Finisce con il doppio vantaggio della Sampdoria sulla SPAL una partita che se fosse terminata 0-0 non avrebbe sicuramente fatto gridare allo scandalo. Per 85′ i biancazzurri hanno occupato bene il terreno del Ferraris, salvo poi subire le reti solamente nel finale. Nel dettaglio le nostre valutazioni sulle prestazioni dei singoli.
GOMIS 7 – La solita sequenza di interventi, alcuni più facili, altri decisivi come la parata di piede su Ramirez e l’uscita provvidenziale sempre sull’uruguagio, tutto nei primi 45′. Nella ripresa viene chiamato in causa più che altro nelle uscite alte per spazzare qualche corner interessante, facendo sempre bella figura, ma mettendo KO Vicari, costretto a lasciare il campo proprio dopo uno scontro fortuito.
SALAMON 6 – Tra i difensori è quello che più di tutti va in difficoltà quando c’è da far ripartire l’azione, ma di testa sono quasi tutte sue, complice anche la statura non troppo elevata di Caprari e Quagliarella. In attacco prova a farsi vedere sui calci piazzati, senza grande fortuna. Chiude la partita al centro della difesa.
VICARI 6 – Ordinato e preciso, comanda la difesa dal centro e se va in apnea è solo per contenere gli inserimenti di Ramirez. La Sampdoria fa poco per rendersi realmente pericolosa, ma lui ci mette del suo facendosi trovare pronto nelle chiusure più complesse (37’st OIKONOMOU 4 – Invece di sfruttare i preziosi minuti che semplici gli concede trasforma un disimpegno elementare in una giocata inspiegabile e decisiva, ma in negativo, per la SPAL. Da mani nei capelli).
FELIPE 6 – Parte con un buco rischiosissimo su Quagliarella, ma alla distanza gli prende le misure e non sbaglia nulla a difesa schierata. Buoni anche un paio di anticipi eleganti, ma con la sfera tra i piedi è più un pericolo per la SPAL che per la Sampdoria. Il raddoppio di Quagliarella nasce dalla sua parte, ma non ha grandi responsabilità in merito. Nel primo tempo un miracolo di Viviano gli toglie la gioia del primo gol in biancazzurro.
LAZZARI 5 – Prestazione negativa. E’ vero che dalla sua parte Strinic (poi Regini) e Praet lo chiudono sistematicamente appena entra in possesso del pallone, impedendogli di ragionare, ma quando ha spazio sbaglia tutto quello che si può sbagliare. In difesa patisce la fisicità degli avversari, riuscendo solo grazie alla sua velocità a non finire nel tritacarne. E’ in ritardo su Quagliarella in occasione del 2-0, anche se la SPAL lì era già uscita mentalmente dal campo.
SCHIATTARELLA 6 – Nel primo tempo ha sui piedi una buona occasione, ma preferisce cercare il gioco a due con Floccari piuttosto che provare ad inventarsi qualcosa di convincente dal limite dell’area. Ci sta, è nella sua natura, mentre in difesa deve tenere gli occhi ben aperti per contenere gli inserimenti dei centrocampisti blucerchiati e lo fa con spirito di sacrificio.
VIVIANI 5,5 – Parte con un’ammonizione pesante sul groppone, non proprio l’ideale per un recupera palloni come lui. Per cui deve limitarsi un po’, ma quando c’è da mettere in mezzo qualche pallone su calcio piazzato o da aprire il campo non si fa pregare, trovando supporto da un destro in giornata. Sfortunato sul fallo da rigore, commesso in caduta in maniera decisamente involontaria. Ma pesa la decisione di uscire in dribbling da una situazione spinosissima.
GRASSI 6,5 – L’uomo in più della SPAL in fase offensiva con le sue incursioni, una delle quali fermata forse ingiustamente dal guardalinee. Copre con ottimi risultati e si prende anche il lusso di sventagliare un pallone al bacio che innesca Antenucci in uno degli episodi più pericolosi. Esce nella ripresa zoppicante, speriamo non sia nulla di grave perché il momento di forma è positivo. (27’st MORA 6 – Bella grinta, alla quale abbina un dinamismo benaugurante non fine a sè stesso. Il giallo, però, è una costante da eliminare e dovrà saltare la sfida con la Lazio per squalifica).
MATTIELLO 5,5 – In partita dal 1′ ma senza grossi acuti. Sollecitato più di Lazzari, cerca con insistenza il dialogo con Antenucci e la sua falcata risulta utilissima per allungare la squadra nei momenti di difficoltà. A momenti la combina grossa al 15′ della ripresa ma viene graziato dagli attaccanti blucerchiati.
ANTENUCCI 6,5 – Si sbatte tantissimo, è ovunque, prova a dar fastidio alla Samp prima dalle parti di Silvestre, poi tasta il terreno nella zona di Ferrari, sempre risultando una spina nel fianco. Anche in copertura ci mette l’anima, magari rischiando per troppa generosità. Nella ripresa ha sui piedi il match point a tu per tu con Viviano, ma l’estremo difensore gli dice di no con una prodezza. (43’st PALOSCHI ng – E’ in campo da pochi minuti quando vede da lontano il fattaccio che decide la partita)
FLOCCARI 6 – Un pomeriggio in fuorigioco. Ma è brava la difesa a spingerlo sempre al limite, nonostante il Boia le provi tutte per restare nel vivo del gioco. Si abbassa con efficacia per sostenere i compagni in caso di necessità e nella ripresa per poco non trova il destro al volo che avrebbe fatto crollare il settore ospiti.
SEMPLICI 6 – Mette in campo la miglior formazione possibile e per oltre 85′ tiene lo 0-0 sena troppi grattacapi. Ma con l’uscita di Vicari viene tradito dalla superficialità di Oikonomou. Rileggere le dichiarazioni della vigilia per capire le ragioni delle panchine del greco. Un vero peccato perché la sensazione era che la SPAL avesse fatto la partita perfetta per tornare da Genova con un preziosissimo punto in tasca.