SPAL-Atalanta, continuano i contatti. Dopo il passaggio estivo di Paloschi in biancazzurro sembra ad un passo l’approdo a Ferrara di un altro pezzo pregiato bergamasco finito troppo presto nel dimenticatoio. Si tratta di Jasmin Kurtic, che potrebbe sbarcare in città in compagnia di qualche attuale compagno in maglia Dea. Oltre allo sloveno, infatti, i direttori sportivi Vagnati e Sartori si sono soffermati a parlare anche di Giancluca Mancini e Boukary Dramé, rispettivamente difensore centrale e esterno sinistro difensivo. In pratica uno sarebbe il sostituto di Oikonomou, l’altro di Pa Konate, infortunato e non certo di rimanere alla SPAL in questa sessione di mercato. Ma non solo. Da Palermo arrivano conferme a proposito di un interessamento per un altro centrale difensivo, il polacco di origine brasiliana Thiago Cionek attualmente in forza al Palermo in B.
Ma di che giocatori stiamo parlando? Partiamo da Dramé. Chiuso all’Atalanta dall’esplosione di Spinazzola e in scadenza di contratto a giugno 2018, l’esterno mancino classe 1985 ha perso posti nelle gerarchie di Gasperini sin dall’arrivo del tecnico in Lombardia (stagione 16/17), per poi uscire definitivamente dai radar in questa stagione. 0 minuti giocati e neanche una convocazione non sono il migliore dei biglietti da visita possibili, ma il curriculum del senegalese è di tutto rispetto: 129 presenze in Serie A, 66 delle quali al Chievo Verona, la prima squadra italiana a puntare su di lui dopo le buone annate tra Francia (PSG e Sochaux) e Spagna (in Segunda Division con la divisa della Real Sociedad). Nell’estate del 2014 il suo approdo all’Atalanta, dove sotto la guida di Colantuono prima e di Reja poi ha sempre vestito i panni del terzino sinistro titolare, presidiando la fascia grazie ad una buona facilità di corsa. Pochi i gol messi a segno, solo 2 ai tempi del Chievo, ma nello scacchiere di Semplici potrebbe fare molto comodo come alternativa di spessore nel ruolo di esterno mancino del classico 3-5-2 spallino. La formula della cessione dovrebbe essere quella definitiva fino a giugno con opzione per un altro anno.
Passando oltre, prende sempre più consistenza il nome di Giancluca Mancini (1996), uno che il calcio di Semplici lo conosce bene. I due, infatti, sono stati allievo e maestro ai tempi della Fiorentina Primavera, dalla stagione 13/14 fino all’addio del tecnico per accomodarsi sulla panchina della SPAL nel dicembre del 2014. Di proprietà dell’Atalanta da gennaio 2017, Mancini ha mosso i primi passi nel calcio professionistico a Perugia, disputando al Curi gli ultimi due campionati prima di vestire in via definitiva i colori bergamaschi dalla scorsa estate. Il suo arrivo a Ferrara è più che possibile, ma le modalità sono diverse rispetto al compagno Drame. Si parla di prestito secco, in quanto la società di Percassi vede in lui il degno erede di Caldara, che a fine campionato si trasferirà alla Juventus. Destro naturale, nella sua fin qui breve carriera ha messo in evidenza buone doti nell’impostare la manovra, ma anche in fase di marcatura. La sua crescita a Perugia è stata evidente, chissà che non possa continuare a Ferrara almeno per i prossimi mesi.
Ultimo nome, ma non meno importante, è quello di Thiago Cionek, altro difensore, sempre centrale, di proprietà del Palermo e pilastro della formazione allenata da Tedino prima in classifica in Serie B. La voce è nuova, ma confermata dalle parole del ds spallino Vagnati rilasciate a ilovepalermocalcio.com: “Stiamo parlando con il Palermo per Cionek. Se abbiamo già presentato un’offerta ufficiale? Ne stiamo parlando, per adesso non posso dire nulla di più”. La trattativa c’è ed arrivare all’esperto classe 1986 sarebbe un buon colpo in entrata, considerando la duttilità del giocatore, sì centrale naturale, ma capace di ricoprire all’occorrenza anche il ruolo di terzino destro e mediano davanti alla difesa grazie ad un piede educato in fase di impostazione. Nel suo passato tanta B con Padova e Modena e solo 34 presenze in A con il rosanero, ma anche, tra le 16 totali, una presenza ad Euro 2016 per difendere la bandiera della Polonia, nel giro della quale è prepotentemente rientrato proprio nelle recenti qualificazioni mondiali. Il suo eventuale arrivo insieme a quello di Mancini porterebbe legittimamente a pensare ad un’altra cessione oltre a quella ormai definita di Oikonomou. L’indiziato numero uno a lasciare Ferrara è Bartosz Salamon, per il quale lo Spartak Mosca sembra fare sul serio.