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Non inizia nel migliore dei modi il 2018 dell’Under-17: i ragazzi di Perinelli, seppur a testa alta, escono sconfitti dal Centro Sportivo Vismara di Milano contro il Milan. Una buona prestazione non è bastata contro un avversario più forte sul piano tecnico e maggiormente consapevole sul piano della personalità. I biancazzurri non hanno demeritato più degli avversari, ma la poca freddezza sotto porta ha contrastato col cinismo dei rossoneri (che per la verità non hanno tirato in porta tanto più spesso dei rivali) e condanna quindi la SPAL a tornare da Milano a mani vuote.

Perinelli ha a disposizione una rosa ristretta, colpa anche dell’influenza che ha colpito diversi elementi. In difesa torna Valesani, che aveva saltato il Cagliari per somma di ammonizioni, mentre gli altri giocatori sono gli stessi visti in Sardegna. Il primo tempo è equilibrato, senza troppe occasioni, ma con le squadre che provano comunque a giocare a viso aperto. Il Milan, consapevole delle proprie qualità tecniche e forte del fattore campo, detta il ritmo della partita, sfruttando soprattutto il possesso palla, mentre la SPAL non si limita a difendersi con ordine ma prova a colpire gli avversari, dimostrando di essere venuta a Milano a fare la sua partita. L’occasione più ghiotta dei primi 40 minuti ce l’ha infatti Allegretto che su calcio d’angolo ruba il tempo a Martimbianco e impatta bene il pallone che però termina di poco alto sulla traversa.

Nel secondo tempo la partita si vivacizza. La prima palla-gol, a pochi minuti dal fischio d’inizio, capita sui piedi di Minaj che però non la sfrutta, calciando addosso al portiere. Pochi minuti dopo un’altra chance per andare in vantaggio viene sciupata da Seck ed è probabilmente l’occasione che più di tutte alimenta i rimpianti di mister Perinelli. In area del Milan c’è un batti e ribatti tra attaccanti e difensori con gli ospiti che calciano verso la porta di Soncin almeno tre volte ma, in tutte le occasioni, i tiri vengono rimpallati dalla muraglia rossonera. L’ultimo rimpallo finisce sui piedi di Seck che, due metri avanti rispetto al dischetto del rigore, calcia di destro mancando clamorosamente la porta. Puntualmente, al 26’ arriva il gol del Milan tanto per cambiare su calcio piazzato. Maldini si incarica di battere una punizione da posizione pericolosa: la palla, deviata da Merletti, si impenna e va a finire sul secondo palo, non lasciando così scampo a Campi che può solo guardarla depositarsi in rete. Per il difensore è il secondo gol in campionato ed anche il primo, per la cronaca, lo segnò alla SPAL. 
SPAL che, nonostante lo svantaggio, non si demoralizza e crea subito un’occasione per pareggiare. Tutto prende il via da un errore del portiere avversario che, disimpegnandosi, regala palla a Minaj. L’attaccante albanese serve subito Cuellar che però non vede Seck completamente libero e, a pochi passi dal portiere, viene chiuso dai difensori rossoneri. Neanche il tempo di mettersi le mani tra i capelli ed ecco che gli spettatori presenti in tribuna possono ammirare tutta la classe del figlio d’arte Maldini, trequartista col dieci sulle spalle, che, dopo aver recuperato un pallone vagante, fa partire un esterno sinistro da fuori area insaccando il pallone nell’angolino, chiudendo di fatto la partita. Ironia della sorte, anche lui aveva segnato alla SPAL all’andata, sempre con un gran tiro, allora direttamente su punizione. Il Milan a questo punto, messa in cassaforte la partita, la gestisce fino alla fine, sfruttando una buona capacità di far girare la palla senza perderla e aspettando i tre fischi finali dell’arbitro.

A fine partita mister Perinelli commenta così: “Oggi le occasioni sono capitate a noi quanto a loro, la differenza è stata che loro sono stati in grado di segnare e noi no. Quando il Milan ti concede due palle gol bisogna sfruttarle e invece non siamo stati in grado di avvalercene. Inutile parlarne più di tanto, nel calcio vince chi segna. Per quanto riguarda i ragazzi cerco di vedere il lato positivo. Non è facile venire a giocare a Milano contro una squadra che ha una mentalità offensiva e vincente e che sfrutta al meglio il fattore campo. Ti costringono a ripartire ma noi non ci siamo fatti schiacciare e gli abbiamo affrontati a viso aperto. Le occasioni da gol si equivalgono, peccato non essere riusciti a segnare per primi”.

LINK: I risultati della 14^ giornata nel girone B e la classifica

AC Milan–SPAL 2-0 (p.t. 0-0)

Milan: (4-3-3): Soncin; Barazzetta, Basani, Martimbianco, Merletti; Brambilla (dal 42’ s.t. Porrini), Frigerio, Sala; Maldini, Tonin, Haidara. A disp: Zanellato, Bruni, Girola, Sassi, Corti, Fantaziu, Vocale, Ruggeri. All. Baldo.

SPAL (4-3-3): Campi; Valesani, Allegretto (dal 37’ s.t. Bonin), Coulange, Biolcati; Seck (dal 31’ s.t. Mazzoni M.), Sare, Beu (dal 32’ s.t. Mazzoni E.); Minaj, Cuellar, Alessio. A disp: Fallani, Marzio, Ardelean. All. Perinelli

Arbitro: Sig. Foresta di Nola (ass.ti Bott e Tinelli).
RETI: 26’ s.t. Merletti (M), 30’ s.t. Maldini (M).
Ammoniti: Martimbianco (M)
Note: cielo coperto. Recuperi 0’ p.t., 3’ s.t.