caso hanno escluso complicazioni, è a disposizione. Se adotteremo un atteggiamento più accorto per affrontare il Torino? L’ideale è andare a prenderli il più avanti possibile e con aggressività. Sappiamo che se ci abbassiamo troppo è un problema. Bisogna cercare di limitare il loro potenziale offensivo, ma senza concentrarci solo su quello. Chi toglierei al Toro, Belotti a parte? Iago Falque. Lo spagnolo è dotato di ottima tecnica e riesce a crearsi lo spazio per il tiro con grande facilità. Può trovare il gol in ogni momento”.