I botti di capodanno arrivano direttamente dalla Roma biancoceleste e se li porta da casa la Lazio, che sbanca il Mazza per 2-5 e complice un tridente da mille e una notte composto da Immobile (4 gol per lui), Milinkovic-Savic e Luis Alberto, costringe la SPAL ad un ko dalle proporzioni forse troppo grosse rispetto a quanto mostrato in campo dagli uomini di Semplici. I biancazzurri pagano a carissimo prezzo le disattenzioni di un reparto difensivo inadeguato, bucato a ripetizione dalle invenzioni e dalle iniziative degli uomini di punta di Simone Inzaghi, mentre a confortare il tecnico toscano è la prestazione del reparto offensivo, con Antenucci sugli scudi a segno con una bella doppietta. Il campanello d’allarme per gli estensi è di natura fisica: la Lazio ha dominato a livello muscolare in mezzo al campo, mettendo nelle peggiori condizioni una difesa già di per sé vulnerabile e sempre in affanno. Ora Semplici i botti se li aspetterà, sì, ma dal mercato in entrata.
Per provare ad iniziare il 2018 nel migliore dei modi, Semplici conferma per 10/11 la formazione che ha ben impressionato a Genova contro la Sampdoria nell’ultima trasferta, eccezion fatta per Paloschi, spedito in campo titolare al posto di Floccari non al meglio della condizione. Formazione abbondantemente rodata anche per Inzaghi, che opta per un 3-4-2-1 con Milinkovic-Savic e Luis Alberto ad agire tra le linee alle spalle di Ciro Immobile. Che i trequartisti diano fastidio alla SPAL è abbastanza risaputo: Ramirez a Marassi, ora il tandem Spagna-Serbia, che al primo vero affondo porta avanti la Lazio, ma il gioiello è tutto di Luis Alberto, che dopo aver raccolto al limite dell’area una palla vagante manda a vuoto prima Viviani con il controllo, e poi la premiata ditta Salamon-Felipe con uno splendido tocco di suola che gli spalanca la strada verso Gomis, freddato con un preciso piattone destro. 0-1 all’8′ e la sensazione che stia per andare in onda un film già visto inizia a farsi largo sugli spalti del Mazza, ma questa volta la reazione dei biancazzurri è da grande squadra e porta al rigore conquistato da Grassi in un corpo a corpo con Basta giudicato falloso da Tagliavento, aiutato nella decisione dai collaboratori alla postazione VAR. Sul dischetto Antenucci è letale, come sempre e trova il suo quinto centro in campionato spiazzando nettamente Strakosha. Ma è una gioia destinata a durare poco perché Luis Alberto ricorda a tutti quanto sia lui il faro della Lazio in questa stagione e, servito da Lukaku, mette Immobile a tu per tu con Gomis con uno straordinario pallonetto di mezzo esterno: per l’attaccante della Nazionale superare l’estremo difensore di casa è un gioco da ragazzi. Al 19′ serve già il pallottoliere, Parolo prova a rintuzzare lo score biancoceleste con una rasoiata da fuori, ma al 26′ va sicuramente meglio ancora a Immobile, che con un movimento da punta pura si inserisce tra Vicari e Felipe e insacca di giustezza il cioccolatino recapitatogli sui piedi da un inarrestabile Milinkovic-Savic. Finita qua? Non esiste proprio, e la sagra del gol continua con la doppietta di Antenucci (2-3), servito, ebbene sì, da un errore grossolano di Wallace. Controllo e destro all’angolino, ma il tutto nasce da un’incontenibile discesa sulla destra di Lazzari versione tempi d’oro, questa volta conclusa come dio comanda (30′). La partita è di una bellezza rara e per un soffio la SPAL non trova addirittura il pareggio, ma Paloschi non è lesto nel controllare la sfera in area su assist di Schiattarella e De Vrij in recupero gli chiude lo specchio proprio nel momento chiave. I padroni di casa ci credono, il Mazza anche di più. Salamon prova a rovinare tutto con un controllo di palla imbarazzante che per poco non favorisce la Lazio, ma dall’altra parte Schiattarella e Antenucci sono in giornata super e confezionano la palla per il 3-3, ciccato solo per una questione di centimetri e così, a portare tutti giù dall’astronave, ci pensa, per la terza volta, Immobile, che torna capocannoniere del torneo insaccando di testa il cross al bacio di Basta per il 2-4 del 41′ che suggella il risultato di un primo tempo da montagne russe.
Semplici ci crede e senza pensarci su troppo toglie Salamon (decisamente negativa la sua prestazione) per Rizzo passando al 4-4-2 e per poco proprio il neo entrato non indovina la giocata della domenica liberandosi sulla fascia di due avversari con un colpo di tacco magico che però Schiattarella non trasforma in gol. Sarebbe stato il gol che avrebbe riaperto la partita, ma a punire la SPAL è sempre Immobile, che sugli sviluppi di un calcio d’angolo viene pescato totalmente solo sul secondo palo dalla torre di Parolo e il suo destro rasoterra non trova opposizione alcuna nella corsa che fa cambiare, per l’ennesima volta, il risultato sul tabellone (2-5 al 50′). Con i tre punti ormai in caldo, Inzaghi concede un po’ di riposo a Milinkovic-Savic e Radu inserendo Felipe Anderson e Ramos. I biancocelesti tirano i remi in barca, affidandosi al contropiede e per poco non vengono castigati da una SPAL comunque generosa. Che prima colpisce il palo con la solita punizione di Viviani e poi va a mezzo pallone dal gol con una deviazione di Felipe da corner, nell’occasione provvidenziale Strakosha. Ormai la partita la sua direzione l’ha già presa, resta solo da capire con quali dimensioni. Lukaku e Parolo sfiorano il vero e proprio set point tennistico sbattendo su Gomis e Mattiello in rapida sequenza alla mezz’ora del secondo tempo e fondamentalmente è questa l’ultima emozione di un pomeriggio divertente per gli amanti del calcio ma complicato per i colori spallini che porterà la società ad affrontare diverse tematiche in sede di mercato.
SPAL-LAZIO 2-5 (2-4)
SPAL (3-5-2): Gomis; Salamon (1’st Rizzo), Vicari, Felipe; Lazzari, Schiattarella, Viviani, Grassi (28’st Costa), Mattiello (41’st Bonazzoli); Antenucci, Paloschi. A disp.: Marchegiani, Meret, Oikonomou, Della Giovanna, Cremonesi, Bellemo, Floccari, Schiavon, Vitale. All.: Semplici.
LAZIO (3-4-2-1): Strakosha; Wallace, De Vrij, Radu (12’st Ramos); Basta, Parolo, Lucas Leiva (31’st Lulic), Lukaku; Luis Alberto, Milinkovic-Savic (13’st Felipe Anderson); Immobile. A disp.: Guerrieri, Vargic, Patric, Nani, Bastos, Neto, Miceli, Murgia. All.: Inzaghi.
ARBITRO: Tagliavento di Terni (Assistenti: Carbone e Bottegoni. IV: Pinzani. VAR/AVAR: Irrati e Fiorito).
MARCATORI: 5′ Luis Alberto (L), 8′ rig. e 30′ Antenucci (S), 19′,26′, 41′ e 50′ Immobile (L)
AMMONITI: Mattiello (S), Radu (L), Milinkovic-Savic (L), Ramos (L), Vicari (L)
NOTE: Angoli 9-4. Giornata fredda, terreno in buone condizioni