A tre giorni dalla dolorosa separazione tra il Kleb Basket Ferrara e coach Alberto Martelossi, il presidente del sodalizio estense Fabio Bulgarelli è intervenuto in diretta radio a “CheCentrattacco!” il programma sportivo di Radio Sound realizzato in collaborazione con LoSpallino.com. Come accade spesso, il numero uno del Kleb non si è tirato indietro, offrendo un punto di vista schietto sulle questioni che tengono banco in questi tempi.
LA SCELTA DI CAMBIARE
“Quest’anno pensavamo di aver fatto una squadra competitiva e di aver preso un allenatore importante come Martelossi. Invece le cose non stanno andando secondo le aspettative, seppure i risultati siano migliori rispetto agli ultimi due anni. Quando qualcuno come me, o qualcuno che ne sa più di me come i tecnici che abbiamo in società, non ci capisce più niente paga sempre l’allenatore. Diventa il capro espiatorio”.
LE RESPONSABILITA’
“No, non è stata una mia idea quella di esonerare Martelossi. Assolutamente. Anche perché ho sempre avuto la brutta abitudine di rispettare i ruoli, quindi il direttore sportivo decide la scelta dell’allenatore e in quanto tale ha deciso anche l’esonero di Martelossi. Chiaro che mi è stato chiesto: di fronte a una simile richiesta, e in virtù dei risultati delle ultime partite che non arrivavano è stata fatta questa scelta. Nelle ultime sette partite ne abbiamo vinte due contro squadre veramente in grave difficoltà. Le altre le abbiamo perse, alcune anche male. Quindi era anche facile dire: ‘Sì, cambiamo'”.
IL PASSAGGIO A BONACINA
“Martelossi è stato esonerato, ma il contratto non è stato rescisso. Quindi ci siamo permessi di puntare su Bonacina, che non ha esperienza ma che sicuramente ha tanta voglia. Nel caso in cui Andrea non dovesse riuscire a dare un cambiamento a questa squadra, evidentemente avremo prova del fatto che il problema non era l’allenatore. Per cui si ritornerebbe su Martelossi, anche perché ha un altro anno di contratto con il Kleb e viene regolarmente pagato anche adesso. E’ temporaneamente esonerato dal suo compito di capo-allenatore, ma nel caso in cui la società gli chiedesse tornare come succede spesso nel calcio lo dovrebbe fare. E’ una situazione comune, si spera che lo shock funzioni. Quando in realtà l’unica situazione è mettere i giocatori con le spalle al muro dicendo loro: ‘La scusa dell’allenatore non ce l’avete più, tocca a voi, se poi fate schifo non era colpa sua'”.
IL CLIMA TRA I TIFOSI
“Chiaro che i tifosi sono arrabbiati e penso sia un discorso più che altro umano, perché Martelossi è una persona estremamente piacevole, educata e che comunque da allenatore ha sempre fatto bene, pur non allenando squadre di primissimo piano. Dispiace a tutti, come a me. So che ci sarà una contestazione, abbastanza silenziosa ma accesa. Sappiamo come funzionano queste cose, è giusto che il tifo dica quello che crede e la gente esprima i propri sentimenti ed emozioni. Io non me la prendo, perché sono io per primo a essere deluso, in un certo senso mi sento anch’io esonerato. Ma non potevamo fare altrimenti in questo momento, perché il declino era evidente. Se uno è onesto dovrebbe dichiararlo”.
BULGARELLI A SCADENZA
“Mi sento come uno yogurt, a scadenza. Perché ritengo che veramente sia arrivato il momento di cambiare. Sono sette anni ed è stato un periodo lunghissimo. Sicuramente qualcuno dovrà prendere il mio posto: trovare quel qualcuno è il vero, grande dramma di questa città. Però ci stiamo lavorando per tenere una continuità. C’è un patrimonio e problemi di salvezza non ne abbiamo, quindi faremo di tutto per portarlo avanti. Sono molto sincero come sempre: vedo il traguardo, perché sono stanco”.